lunedì 15 ottobre 2018

"... perché te lo meriti", la nuova stagione del ridotto del Teatro Puccini



“... perché te lo meriti” è la nuova stagione del ridotto del Teatro Puccini
Ogni sabato sera andrà in scena la rassegna di teatro comico Teatro Puccini Off, ideata e diretta dal comico fiorentino Andrea Muzzi.

A partire dal mese di novembre fino a marzo 2019, ogni sabato sera, nel ridotto del Teatro Puccini di Firenze andrà in scena la rassegna di teatro comico Teatro Puccini Off, ideata e diretta dal comico fiorentino Andrea Muzzi, che porterà sul palco giovani talenti comici provenienti da tutta Italia.
L’obiettivo del progetto è quello di far nascere un “Teatro della città” che promuova i giovani talenti attraverso un genere che, per distinguersi dal più moderno e inflazionato cabaret, è volutamente definito “teatro comico”, una cifra autoriale e attoriale mirata a far ridere e sorridere attraverso un pensiero più che una battuta.



Come già avvenuto in passato con un altro progetto, “Il Canto del Gallo”, il Consorzio Vino Chianti Classico ha deciso di sostenere questa rassegna e sarà presente, ogni sabato della rassegna, con i vini del Gallo Nero presso lo storico bar del Puccini.


Fabrizio Del Bimbo 

sabato 13 ottobre 2018

La cerimonia del Florence Ambassador Award 2018

Grande successo del Florence Ambassador Award 2018, che si è svolto mercoledì 10 ottobre nel Salone de’Cinquecento in Palazzo Vecchio, promosso dall’Assessorato allo Sviluppo economico, turismo, fiere e congressi del  Comune di Firenze in collaborazione con Firenze Convention Bureau e Firenze Fiera.



Un riconoscimento agli ambasciatori di Firenze in Italia e all’estero, a quelle persone del mondo accademico e professionale che con il loro impegno ed amore per Firenze hanno portato in città e nel nostro quartiere fieristico-congressuale eventi dal forte impatto economico e culturale. Fra i premiati Felice Petraglia, presidente del Congresso SEUD 2018 (Society of Endometriosis and Uterine Disorders), Sandro Sorbi, socio fondatore SINdem (Associazione Autonoma Aderente alla SIN per le Demenze), Franco Bambi e Massimo Dominici (International Society Gene & Cell Therapy ISCT Europe 2018), Giuseppe Fiorentino, presidente SIDO (Società Italiana di Ortodonzia), Moshe Hod, presidente DIP2019 e Giorgio Mello, membro onorario locale DIP  2019 (10th International DIP Symposium on Diabetes, Hypertension, Metabolic Syndrome & Pregnancy 2019), Paolo Martelletti, presidente EHF (European Headache Federation)  e Elena Amodei (fondatrice e direttrice del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze).
“I rappresentanti del mondo accademico e corporate premiati oggi sono gli ambasciatori nel mondo dell’unicità di Firenze e del nostro quartiere fieristico-congressuale e, al nostro fianco, svolgono un ruolo determinante per il futuro e la svolta epocale della nostra società”, il commento di Leonardo Bassilichi, presidente di Firenze Fiera.

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 11 ottobre 2018

TuscanyHall, grandi novità all'ex Teatro Tenda




Dal primo gennaio 2019 nuovo nome, nuova immagine, nuova programmazione per l’ex Teatro Tenda di Firenze

Anteprima grandi eventi 2019
Nuovo nome, nuova immagine e nuova programmazione per l’Obihall ex Teatro Tenda di Lungarno Aldo Moro, a Firenze. Dal primo gennaio 2019 si chiamerà TuscanyHall, legando le proprie attività al marchio “Tuscany la bellezza della carta” di Cartiere Carrara, con cui è stato raggiunto un accordo di sponsorizzazione per 6 anni.
A cambiare non sarà solo il nome: TuscanyHall porterà un restyling della struttura, a cominciare dai due imponenti lampadari che andranno a illuminare la sala del teatro, gli stessi utilizzati da Jovanotti nel suo ultimo tour e acquistati all’asta benefica promossa dall'artista. E poi una nuova insegna, nuovi colori per il foyer, nuove divise per il personale…
Grazie al sostegno di Cartiere Carrara e al contributo dello sponsor Banca Cambiano 1884, il cartellone 2019 si arricchirà di grandi eventi: tra i concerti più attesi quelli di Irama, Maneskin e Loredana Berté, il musical “Musicanti” con le canzoni più belle di Pino Daniele, la storica Pfm con un live tutto nel segno di Fabrizio De André e, di padre in figlio, Cristiano De Andrè con lo spettacolo dedicato all’album capolavoro “Storia di un impiegato”. Non mancheranno le arti circensi di Le Cirque World, "la grande storia dell'impressionismo" svelata da Marco Goldin con musiche di Remo Anzovino, gli spettacoli di tre campioni dell’umorismo come Paolo Cevoli, Maurizio Battista e Andrea Pucci.
Tuscany, Banca Cambiano 1884 e Teatro Tenda Firenze condividono la passione per la bellezza e valori etici quali equità e uguaglianza nel trattamento e nel riconoscimento delle risorse umane, tutela della persona e dell’ambiente.
TuscanyHall sarà una sala polivalente e una moderna agorà al servizio del pubblico, delle imprese, delle Istituzioni e delle associazioni.
Spiega il Cav. Massimo Carrara, Presidente di Cartiere Carrara spa: “I prodotti Tuscany sono frutto dell’esperienza dei maestri cartai della famiglia Carrara che dal 1873 producono nel cuore della Toscana carta di alta qualità. Tuscany vuole essere un omaggio alla bellezza di una terra amata in tutto il mondo: bellezza declinata nel paesaggio, nell’arte e nel saper vivere; bellezza che è talento e capacità di dare valore alle cose. Da qui l’idea di sostenere lo storico ex Teatro Tenda, uno dei luoghi dove la  cultura e lo spettacolo vivono”.
Dichiara Paolo Regini, Presidente di Banca Cambiano 1884 spa: “Essere presenti nelle radici della realtà quotidiana culturale ci aiuta a proseguire e migliorare costantemente il nostro impegno di fare banca, a sostegno della crescita tout court del nostro territorio. Quindi non mere sponsorizzazioni, bensì adesioni e condivisioni  a progetti culturali, come la partnership con TuscanyHall, dove la cultura è spettacolo”.
Dicono Massimo Gramigni e Claudio Bertini di Teatro Tenda Firenze: “La serenità è l’energia che genera bellezza. Un teatro privato è una comunità di donne e uomini, come le aziende che ci sostengono. Fino al 31 dicembre avremo al nostro fianco Obi Italia, poi per molti anni saranno le Cartiere Carrara e Banca Cambiano ad accompagnarci in questo viaggio, insieme al milione di soci Unicoop Firenze che tutti i giorni sentiamo vicini”.
Cartiere Carrara, una fra le aziende leader nel settore della carta tissue di proprietà della famiglia Carrara, vanta  un’esperienza di oltre 140 anni. Negli anni ha saputo evolversi da realtà artigianale a industria e infine in gruppo imprenditoriale tra i primi in Italia. Questo percorso è legato in maniera indissolubile alla Toscana, alla sua storia e ai suoi valori, al rispetto per il territorio e la sua gente: infatti, è soltanto lavorando con responsabilità e in sinergia con ciò che ci circonda che possiamo incontrare la bellezza.
Con una storia di oltre centotrenta anni, Banca Cambiano 1884 Spa coniuga quattro elementi presenti nel proprio dna: tradizione,  innovazione, cultura e solidarietà.  Dove cultura è arte, spettacolo, sport: tutto quanto insomma è connesso con il senso di comunità e di bene comune. Perché la cultura è aggregante: assistere a un concerto o  visitare una mostra, oltre a favorire le relazione tra le persone, e migliorare la qualità della vita,  è volano di sviluppo ed economia.
Nel 1978 nasceva il Teatro Tenda di Firenze, spazio che, con tutte le sue evoluzioni, ha segnato l’offerta culturale fiorentina e non solo. Nel 2002 il tendone lasciava il posto a una struttura permanente capace di accogliere fino a 2.300 persone, con un sistema modulare di allestimento per ospitare anche convegni, fiere, concorsi, eventi gastronomici. Tra gli artisti e le band che ne hanno calcato il palco impossibile non ricordare Patti Smith, Ligabue, Nick Cave, Sigur Ros, Moby, Muse, Simple Minds, Cesare Cremonini, Robert Plant, Joan Baez. Tra le particolarità, i “sipari d’artista” che aprono e chiudono la scena, drappi realizzati da artisti contemporanei su commissione del teatro.

Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 16 luglio 2018

La stagione 2018 - 2019 del Teatrodante Carlo Monni


La nuova stagione è stata presentata al Caffè Letterario delle Murate a Firenze.



Il Teatrodante Carlo Monni riapre i battenti il 3 novembre con “Giovanna D’Arco", spettacolo di grande intensità con Monica Guerritore (autrice, regista ed interprete) in cui l’eroina francese rivive nella nostra epoca, compagna di ribellione e speranza di Che Guevara, del giovane cinese di piazza Tienanmen, di uomini e donne forti della forza che viene dall’istinto di libertà (nuovo allestimento a 10 anni dalla prima messa in scena, in prima to-scana) e si arriva il 5 aprile con gli sbarchi a Lampedusa per “L’Abisso", di e con Davide Enia, speranze e angosce consumate sui barconi: è la stagione di prosa 2018-2019 del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.

Dieci spettacoli, più uno extra a prezzo speciale, con i volti noti dello spettacolo e produzioni in prima per una programmazione che vuol fare riflettere, attraverso commedie che raccontano le nevrosi familiari e fotografie di un’Italia che cambia. La direzione artistica è per il quinto anno del regista e attore Andrea Bruno Savelli, in sinergia con il Comune di Campi Bisenzio.

Gli abbonamenti si apriranno il prossimo mercoledì 18 luglio, presso la biglietteria del teatro situato in piazza Dante; a seguire una festa di presentazione della stagione nel foyer (dalle ore 21).

Il titolo, Autoritratto, è un omaggio a Antonio Manzi, artista che ha donato recentemente alla Galleria degli Uffizi un suo quadro, al termine di un progetto comune tra il teatro e il museo a lui dedicato, ma va oltre, rimanda al volersi fare conoscere nella maniera più autentica, seguendo il discorso già iniziato di un teatro che vuole essere sem-pre aperto e vissuto.
“250 abbonati, 125 giorni di apertura per oltre 100 eventi diversi, 11.971 biglietti venduti (esclusi i vari eventi gratuiti e le giornate di affitto), mostre, presentazioni di libri, incontri con realtà del territorio, e soprattutto nuove produzioni teatrali, che il prossimo anno saranno rappresentate in varie città d’Italia, da Todi a Torino a Roma: è un teatro in costante crescita il Dante-Carlo Monni, l’istituzione più importante della nostra città. - dice il sindaco Emiliano Fossi - Siamo orgogliosi di aver creato una vera e propria comunità di persone che vive lo spazio pubblico come se fosse casa propria, e siamo contenti che la nostra programma-zione si dimostri sempre più di interesse non solo per le città vicine, ma anche oltre”.
Nel programma (consultabile sul sito www.teatrodante.it), troviamo “Miss Marple”, la più famosa detective di Agatha Christie che sale per la prima volta su un palcoscenico in Italia con la simpatia e la bravura di Maria Amelia Monti (15/11); il disagio giovanile al centro de “La classe” di Giuseppe Marini con Brenno Placido (1/12); i chiaroscuri più intimi dell’amore indagati ne "La guerra dei Roses” di Filippo Dini con Ambra An-giolini e Matteo Cremon (8/01) e in "Piccoli Crimini coniugali" di e con Michele Placido e Anna Bonaiuto (22/01). E ancora: tre donne sull'orlo di una crisi di nervi, legate allo stesso uomo, cercano solidarietà femminile nella prima toscana di “Figlie di Eva” di Massimiliano Vado con Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belve-dere e Michela Andreozzi (5/02), mentre la ricerca febbrile della verità, tra risate e fantasie, è il fil rounge di “Mi amavi ancora” di Stefano Artissunch con Ettore Bassi e Simona Cavallari (4/03).
Due le nuove produzioni del Teatrodante Carlo Monni in cartellone: in primis il 16 febbraio “Maratona di New York” in coproduzione con Todi Festival 2018, tratto dal testo di Edoardo Erba con l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May - al debutto in teatro - e Luisa Cattaneo (più volte al fianco di Ottavia Piccolo, Franca Valeri e Gigi Proietti), che corrono realmente per l’intera durata dello spettacolo in un percorso immaginario tra ostacoli, fatica, sudore celebrando una storia di amicizia sincera. Dopo il debutto al Todi Festival del 25 agosto 2018, lo spettacolo farà tappa anche a Meldola (Forlì, 23/01), a Torino, in varie città del Friuli e all’Off Off Theatre di Roma (dal 26/02 al 3/03). Seconda proposta per il nuovo “Shakespeare in Facebook”, liberamente ispirato a Romeo & Giulietta e Otello, in salsa partenopea, le relazioni di oggi attra-verso la lente di ingrandimento del social che ha cambiato i nostri equilibri (16/03), entrambi per la regia di Andrea Bruno Savelli.
Extra, a prezzo speciale per gli abbonati, il “Pulcinella” in prima nazionale della compagnia Nuovo Balletto di Toscana (24-25/11)


Dice il direttore artistico Andrea Bruno Savelli: “Autoritratto sia in omaggio a Antonio Manzi, ma anche perché questa stagione è ciò che più si avvicina al nostro ritratto più sincero. La nostra è un’identità in continua e costante evoluzione, sempre attenta a cercare un equilibrio tra le esigenze degli spettatori e la qualità e la varietà della proposta artistica. Vogliamo fotografare la situazione attuale del teatro, animato da un prezioso nucleo di giovani che ci lavorano quotidianamente con entusiasmo. Un teatro che accoglie non solo spettacoli con grandi interpreti e classici ma anche proposte volti nuovi che trattano tematiche più vicine al mondo dei ragazzi, come La classe di Giuseppe Marino e Shakespeare in Facebook, e dove trovano spazio anche opere di impegno sociale come la battaglia dei morti nel Mediterraneo, che sentiamo a noi molto vicina, ben rappre-sentata ne L’abisso. Questo è il nostro vero autoritratto, non sappiamo se il migliore ma senz’altro il più sin-cero!”.
La stagione 2018/2019 del Teatrodante Carlo Monni è sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Chiantibanca, Fratellanza Popolare di San Donnino, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Campi Bisenzio.
Inizio degli spettacoli ore 21.00. Per ulteriori informazioni www.teatrodante.it.

Apertura nuovi abbonamenti da martedì 11 settembre, in orario di biglietteria. Vendita singoli biglietti da mar-tedì 2 ottobre, in orario di biglietteria.

Fabrizio Del Bimbo 
 

giovedì 12 luglio 2018

Dal 19 luglio torna il festival Valdichiana & Valdisieve in concerto

Valdichiana & Valdisieve in Concerto International Music Festival - 2018 Nei suoni, nei luoghi, nella notte...



Torna  il festival di musica classica con quattro appuntamenti, cinque artisti internazionali e due luoghi d'eccezione in cui suoni, gusti, storia e paesaggio si fondono per creare serate uniche.
Il direttore artistico Marco Tezza afferma: " Il nostro festival sta ottenendo sempre più consensi, portando artisti internazionali ad esibirsi en plein air in tenute e fattorie del territorio a stretto contatto con il pubblico. Gli eventi vogliono armonizzare cultura, musica, escursionismo ed enogastronomia."

Novità di quest'anno sono le date, due a luglio e due a settembre. Inoltre ,dopo i concerti, viene proposta una  "Gran cena in fattoria"

TENUTA LA FRATTA – SINALUNGA (SIENA)
Giovedì 19 Luglio 2018 ore 20 (concerto e gran cena in fattoria) 
Antonio Di Cristofano pianoforte (Beethoven - Chopin - Brahms - Scriabin)
FATTORIA DI PETROGNANO – POMINO DI RUFINA (FIRENZE)
Giovedì 26 Luglio 2018 ore 20 (concerto e gran cena in fattoria)
Christoph Soldan pianoforte (Hensel-Mendelssohn - Schumann)

FATTORIA DI PETROGNANO – POMINO DI RUFINA (FIRENZE)
Giovedì 13 Settembre 2018 ore 20 (concerto e gran cena in fattoria) 
Andrea Turini pianoforte (Bach - Debussy - Chopin)
TENUTA LA FRATTA – SINALUNGA (SIENA)
Giovedì 20 Settembre 2018 ore 20 (concerto e gran cena in fattoria)
Bulent Evcil flauto / Çağatay Akyol arpa (Bach - Gluck - Ibert - Piazzolla - Miyagi - Morlacchi - Coulter - Ravel - Briccialdi )
Preconcerto dei vincitori del Concorso "Pinsuti" di Sinalunga 2018


Info: Tenuta La Fratta € 45  locandadellafratta@gmail.com 334/3390664
Fattoria di Petrognano € 40
info@petrognano.com        055/83118857

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 5 luglio 2018

Seconda giornata di Orizzonti Verticali 2018 : riflessioni


Nella seconda giornata della sesta edizione di Orizzonti Verticali si è svolto il primo degli incontri tra artisti, operatori culturali, critici e pubblico interessato del ciclo “Generazioni a confronto”  dedicato alla presentazione, a cura di Marco De Marinis, del libro “Ivrea Cinquanta - Mezzo secolo di Nuovo Teatro in Italia 1967-2017”, una pubblicazione curata da Clemente Tafuri e David Beronio,. Il volume raccoglie le testimonianze degli studiosi, dei critici, degli artisti e degli organizzatori teatrali che hanno partecipato alle giornate di studio in occasione del cinquantesimo anniversario del Convegno di Ivrea del 1967 (Genova, 5 -7 maggio 2017) a cura di De Marinis. Ha introdotto il talk show il professor Marco De Marinis, che ha sottolineato la situazione attuale di difficoltà che sta attraversando il  teatro nazionale, che senza aiuti pubblici non potrebbe sopravvivere. Presente all'incontro Carlo Quartucci, unico artista firmatario di Ivrea, che si è detto molto contento dell'uscita del volume. Per le istituzioni locali era presente l'assessore alla cultura Carolina Taddeo, che si è detta preoccupata della sempre più profonda carenza di fondi per poter svolgere attività teatrali di qualità.



Alle 19 al Palazzo della Propositura si è tenuto un incontro che ha costituito il primo dei due appuntamenti con “Viaggio a Scenasta 2018/2019 Prologo a San Gimignano> Verso P.L.A.T.E.A. Atelier per un dialogo su teatro arte e scena>Il viaggio di Ulisse/spettatore” presentato da Quartucci & Tatò Atelier TransEuropaExpress presentano, con Carlo Quartucci e Carla Tatò. Una coproduzione Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali/Fondazione Fabbrica Europa. Con “Viaggio a Scenasta” i due artisti hanno  offerto memorie della loro intera Opera – Vita a coloro che hanno  deciso di accompagnarli in questo percorso attraverso palchi e platee che vede come prima tappa San Gimignano ed il Festival Orizzonti Verticali.

La giornata si è felicemente conclusa con l'avvincente  spettacolo "Polvere" in prima nazionale per la regia e coreografia  di Loris Petrillo
con Loris PetrilloYoris PetrilloLuca Zanni Produzione Twain 2018. 




Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

giovedì 3 maggio 2018

A Prato il 36/o Torneo Internazionale Under 18 di tennis



Presentata il 3 maggio la 36^ edizione del Torneo Internazionale Under 18 Città di Prato. Per una settimana (dal 6 al 13 maggio) il circolo di via Firenze vedrà sui suoi campi i più forti atleti junior che cercheranno di conquistare i trofei messi in palio dal Tc Prato: Trofeo Marini Industrie, Trofeo Logli Massimo spa, Trofeo Concessionaria Checcacci spa e Coppa Loris Ciardi. "Siamo onorati di organizzare un evento che metterà in campo 240 partite in 8 giorni, 6 tabelloni e oltre 200 tennisti juniores provenienti da 35 paesi di tutti i continenti - spiega il presidente del Tc Prato Riccardo Marini -  avremo rappresentanti dalla Corea, Perù, Argentina, Taipei, Giappone, Russia, Tailandia e tanti altri. L'appuntamento tennistico è internazionale ed ha visto vincere sui nostri campi tantissimi junior che poi sono entrati tra i top ten delle classifiche mondiali". Presenti le autorità cittadine con il prefetto Rosalba Scialla e il colonnello della Gdf Luca Albanese "Un momento dove tanti giovani si affrontano per diventare i campioni del domani" " Questa manifestazione è un'eccellenza - illustra il Vice Sindaco e assessore allo sport Simone Faggi - avremo sette giorni di spettacolo e per questo bisogna ringraziare il Tc Prato e tutti i coloro che supportano l'evento". Come ogni anno anche questa edizione si preannuncia di altissimo livello tecnico con la giapponese Himari Sato come numero uno del seeding femminile, con la tailandese Mai Napatt Nirundorn che insieme alla peruviana Romina Ccuno e all'ucraina Diana Khodan saranno le prime quattro teste di serie del tabellone. Tra le italiane da seguire Federica Sacco, Costanza Traversi,  Isabella Tcherkes Zade e Lisa Pigato. "Per quanto riguarda  le giocatrici di casa un'outsider potrebbe essere la nostra giovanissima Asia Serafini - spiega il direttore sportivo del Tc Prato Fausto Fusi - mancheranno le nostre due atlete più rappresentative Peoni e Piccinetti che purtroppo sono infortunate




Nel tabellone maschile l'argentino Alejo Lorenz Lingua Lavallen ha la migliore classifica seguito dal coreano Seon Yong Han e dal peruviano Sebastian Rodriguez che completano i favoriti di questa edizione.  Tra gli azzurri da seguire Filippo Speziali, Matteo Arnaldi ed Emiliano Maggioli. "Un torneo che ha tradizione e una grande organizzazione - dice Guido Turi consigliere nazionale Federtennis - e che ha visto scoprire giocatori che ora sono tra i primi al mondo" "La Toscana è terra di giovani e il fatto di avere 3 tornei internazionali - spiega Luigi Brunetti, presidente del Comitato regionale toscano - è importante per la crescita dei nostri ragazzi". Tanti i circoli della provincia di Prato che hanno partecipato insieme al Coni di Prato, al presidente della cooperativa Sporting Jacopo Calò Carducci, l'amministratore delegato della Belardinelli Roberto Pellegrini e il responsabile organizzativo federtennis under 18 Giancarlo Palumbo. Il direttore del torneo sarà Antonio Maccioni mentre il giudice arbitro Stefano Sacchi. Il tabellone maschile sarà di 48 giocatori mentre quello femminile di 32 giocatrici con domenica 6 e lunedì 7 maggio giornate dedicate ai turni di qualificazione e durante la settimana si svolgeranno anche i tornei di doppio sia al maschile che al femminile. La caratteristica di questa manifestazione è la presenza di numerosi atleti ancora under 16 che non hanno ancora un'alta classifica nel circuito ma che poi riescono a emergere e addirittura ad entrare tra i top ten del tennis mondiale. L'esempio del 2013 con una finale tra Zverev, ora numero 3, e Medvedev che è tra i primi 50 delle classifiche ATP mette in luce la caratteristica Next Gen del torneo. Un appuntamento che vedrà la città laniera come punto d'incrocio di tanti giocatori con stili diversi e culture differenti ma con la passione del tennis e il sogno di emulare le gesta di Federer, Ljubicic, Murray, Safina, Zvonareva e Martinez con il colpo d'occhio di capire chi sarà il prossimo Next Gen che passerà da Prato. 

Nicoletta Curradi

sabato 21 aprile 2018

Leonardo da Vinci. Anatomie: macchine, uomo, natura,, una mostra alla Fortezza di Montepulciano

La Fortezza di Montepulciano ospita la mostra dal titolo Leonardo da Vinci. Anatomie: macchine, uomo, natura, curata da Paolo Galluzzi. 
L'esposizione è promossa dal Comune di Montepulcianoe dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, su progetto del Museo Galileo di Firenze, con l’organizzazione di Opera Civita.



Oltre che come artista eccezionale, Leonardo da Vinci (1453-1519) è stato a lungo celebrato come inventore di macchine e dispositivi meccanici straordinari, che sarebbero divenuti patrimonio comune della cultura tecnica solo alcuni secoli dopo la sua morte. Pur traendo ispirazione dal profondo processo di rinnovamento dei saperi tecnici che ebbe luogo in Italia a partire dalla fine del XIV secolo, Leonardo offrì in molti ambiti contributi di assoluta originalità e di straordinaria carica anticipatrice.

La mostra mette in luce proprio uno degli aspetti più innovativi dell’opera di Leonardo, per il quale macchine, corpo umano e natura sono governati dalle medesime leggi universali: idea che trova espressione in una serie di magistrali disegni che segnano la nascita della moderna illustrazione scientifica.

Dopo una sezione introduttiva, che propone una ricostruzione dello studio di Leonardo, il percorso espositivo si articola in sezioni dedicate all’anatomia delle macchine, agli studi sul corpo umano, alla geologia e all’architettura.

Il percorso si chiude con i disegni che illustrano il dispositivo ideato da Leonardo per l’allestimento teatrale dell’Orfeodel Poliziano, affiancati dal modello tridimensionale della macchina scenica.

Tutti i giorni orario 10.30-19.30
Fino al 7 ottobre 2018

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 12 aprile 2018

Al Museo San Pietro di Colle Val d'Elsa la mostra "Savia non fui"


Dedicata alla figura di Sapìa, gentildonna senese nata Salvani, protagonista del canto XIII del Purgatorio di Dante, la mostra raccoglie le testimonianze di miniatori, incisori, scultori e pittori, interpreti di una figura non convenzionale che, per i caratteri di fragilità umana con cui è delineata, può considerarsi una sorta di antieroina della storia medievale senese. La figura di Sapìa emerge con tratti molto sofferti come interprete dell'invidia tanto da arrivare alla malattia mentale. Nonostante il nome, infatti, la zia paterna di Provenzan Salvani, capo della parte ghibellina, già incontrato da Dante fra i superbi, non fu “savia” nell’augurarsi la sconfitta dei propri concittadini senesi nella battaglia di Colle Val d'Elsa. I tratti che la rappresentano sono in generale quelli degli invidiosi i quali, costretti a vestire panni ispidi e pungenti dal colore spento, si sostengono fiacchi l’un altro e tutti, a loro volta, si addossano alla parete del monte. Rispetto ad altri personaggi femminili danteschi non è stata molto rappresentata dal punto di vista iconografico, si tratta dunque di un soggetto raro. Fra coloro che hanno tramandato l’immagine del personaggio si segnalano il pittore modenese Adeodato Malatesta, il grande incisore Gustave Doré, lo scultore senese Fulvio Corsini e l'artista romano Emilio Ambron.

 Sono esposte anche le opere raffiguranti questo tema dipinte da Gino Terreni (Empoli, 1925-2015) artista poliedrico che si rifà all'Espressionismo, donate dagli eredi al Comune di Colle. La mostra, curata da Marilena Caciorgna, docente di Iconografia e tradizione classica dell’Università di Siena, e da Marcello Ciccuto, professore di letteratura italiana dell’Università di Pisa e presidente della Società Dantesca Italiana, è promossa dal Comune di Colle Val d'Elsa e dall'Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d'Elsa, Montalcino con la partecipazione e organizzazione di Opera Civita.

 

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 29 marzo 2018

1968-1977, 10 anni in Movimento: una rassegna a cura di Gabriele Rizza


Millenovecento68 - Millenovecento77
 DIECI  ANNI  IN MOVIMENTO  a cura di Associazione Anémic Cinéma in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico Centro studi e Archivio storico il Sessantotto Associazione Ciclostilato in proprio,Istituto Ernesto de Martino
Cinema La Compagnia  3  aprile – 13 giugno 2018 
Un   numero   simbolo:   68.   Una   data   manifesto:   Millenovecento68,   cinquant’anni   fa.   Inizia   un decennio    confuso,   contraddittorio,   tumultuoso,   creativo   e   furibondo,   fra   speranze   e   illusioni.Barricate e ritirate.  Un decennio in cui, in molti paesi del mondo, milioni di persone, in gran partegiovani, si affacciano sulla scena della Storia e  pretendono di esserne protagonisti. Mettono indiscussione le gerarchie, il vecchio modo di vivere il lavoro e i rapporti d’amore; chiedono libertà,diritti, giustizia;  immaginano una società nuova che non si serva di loro ma gli appartenga, nellaquale al potere vadano, addirittura, la fantasia e la felicità. “L'immaginazione al potere”: uno slogan che dice tutto.    Di questo periodo, che certo per essere  affrontato nelle sue tante sfaccettature - luoghi, protagonisti,conquiste ottenute, fallimenti, ecc. - richiederebbe ben altro spazio che quello occupato da questarassegna, abbiamo scelto, con la collaborazione di archivi e associazioni,  di raccontare una piccolaparte,   appena  qualche  frammento,   giusto   qualche   tessera  dell'incandescente   mosaico.   E   con  losguardo rivolto all’Italia.Chi erano e cosa volevano i giovani del 68 e degli anni 70? Grazie ai documentari proposti dall'Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico(AAMOD) li sentirete parlare e li vedrete manifestare nelle strade: studenti nelle università e operainelle fabbriche, occupate entrambe, giovani registi che si interrogano sul senso della politica. L’Archivio storico il Sessantotto e   l’associazione Ciclostilato in proprio, negli incontri e con lemostre, riporteranno in primo piano la memoria, le testimonianze e le riflessioni di chi in queglianni partecipava attivamente alle lotte.Come Tano D’Amico,  le cui straordinarie foto in bianco e nero hanno ritratto tutto il corso dellemanifestazioni   degli   anni   Settanta,   o   come   Lido   Contemori,   che   la   società   dell’epoca   l’hasbeffeggiata nelle sue corrosive vignette satiriche, entrambi ospiti della rassegna. O come Paolo Pietrangeli, autore di quella Contessa, diventata la colonna sonora del 68,  ma ancheautore di uno dei film spot del movimento e delle sue derive: Porci con le ali.O ancora come i registi invitati a “presentare e raccontare”, 50 anni dopo, il loro personale 68filmico:  Roberto Faenza con Escalation e Liliana Cavani con I cannibali.
Infine a chiudere il cerchio sarà Ecce Bombo di Nanni Moretti che di anni ne compie 40 (il film).Quale sintesi migliore e emblematica: gli amici che aspettano l'alba sulla spiaggia di Ostia. Ma dalla parte sbagliata. Grande è la confusione sotto il cielo. E’ il 1978: sarà tutta un’altra storia.

Fabrizio Del Bimbo

martedì 27 marzo 2018

Notte da brivido al 16/o Korea Film Fest




Mercoledì 28 marzo alle 16.00 al cinema La Compagnia sarà possibile provare a indossare l’hanbok, il tipico abito da cerimonia coreano

Una notte da brivido dedicata al meglio del cinema horror dal “Paese del Calmo mattino”: mercoledì 28 marzo alle 20.00 sarà il film “The Mimic”, diretto dal regista Huh Jung, che per l’occasione sarà presente in sala, l’evento di punta della settima giornata del 16/mo Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sud coreana contemporanea al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50r).  Alla sua uscita nelle sale in Corea del Sud, “The Mimic” è diventato immediatamente uno degli horror che ha registrato il maggior numero di spettatori negli ultimi 5 anni. Ispirato alla leggenda urbana sudcoreana della Tigre Jangsan, una creatura mangiatrice di uomini che vaga intorno a Jangsan, una montagna nella città di Busan, il film racconta di Hee-yeon e la sua famiglia, che, dopo la sparizione del figlio lasciano Seoul e si trasferiscono nel paese natale della madre del marito, sperando di ritrovare un po’ di serenità ma una serie di inquietanti eventi sembra ostacolare l’inserimento della famiglia nella nuova casa.

La rassegna, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, inaugura la settima edizione della Primavera Orientale, iniziativa che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.

Le proiezioni al cinema La Compagnia partiranno alle 15.00 con “Microhabitat” primo lungometraggio dell’esordiente Jeon Go-woon, che racconta vizi e sacrifici di una ragazza moderna. Mi-so si guadagna da vivere facendo la domestica, e le uniche gioie della sua vita sono il whisky, le sigarette e il suo ragazzo. La crisi sopraggiunge nel momento in cui il prezzo delle sigarette e dell’affitto aumenta, costringendo Mi-so a sacrificare la sua abitazione in affitto, pur di non abbandonare i suoi vizi. Inizia così a vagare tra le case dei suoi vecchi amici, sparsi per Seoul, approfondendo la loro quotidianità e le loro relazioni. Riuscirà a trovare una stabilità?
Alle 17.30, all’interno della sezione “Orizzonti coreani” è in programma “The day after” di Hong Sang-soo, considerato uno dei più affermati autori del cinema coreano contemporaneo grazie al suo inconfondibile stile intimista. La pellicola, presentata al Festival di Cannes in concorso e nella sezione Special Screening, racconta di un triangolo amoroso: Bong-wan, direttore di una casa editrice ha una relazione con una sua assistente Chang-sook. Quando la relazione lui assume al suo posto A-reum, la quale durante il suo primo giorno di lavoro viene aggredita dalla moglie di Bong-wan, che la crede l’amante di suo marito. La ragazza vorrebbe licenziarsi ma Bong-wan la prega di continuare ad essere la sua assistente, lei accetta ma poco dopo ritorna Chang-sook per rivendicare il suo posto di lavoro e il suo uomo. La serata proseguirà alle 22.30 con “Heart Blackened”, il legal-thriller diretto da Jung Ji-Woo che rinnova la sua collaborazione con l’attore Choi Min-sik (protagonista di “Old Boy” e “Lady Vendetta”). Il film, remake della pellicola cinese “Silent Witness” di Fei Xing racconta di Im Mi-ra, figlia dell’influente uomo d’affari Im Tae-san, accusata dell’omicidio della affascinante nuova compagna del padre, la famosa cantante Yuna. A difendere la ragazza ci penserà la brillante avvocatessa Hee-jeong, determinata a fare chiarezza su un caso che fin da subito si presenta estremamente delicato e pericoloso, poiché vede coinvolto uno degli uomini più ricchi e potenti del paese.
Alle 16.00 in Sala Mymovies il pomeriggio sarà dedicato al cortometraggio con “Mac boogie” di Jang Byung-ki, le riflessioni di una donna da poco entrata in menopausa su ciò che è vecchio e nuovo; “Nose nose nose eyes!” di Moon Ji-won, dove in una casa dove tutto scorre in apparente normalità si nascondono deliri; si continua con la commedia “Apple in my hand” di Seo You-min, che critica il consumismo in chiave ironica seguendo la vita di una ragazza disposta a tutto per avere fra le sue mani un computer Apple; e infine la vita di una signora anziana scorre scandita da un orologio a cucù nel corto “Mother and the cuckook clock” di Yun Jae-hee e Min Ji-hye.
EVENTI COLLATERALI
Alle 16.00 al cinema La Compagnia sarà possibile provare a indossare l’hanbok, il tipico abito da cerimonia coreano.

Il festival è organizzato grazie al contributo di Regione Toscana, Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, Consolato Onorario della Repubblica di Corea in Toscana, Istituto Culturale Coreano a Roma, Comune di Firenze, FST - Fondazione Sistema Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Main sponsor: Asiana Airlines, Conad, Il Bisonte. Media partner: AsianFeast.org, AsianWorld, Cinematographe, K-Tiger, Firenze Spettacolo, LongTake, Movieplayer, Mugunghwa Dream, Mymovies, Novaradio, Radio Italia Cina, Radio Toscana, TaxiDrivers, Vertigo24.

Info: Florence Korea Film Fest, via San Domenico 101, Firenze | 055 50 48 516 | info@koreafilmfest.com | www.koreafilmfest.com

I luoghi: Cinema La Compagnia, via Cavour 50r, 055 268451 | Piazza della Repubblica | Villa Bardini, Costa S. Giorgio, 2, 055 2006 6206.

Prezzi: ingresso singolo proiezioni pomeridiane intero 5€, ridotto 4€; proiezioni serali intero 6€, ridotto 5€ | ingresso proiezioni speciali (“The Fortress” e “Algong With the Gods”) 6€ | ingresso giornaliero 3 film, intero 12€, ridotto 10€ | ingresso giornaliero 4 film intero 18€, ridotto 16€  | abbonamento 50€ intero 40€ ridotto | ingresso masterclass con l’attore Ha Jung-woo 2€ per il pubblico non accreditato (con registrazione obbligatoria su eventi@koreafilmfest.com), gratuito per studenti | Ingresso per Danza coreana al Cinema La Compagnia  5€ | Ingresso gratuito per mostre, dimostrazioni sportive, corsi di pittura e prova dell’hanbok. 

Nicoletta Curradi

lunedì 26 marzo 2018

A luglio torna Musart Festival Firenze

Torna Musart Festival Firenze anche nell'estate 2018. Ecco gli eventi già confermati;





Roberto Bolle, Chick Corea, Jethro Tull, Ermal Meta, le Orchestre della Toscana e del Maggio Musicale Fiorentino: solo alcuni protagonisti di Musart Festival 2018, rassegna fiorentina in programma dal 18 al 28 luglio nella centralissima piazza della Santissima Annunziata, trasformata per il terzo anno in un elegante teatro all’aperto, con ampia visibilità da ogni seduta.

Inaugurerà mercoledì 18 luglio l’Orchestra della Toscana con due note pagine di George Gershwin, “Rhapsody in blue” e “West Side Story”. La direzione sarà affidata a Timothy Brock, gran cultore del repertorio novecentesco e in particolare della musica da film.

Venerdì 20 luglio Roberto Bolle presenterà “Roberto Bolle and Friends – special event” - Gala di danza di cui non è solo interprete, ma anche direttore artistico: un appuntamento speciale pensato per una città che da sempre ama l’“Étoile dei due mondi” (biglietti da 40 a 115 euro).

Lunedì 23 luglio spazio a Chick Corea, mito vivente di quel jazz che affonda le radici nel ritmo latino e nella fusion: dopo venti anni, sarà l’occasione per vedere di nuovo sul palco la sua Akoustic Band, che allinea Corea con John Patitucci e Dave Weckl, straordinari musicisti e amici di lunga data (biglietti 50/43/30 euro).

Martedì 24 luglio si celebreranno i 50 anni dei Jethro Tull, altra leggenda della musica, versante rock-progressive: da “This Was” a “Aqualung”, da “Thick As A Brick” al sequel “TAAB2”, Ian Anderson e band attingeranno ai grandi successi della loro storia, in scena sfileranno anche special guest virtuali (biglietti da 30 a 60 euro).

Giovedì 26 luglio salirà sul palco Ermal Meta, nell’ambito del Non Abbiamo Armi Tour: canzoni – tra cui “Non mi avete fatto niente” cantata con Fabrizio Moro, vincitrice dell’ultimo Sanremo - intrise di sincerità e amore che scorrono attraverso ritmi incalzanti e momenti di grande intimità (biglietti 43/35/27 euro).

Venerdì 27 luglio Musart aprirà alla lirica, con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e una serata dal titolo “Tutti all’Opera”: in programma brani e arie dai più amati melodrammi. Biglietto posto unico al prezzo speciale di 10 euro.

Il festival si chiuderà con il concerto all’alba di sabato 28 luglio (ore 4,45), nell’incantevole cortile degli Uomini, all’interno dell’Istituto degli Innocenti.

I prezzi dei biglietti sopraindicati non comprendono i diritti di prevendita.

Giunto alla terza edizione, Musart Festival abbina il fascino secolare di Firenze a grandi nomi internazionali dello spettacolo. Durante le serate gli spettatori potranno visitare gratuitamente alcuni dei luoghi d'arte più significativi che si affacciano su piazza della Santissima Annunziata e piazza Brunelleschi.

Tra questi la Biblioteca Umanistica dell’Università di Firenze, l’Istituto degli Innocenti, la Chiesa di Santa Maria degli Innocenti, la Chiesa di San Francesco Poverino, il Giardino del Museo Archeologico, la Basilica di Santissima Annunziata, la Mensa della Caritas Diocesana – San Francesco.

Presso il salone Borghini dell’Istituto degli Innocenti si svolgerà la terza tranche della mostra fotografica “Because the night”: curata dall’agenzia New Press Photo, l’esposizione ripercorrerà i grandi concerti svoltisi a Firenze e in Italia negli anni 70/80 (ingresso libero).

I biglietti per gli spettacoli di Musart Festival 2018 sono disponibili in prevendita nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804 e online su www.ticketone.it. 
Per chi lo desidera è disponibile il biglietto Gold Package che abbina ai primi posti di platea una cena a buffet e un ingresso al Museo degli Innocenti.

Musart Festival è una produzione Prg Firenze sostenuta da Sammontana, Unicoop Firenze, Prinz, Caffè Cesare Magnelli, Findomestic Banca, Engie, Publiacqua. Con il contributo di Comune di Firenze e Città Metropolitana di Firenze.

Nicoletta Curradi

lunedì 5 marzo 2018

Maria Melani stilista, presentazione al Museo Marini di Pistoia il 9 marzo


Alberto Melani e Maria Camilla Pagnini
MARIA MELANI STILISTA
tra Pistoia, Firenze e Roma
Edifir Edizioni Firenze, pp. 159, euro 20,00
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Presentazione venerdì 9 marzo 2018, ore 18
Pistoia, Museo Marino Marini
Intervengono:
Alberto Melani, Maria Camilla Pagnini, Claudio Rosati e Paolo Mazzei
Uscirà l’8 marzo, nel giorno della festa della donna, il libro Maria Melani stilista tra Pistoia, Firenze e Roma (Edifir), dedicato a una donna che, con le sue creazioni, alle donne ha dedicato tutta la vita, celebrandone ed esaltandone la bellezza. Curato dal figlio Alberto Melani, insieme a Maria Camilla Pagnini, il volume ripercorre la storia di Maria, dagli esordi a Pistoia, giovanissima, nella sartoria di quella che sarebbe diventata poi sua suocera, alla creazione della griffe Melania, sino all’arrivo del successo, con l’apertura dell’atelier a Roma e i grandi riconoscimenti nazionali ed internazionali. E sullo sfondo della storia personale, nei testi e nelle immagini del libro, scorre la storia dell’Italia intera, raccontata in un suo momento magico e irripetibile, quello del dopoguerra e del boom economico. Un momento in cui agli abiti di alta moda, le sartorie affiancarono il prêt-à-porter, proponendosi per la prima volta sui mercati internazionali e facendo nascere, grazie alla Dolce Vita, quando via Veneto era il salotto del mondo e Cinecittà era chiamata la “Hollywood sul Tevere”, il mito poi intramontabile del Made in Italy.


Il libro verrà presentato a Pistoia, al Museo Marino Marini, venerdì 9 marzo alle ore 18. Insieme agli autori, Alberto Melani e Maria Camilla Magnini, interverranno Claudio Rosati e Paolo Mazzei.
La Sartoria Melani, nata agli inizi del Novecento nel cuore antico di Pistoia, era nei primi anni Trenta già affermata e, sotto la direzione della futura suocera di Maria, la signora Dolores, serviva l’aristocrazia e la borghesia cittadina e della vicina Firenze. Maria vi arrivò a bottega subito dopo la scuola dell’obbligo, come si usava al tempo, e già mentre si formava professionalmente, dimostrò abilità tutte proprie che la resero, in breve tempo, la principale collaboratrice della proprietaria. E’ in sartoria che conobbe Marcello, il minore dei tre figli di Dolores, che divenne suo marito nel 1942.
Dopo la guerra, mentre la sartoria pistoiese riconquistava, tra mille difficoltà, le sue precedenti capacità produttive, Maria si affermò sempre di più all’interno dell’atelier, tanto che presto la suocera le passò il timone. E’ del 1954, in un periodo in cui le pari opportunità non erano nemmeno lontanamente concepibili, la sua iscrizione alla Camera di Commercio e la nascita della griffe Melania. L’atelier continuò ad avere la scuola di taglio e cucito, dove le ragazze, come aveva fatto Maria, venivano ad imparare il mestiere. Molte arrivavano della montagna pistoiese e, in quella che somigliava più ad una famiglia allargata che ad una azienda, Maria organizzò una sorta di ospitalità in sartoria, per consentire alle allieve di dormire in negozio durante la settimana.
Lo stile Melania, all’inizio, è ispirato a quello di Dior, con abiti caratterizzati da spalle arrotondate, vita molto stretta e gonna a corolla. Ma presto la ricerca e l’innovazione sui materiali diventò un tratto distintivo della maison, specialmente in quello che può essere definito il suo decennio d’oro, tra il 1958 e il 1968. Abbandonate le sete e i ricami preziosi, Maria iniziò ad utilizzare i tessuti creati a Pistoia per le confezioni di biancheria, che venivano vendute all’epoca in tutta Italia. Tessuti dunque ritenuti “poveri”, ma reinterpretati e arricchiti in modo originalissimo. Sono di Melania i modelli della fine degli anni Cinquanta realizzati in “tela asciughino” dalla caratteristica rigatura sottile, bianca e blu o bianca e rossa. E sempre suoi, più tardi, saranno quelli in “tela spazzino”, così detta perché utilizzata per le divise degli operatori ecologici, e usata da Maria con applicazione di bordi colorati, specchietti e borchie. La fama dell’atelier esce presto dalla Toscana, tanto da dare a Maria Melani il coraggio di aprire, nel 1958, uno showroom anche a Roma, in via Capo le Case, che la mette in contatto con un mondo sempre più ampio. E se Nilla Pizzi era già cliente affezionata della sartoria, tanto da presentarsi a quattro diverse edizioni di Sanremo indossando abiti Melania, grazie al periodo romano diventarono assidue frequentatrici dello showroom anche le attrici Abbe Lane, Sandra Mondaini, Marisa Del Frate, Delia Scala, Marisa Merlini e i volti televisivi Alessandra Panaro e Edy Campagnoli. Nel 1957 Elsa Morante ricevette il premio Strega per L’isola di Arturo indossando un abito in seta rossa uscito dalla sartoria Melani; in un servizio pubblicato su “Boss Magazine” indossava abiti Melania Brigitte Bardot e acquistarono i suoi capi anche Jayne Mansfield, Ava Gardner e Ainouk Aimee.
Maria non tracciò mai su carta da disegno le sue idee e i suoi modelli, lavorando direttamente con le forbici, ma trovò un “trascrittore” ideale del proprio talento in Moreno Cappellini, un ex decoratore della Richard Ginori di Sesto Fiorentino che collaborò poi per anni con Melania. Inizialmente facendo solo i figurini, in seguito anche lavorando ad una serie di abiti dipinti, presentati nei primi anni Sessanta a Roma. Finito il loro sodalizio, Cappellini collaborò anche con Emilio Pucci e con le sorelle Fontana.
Un altro personaggio chiave nella vita di Maria fu Furio Pancani, che portò gli abiti Melania in tutti i suoi negozi: la boutique a Roma, in via Sistina, quella in Piazzetta a Capri e poi nel suo terzo negozio, in via della Vigna Nuova a Firenze. Una piccola rete di vetrine in punti strategici che lanciò tendenze e vide passare per le sue sale tutto il jet set dell’epoca.
Nel 1967, mentre proponeva le sue creazioni alla Mostra dell’Artigianato di Firenze, Maria conobbe anche Giovan Battista Giorgini, che l’apprezzò subito molto, esortandola ad impegnarsi per riuscire a partecipare a “Pitti” ed imporsi così all’attenzione dei buyer internazionali. Cosa che accadde negli anni successivi e che portò il marchio Melania nei Paesi Arabi e in Giappone.
Una figura tutta da riscoprire, quella di Maria Melani, che contribuì, insieme ad altri stilisti e capaci artigiani del tempo, ad affermare il successo della moda italiana nel mondo.

Fabrizio Del Bimbo
 

mercoledì 28 febbraio 2018

LB/R La Bellezza Riunita raccoglie brani scelti dagli “album bianchi“,




LB/R La Bellezza Riunita raccoglie brani scelti dagli “album bianchi“, i cinque dischi frutto della collaborazione fra Lucio Battisti e Pasquale Panella, usciti tra il 1986 e il 1994. Il titolo – che fa riferimento ad una delle canzoni di Hegel, l’ultimo album di Battisti - evidenzia sia il lavoro collettivo dei numerosi artisti che hanno contribuito al progetto - da Rachele Bastreghi a Federico Fiumani, da Cristalli Liquidi (Bottin) a Spartiti (Max Collini + Jukka Reverberi), per citarne solo alcuni - sia la loro ammirazione per questo materiale. L'intento della raccolta è celebrare l'unicità e la vitalità di questo repertorio - “sotterraneo“ se paragonato all'enorme popolarità di altri episodi della discografia di Battisti - inesplorato dal grande pubblico, rimasto di fatto un segreto della canzone italiana.
D’altronde, le canzoni di Battisti e Panella rifuggono etichette arbitrarie di musica pop, o colta, o altro, e questo ha fatto si che, a 30 anni di distanza dalla pubblicazione di Don Giovanni, la loro “ambizione” artistica sia rimasta immutata, affascinando generazioni di musicisti di differenti nazionalità.
L'idiosincrasia dei cinque dischi ha ispirato agli artisti coinvolti in LB/R La Bellezza Riunita una rilettura musicale spesso “obliqua“, poiché il materiale originale non é posizionabile in nessun comodo parametro. Ogni brano scelto è stato probabilmente interiorizzato grazie ai ripetuti ascolti succedutisi nel tempo e quindi riletto attraverso una visione personale e coerente con il proprio stile. Le liriche di Pasquale Panella, e quella qualità che possiedono, ovvero il lasciare spazio alle interpretazioni e all’immaginazione, spesso hanno fornito ai partecipanti la chiave di volta delle loro versioni.
Il progetto, curato da Industrie Discografiche Lacerba e distribuito da Audioglobe, nasce dal desiderio di condividere una serie di capolavori non rivelati. Lacerba apre un nuovo capitolo della sua vita e debutta con l’esplorazione di un ciclo di canzoni misteriosamente semi-sommerse, scritte da un autore di grandissimo successo, un gigante della musica pop che abbandona deliberatamente i vertici delle classifiche e si auto-cancella permanentemente, per  dedicarsi ad un vero – ossessivo – esperimento musicale. Questo tipo di suicidio commerciale avrebbe dovuto generare un culto feroce, un gruppo di fan ancor più compatto, leale anziché scettico, e infine una frenetica attenzione della critica. Ma in Italia, non è andata cosi.
LB/R La Bellezza Riunita è dunque un tentativo di divulgazione, di analisi o un'occasione per aprire una nuova conversazione su questo straordinario songbook. C'é un culto per il repertorio piuttosto che per il “personaggio“, dove le canzoni sono al centro della scena, e gli autori dietro il sipario. Niente di questa operazione corteggia l'idea di “celebrità“ ma lascia invece parlare l'espressione musicale e poetica. L'ispirazione è evidente nel lavoro dei partecipanti, chiaramente affascinati dal materiale ancora oggi provocatorio e contemporaneo. LB/R La Bellezza Riunita, tracciando linee che uniscono passato presente e futuro della musica italiana, è un saggio in tredici parti a tema unico, scritto a molte mani.





TRACKLIST DOPPIO VINILE
A1. Tema di (Senza Titolo) - Daniele Biagini
A2. Tubinga - Cristalli Liquidi
A3. Cosa Succederà Alla Ragazza - Pankow
A4. La Metro Eccetera - Riva (con Myss Keta)
A5. Le Cose Che Pensano - Rachele Bastreghi (Baustelle)
B1. Per Altri Motivi - Ernesto Tomasini e Man Parrish
B2. Don Giovanni - Larsen e Little Annie
B3. Ecco I Negozi - Spartiti (Max Collini e Jukka Reverberi) con DJ Rocca
B4. (Senza Titolo) - Federico Fiumani (Diaframma) e Daniele Biagini
B5. (ghost track)
C1. Allontanando - Backwords
C2. Dalle Prime Battute - The Love and Trust Collective
C3. Fatti un Pianto - Alexander Robotnick (con Bottin)
ECCO GLI ARTISTI COINVOLTI NEL PROGETTO RACCONTANO IL BRANO DA LORO REINTERPRETATO
Jukka Reverberi di Spartiti racconta Ecco i Negozi 
Federico Fiumani dei Diaframma racconta Senza Titolo (Gabbianone)
Ernesto Tomasini racconta Per Altri Motivi
Guglielmo Bottin di Cristalli Liquidi racconta Tubinga
Fabrizio Modonese Palumbo di Larsen racconta Don Giovanni
Alexander Robotnick racconta Fatti Un Pianto
per ulteriori norizie
Del Bimbo Fabrizio
 

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