martedì 29 dicembre 2015

SARTO PER SIGNORA di Georges Feydeau alla Pergola di Firenze



Dal 28 dicembre 2015  al 3 gennaio 2016
Con orario (feriale ore 20.45, festivo ore 15.45; 31 dicembre ore 20.30)
Di Roberto Toni per ErreTiTeatro30Emilio Solfrizzi 

In SARTO PER SIGNORA
di Georges Feydeau
traduzione, adattamento teatrale e regia Valerio Binasco
con Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Elisabetta Mandalari
scene Carlo De Marino
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche Arturo Annecchino
regia Valerio Binasco
La durata è  2h, intervallo compreso
A Natale e Capodanno Emilio Solfrizzi è il Sarto per signora. Da lunedì 28 dicembre a domenica 3 gennaio Valerio Binasco dirige sul palco del Teatro della Pergola l’attore e comico barese nella prima pièce di Georges Feydeau: un divertente vaudeville fatto di colpi di scena ed equivoci dalla comicità travolgente, che narra le vicende e i tradimenti del libertino dottor Molineaux. La forza irresistibile di Sarto per signora nasce dal dialogo serrato e dalle battute brevi e pungenti dei personaggi, ma anche dalle situazioni irreali che derivano da sospetti e malintesi. L’estro di Binasco ‘imbastisce’ per Solfrizzi una girandola imbarazzante di mariti, mogli, amanti, incontri/scontri che in controluce smascherano il vuoto di valori di una società borghese fondata solo sull’apparenza.
Uno stile impeccabile, un ritmo serrato, una trama ingegnosa, intrecciata in un crescendo di incredibili sotterfugi ed esilaranti bugie che convergono, senza freno, verso un finale esplosivo. Alla Pergola da lunedì 28 dicembre a domenica 3 gennaio, Sarto per signora assomma colpi di scena comici con la precisione di un chirurgo. Scambi d’identità, sotterfugi, equivoci, amori segreti sono gli elementi base della commedia, ambientata a Parigi, che narra del dottor Molineaux, interpretato da Emilio Solfrizzi, fresco di matrimonio, ma dai dubbi comportamenti coniugali. Il protagonista in questione, infatti, avendo un animo libertino, tradisce la moglie con un’avvenente signora, e per poter incontrare la sua amante senza destare alcun sospetto si finge sarto, creando così una serie di gag esilaranti, dirette con sicura maestria da Valerio Binasco, che coinvolgono tutti i personaggi della pièce.
Mi piace molto l’approccio che Valerio Binasco ha dato a tutto lo spettacolo”, afferma Solfrizzi, “si è concentrato su questo testo a partire dal racconto. Affrontiamo il testo di un grandissimo autore e il regista ne ha tirato fuori la forza, la carica più rivoluzionaria. Il testo è geniale, scritto da Feydeau a soli 22 anni e dunque il risultato è grandioso, direi quasi ‘un miracolo’ dal punto di vista della macchina drammaturgica e della comicità”.
La trama è basata sui classici triangoli adulterini: lui, lei, le altre, tutti concentrati in un solo luogo, dove si finisce per incontrare chi non si sarebbe mai dovuto vedere, nemmeno di lontano: mariti, mogli, amanti. Feydeau preparava i suoi testi secondo schemi geometrici in cui le uscite e le entrate, gli incontri impossibili, le false scoperte, i rimandi e le coincidenze, disegnavano figure impeccabili. Alla fine, la follia catastrofica senza senso rivela sulla scena un crollo totale dei valori.
È buffo interpretare un individuo che fatica così tanto per riuscire sempre a cavarsela”, interviene l’attore, “immerso in questa schiera di bugie in cui lo induce un’incorreggibile infedeltà coniugale. Da un certo punto di vista il suo arrabattarsi per arrivare sempre ad una via di fuga quando si trova in difficoltà fa pure tenerezza: un medico che si finge un sarto per continuare a coltivare impunemente i suoi rapporti. È costretto a costruire di continuo nuovi castelli di carte come supporto e guida alle sue innumerevoli bugie”.
C’è una poesia tutta speciale nell’arte di far ridere ed è la poesia dei caratteri, dell’umanità stramba, che si ficca in situazioni impossibili e ne esce all’ultimo secondo con un impossibile balzo. È il balzo che tutti vorremmo saper fare. Lo sguardo di Feydeau sui temi più importanti della vita (come l’amore, il matrimonio, il successo sociale) è talmente immorale e superficiale, che sembra riscattare beffardamente la pesantezza della vita stessa.

Del Bimbo Fabrizio

martedì 22 dicembre 2015

Carlo Portelli chiude in bellezza "Un anno ad arte 2015"

La Galleria dell’Accademia annovera, nell’ampia rassegna della pittura fiorentina della Maniera dispiegata nella Tribuna del David, una monumentale pala con l’Immacolata Concezione di Carlo Portelli, datata 1566 e originariamente destinata alla chiesa di Ognissanti, che può, a giusto titolo, essere considerata il suo capolavoro. Il pittore, per quanto titolare di importanti commissioni e fra gli artisti attivi per le maggiori imprese medicee, non ha goduto sin qui di una grande fortuna critica.


Intorno a questa tavola visionaria e neo rossesca che scandalizzò lo storiografo Raffaello Borghini (1584) per l’esibizione sfacciata e irriverente delle nudità di Eva in primo piano, sono stati raccolti  in una mostra tutti i dipinti attendibilmente ascrivibili al Portelli e, grazie a nuovi studi e ricerche intrapresi per l’occasione, è stato possibile definirne una volta per tutte il ruolo nel panorama della pittura fiorentina dell’età vasariana.
La mostra, che espone circa cinquanta opere fra dipinti, disegni e documenti, oltre a valorizzare la pala dell’Accademia, consentirà al pubblico che affolla ogni giorno il museo di conoscere un artista noto solo agli specialisti e invece meritevole di essere apprezzato per la sua originalità, fantasia e capacità di tradurre in pittura concettose invenzioni, sul modello del Vasari.

Giunto a Firenze dalla natia Loro Ciuffenna in epoca imprecisata, si sarebbe formato, secondo il Vasari, nella affollata e sperimentata bottega di Ridolfo del Ghirlandaio e nel 1538 si era già iscritto alla Compagnia di San Luca o dei Pittori. L’anno dopo collaborava già col Salviati all’apparato per le nozze di Cosimo I con Eleonora di Toledo, portando a compimento un dipinto effimero con l’Incoronazione di Cosimo I di cui esiste il disegno preparatorio dello stesso Salviati al Louvre ed esposto in mostra.
Le imponenti pale d’altare da lui realizzate ed esposte in mostra documentano la sua attività. La pala con la Trinità di Santa Felicita, da datarsi poco dopo il 1544, lo rivela un artista che, rifacendosi ai grandi modelli, sa già orchestrare una composizione, scalando in profondità le figure nello spazio illusorio di un dipinto. Dopo aver preso in affitto una bottega nel 1548, avrebbe dato inizio ad una intensa attività di pittore di soggetti religiosi, di cui danno conto le pale del 1555: Annunciazione di Loro, Disputa sulla Trinità di Santa Croce e Adorazione dei Pastori di San Salvi, queste ultime in origine nella chiesa di Monticelli,.
Due anni più tardi licenziava il grandioso e affollato Martirio di San Romolo(come lo sono in genere le pale d’altare del Rosso), di cui è conservato alGabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi uno studio preparatorio a matitarossa per la testa della fanciulla di profilo che figura nel dipinto e che èesposto in mostra, così come nel percorso dell’esposizione figurano le operegrafiche del Portelli che si conoscono,in genere caratterizzate daun inconfondibile segnofiliforme, in punta di penna,che definisce sommariamente lefigure.
Iscritto nel 1563 alla appena fondata Accademia del Disegno, lo sarebbe rimasto fino alla morte, nel 1574. In questi anni, accanto ad una produzione di pale d’altare come il Compianto di Loro del 1561, l’Immacolata Concezione del 1566, la Restituzione della Croce di Olmi del 1569, e il Cristo che predica con i Santi Giovanni Battista ed Evangelista e i committenti, di Colle di Buggiano del 1571, avrebbe soddisfatto le richieste di una committenza privata desiderosa di Sacre Famiglie (ora in musei stranieri o passate sul mercato) e Allegorie della Carità (Madrid, Arezzo e Firenze), cimentandosi con successo anche nel genere ritrattistico come testimoniano i dipinti di Chaàlis e il Ritratto allegorico e celebrativo di Giovanni dalle Bande Nere di Minneapolis, debitore del ritratto del condottiero di Giovan Paolo Pace degli Uffizi e di quello della Galleria Palatina restituito a Salviati, esposti accanto all’opera di Portelli.
Dopo aver lavorato all’apparato del 1565 per le nozze di Francesco de’ Medici e di Giovanna d’Austria, con pitture a Borgonissanti e all’arco al Canto della Paglia, avrebbe chiuso la sua carriera con la collaborazione all’impresa dello Studiolo del Principe in Palazzo Vecchio, di cui rimane testimonianza nel suo disegno raffigurante Alessandro Magno e la famiglia di Dario (GDSU.


La mostra è a cura, come il catalogo edito da Giunti Editore – che rappresenta il primo volume monografico sull’artista -,  di Lia Brunori e Alessandro Cecchi ed è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo della Toscana, la Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico.
 
Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 9 dicembre 2015

Anna Mazzamauro in ' NUDA E CRUDA…Buon Anna a tutti'


Teatro comico: Anna Mazzamauro si racconta tra Bientina e Casciana


 
Chi non ricorda la Signorina Silvani di fantozziana memoria? Eccola! Con tutta la sua comicità, Anna Mazzamauro sarà l’indiscussa interprete dello spettacolo «Nuda e cruda…Buon Anna a tutti». In programma venerdì 11 dicembre 2015 alle 21,30 al Teatro delle Sfide di Bientina e sabato 12 dicembre alle 21,30 in scena invece al Teatro Verdi Giuseppe di Casciana Terme (Pisa).
A quarant’anni esatti dall’uscita del primo indimenticabile Fantozzi, Guascone Teatro vuole festeggiare regalando al pubblico una indimenticabile serata con  la musa ispiratrice del mitico ragioniere, dal quale tanto si è attinto ed imparato.

Un’attrice mito del teatro e cinema Italiano, dotata di una simpatia travolgente, di una fisicità unica e inconfondibile, un talento spumeggiante e debordante è in Toscana con uno spettacolo da lei scritto ed interpretato.

Si racconterà tra ricordi e canzoni, in un caleidoscopio alternarsi di personaggi. L'incontro con la Signorina Silvani, fortunato parto generato dalla sua “atipicità” che è poi la stessa di tante altre donne, i conflitti con le diete, le manie moderne.  Un tuffo nell’avanspettacolo condurrà gli spettatori tra i sublimi “straccioni” del Varietà, guidati da Mademoiselle Floria “che canta pe’ magnà, no pe’ la gloria” duettando ironicamente  con il pubblico. Inevitabile il ricordo di Anna Magnani con il suo tenero caratteraccio, le sue canzoni dalla terrazza del Pincio. Un affabile racconto, una colloquiale narrazione fatta tra amici in una serata speciale. 

Per informazioni: 328 0625881 - 320 3667354 – info@guasconeteatro.it - www.guasconeteatro.it. .

La rappresentazione fa parte di una delle 6 sfide che caratterizzano la programmazione del Teatro di Bientina per la stagione 2015/2016 a cura di Guascone Teatro. Ovvero, “Principesse allegre”. 4 occasioni per incontrare tutta la forza e la gentile follia di 4 donne purosangue: Sara Loreni, Anna Mazzamauro, Anna Meacci e Justine Mattera.

All’interno del cartellone “Teatro Liquido”, ovvero “Utopia del Buongusto” (il festival estivo) in tempi freddi, che coinvolge le quattro città d’acqua di Bientina, Casciana Terme Lari, Livorno e Pisa. Oltre 50 spettacoli che da novembre 2015 a maggio 2016 troveranno casa alle Sfide di Bientina e al Teatro Verdi Giuseppe, fù Carlo oste di Casciana Terme. Da quest’anno alcune date saranno anche al Lux di Pisa e al Teatro delle Commedie di Livorno. Una stagione smisurata e pazzesca per le forze di Guascone Teatro di Pontedera che ne cura l’organizzazione. 
Del Bimbo Fabrizio

martedì 1 dicembre 2015

Distretto Taormina Etna, risultati importanti ed obiettivi futuri ambiziosi

Anthony Barbagallo, Assessore regionale Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana «Un plauso al Distretto Taormina Etna per i risultati raggiunti e l'augurio di proseguire attivamente nella promozione del territorio» Una giornata importante per il Distretto Taormina Etna che oggi, in occasione del convegno organizzato a Sant’Alessio Siculo (ME) nell'Hotel Capo dei Greci, ha non solo tracciato il bilancio dei suoi quindici anni di attività, ma ha annunciato i suoi obiettivi futuri. All'incontro hanno partecipato i vertici del Distretto e i rappresentanti delle istituzioni regionali della Sicilia. «Il Distretto Taormina Etna ha raggiunto risultati molto importanti fino ad ora grazie all'impegno della classe dirigente etnea e quindi ne va dato atto - così Anthony Barbagallo, Assessore regionale Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana durante l'incontro di questa mattina -. Ora bisogna lavorare sempre di più per raggiungere obiettivi quali la tutela dei sette siti Unesco nel territorio, valorizzare il turismo cinematografico, migliorare i collegamenti ed entrare in maniera effettiva nel circuito dei Borghi più belli d'Italia». «Il Distretto Taormina Etna è un 'sistema di sviluppo territoriale' - ha commentato Antonino Borzì, Presidente del Distretto Taormina Etna - il cui scopo è la promozione ed il sostegno del proprio territorio di riferimento, sia come Enti Locali che come Aziende private. Cosa che ha fatto nel tempo e che intende continuare a fare con determinazione». «E' bene evidenziare i risultati raggiunti - così
Anthony Barbagallo, Assessore regionale Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana «Un plauso al Distretto Taormina Etna per i risultati raggiunti e l'augurio di proseguire attivamente nella promozione del territorio» Una giornata importante per il Distretto Taormina Etna che oggi, in occasione del convegno organizzato a Sant’Alessio Siculo (ME) nell'Hotel Capo dei Greci, ha non solo tracciato il bilancio dei suoi quindici anni di attività, ma ha annunciato i suoi obiettivi futuri. All'incontro hanno partecipato i vertici del Distretto e i rappresentanti delle istituzioni regionali della Sicilia. «Il Distretto Taormina Etna ha raggiunto risultati molto importanti fino ad ora grazie all'impegno della classe dirigente etnea e quindi ne va dato atto - così Anthony Barbagallo, Assessore regionale Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana durante l'incontro di questa mattina -. Ora bisogna lavorare sempre di più per raggiungere obiettivi quali la tutela dei sette siti Unesco nel territorio, valorizzare il turismo cinematografico, migliorare i collegamenti ed entrare in maniera effettiva nel circuito dei Borghi più belli d'Italia». «Il Distretto Taormina Etna è un 'sistema di sviluppo territoriale' - ha commentato Antonino Borzì, Presidente del Distretto Taormina Etna - il cui scopo è la promozione ed il sostegno del proprio territorio di riferimento, sia come Enti Locali che come Aziende private. Cosa che ha fatto nel tempo e che intende continuare a fare con determinazione». «E' bene evidenziare i risultati raggiunti - così Salvatore Spartà, Amministratore delegato del Distretto Taormina Etna - ma è ancora più importante annunciare le azioni future». Gli obiettivi futuri includono dunque progetti in attesa di finanziamento, in itinere, progetti comunitari diretti, per un importo totale stimato di 13 milioni di euro. I progetti in attesa di finanziamento sono per un Centro Servizi in grado di offrire alle imprese private servizi finalizzati alla promozione e realizzazione di nuovi programmi di investimento; per la creazione di una struttura di progettazione di Opere Pubbliche a favore dei Comuni soci del Distretto Taormina Etna; alla Realizzazione di un Piano Strategico di Sviluppo Integrato (Master Plan), finalizzato alla pianificazione dello Sviluppo Integrato del territorio del Distretto Taormina Etna; Progetto di promozione del territorio del Distretto Taormina Etna nel suo insieme e di supporto alla commercializzazione di pacchetti turistici legati alle strutture ricettive convenzionate. Progetti in possesso già del parere favorevole del Nucleo di Valutazione della Presidenza della Regione Sicilia e del soggetto Istruttore del Mise. I progetti in itinere, vale a dire presentati ed approvati a valere sui fondi del PO-FESR 2007-2013 della Regione Siciliana, non finanziati per insufficienza di fondi nella specifica misura, da recuperare con i fondi 2014-2020, sono “La voce delle rovine”, “Le porte dell'Alcantara”, “Promozione e valorizzazione turistica del Polo d’attrazione “Etna” nel Distretto Taormina Etna”. Ci sono poi i progetti 'comunitari diretti' che prevedono il progetto Etna con partner quali Bike experience Mallorca (Spagna), Comune di Rodi (Grecia), Strada del Vino Val di Noto, Regione Sicilia e altri tre; nonché il progetto già approvato, Distribuzione urbana delle merci con partner il Prometni Istitut Lubiana (Slovenia); progetto Blue Islands con partner quali Ministero dell'Ambiente di Cipro, Comune di Rodi (Grecia), Regione di Creta (Grecia), Comune di Mykonos (Grecia), Comune di Gorski (Croazia), Regione Sardegna, Università di Barcellona (Spagna), Università Internazionale Scienze Marine (Italia), Comune di Mallorca (Spagna), Regione Baleari (Spagna) e altri tre; e ancora il progetto ITS Etna con Bologna come partner. 

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi


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