giovedì 22 maggio 2014

“Pranzo della solidarietà” presso la Trattoria 4 Leoni di Firenze

Oggi 22 maggio dalle ore 11, 30 in Piazza della Passera si terrà il “Pranzo della solidarietà”, organizzato da Stefano Di Puccio con Trattoria 4 Leoni, dedicato a tutte le persone bisognose. Questo pranzo è diventato ormai una tradizione della trattoria che dal 1997 due volte l’anno, sotto le feste di Natale e prima delle vacanze estive, riunisce intorno ai tavoli della trattoria i meno fortunati della città, persone che per scelta o per cattiva sorte si ritrovano a vivere una situazione di disagio come l’improvvisa perdita del lavoro, uno sfratto, una separazione, ma anche la solitudine o la vecchiaia, situazioni che di anno in anno accrescono le fila di questa categoria. Non solo barboni, ma anche immigrati, pensionati insieme a giovani che fino a ieri avevano una vita “normale”. “Ho deciso di anticipare di un paio di mesi la consueta data estiva – dichiara Stefano Di Puccio. L’evento chiude la mia campagna elettorale e non temo sospetti di strumentalizzazioni negative. E se ci fossero sfido chiunque a fare altrettanto. Del resto porto avanti questa cosa da 17 anni, era il 1997, quando chiesi a Don Cuba come potessi rendermi utile per aiutare la povera gente, mi indirizzò a Paolo Coccheri e alla sua Ronda della Carità, da allora è diventata una tradizione. Questa volta il pranzo si farà all’aperto proprio nella Piazza, che sarà allestita per l’occasione, pioggia permettendo.” L’evento è realizzato in collaborazione con gli ANGELI DELLA CITTA’ e RONDA DELLA CARITA’, Il Magazzino , Caffè degli Artigiani, Gelateria della Passera. Per informazioni: tel. 055/218562 www.4leoni.com, info@4leoni.com Del Bimbo Fabrizio

'Senza paura' il nuovo tour di GIORGIA

AL MANDELA FORUM DI FIRENZE ARRIVA IL “SENZA PAURA” TOUR DI GIORGIA. CONCERTO A IMPATTO ZERO GRAZIE A COLLABORAZIONE CON ENEL

Questo nuovo tour di Giorgia che attraverserà l'Italia all' insegna della grande musica, ma anche della sostenibilità ambientale: grazie alla collaborazione con Enel, le emissioni prodotte saranno infatti compensate da un progetto in Amazzonia. Iniziato il primo maggio a Livorno, il Tour adesso fa tappa al Mandela Forum di Firenze oggi giovedì 22 maggio alle ore 21:00. L’artista romana, ambasciatrice dell’Unicef e madrina dell’Associazione Tartallegra, è da sempre impegnata in iniziative a favore dell’ambiente. Un impegno in linea con l’attenzione di Enel a tutela della sostenibilità. Le emissioni prodotte durante la tournée' saranno compensate grazie al progetto Menegalli realizzato a Sao Miguel do Guama', nello stato di Parà in Brasile. Con benefici socio-economici per la popolazione locale, il progetto è certificato secondo gli standard Vcs (Verified Carbon Standard) e Social Carbon, che garantiscono la misurabilità della riduzione delle emissioni di gas serra e la verifica costante dei benefici sociali tangibili, prevedendo l’utilizzo di residui delle biomasse al posto del legno per la produzione di mattoni. Un’iniziativa che permette di limitare la deforestazione dell'Amazzonia con benefici sul clima mondiale. Il progetto prevede anche il finanziamento di un centro medico e di un’assicurazione sanitaria per gli operai, la donazione di materiali didattici alla scuola locale e l’organizzazione di eventi sociali per la comunità. Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 21 maggio 2014

A San Gimignano (SI) con ARtGlass, un paio di occhiali, ti puoi tuffare nel Medioevo...

A San Gimignano (Siena) al via una sperimentazione, in anteprima assoluta, che vede l’uso delle tecnologie "indossabili" per la valorizzazione dei beni culturali Ecco la quarta dimensione del museo: arrivano gli ARtGlass Da oggi si apre il museo del futuro con un progetto realizzato dal Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita in collaborazione con ARtGlass e Capitale Cultura. Il museo come un film in 3D? No, è molto di più. Si chiamano ARtGlass e sono occhiali speciali che permettono di scoprire in maniera assolutamente inedita l’opera d’arte, grazie alla fusione di reale e virtuale. Parte da San Gimignano (Siena) un progetto sperimentale, in anteprima assoluta, che consente di attivare un’esperienza di "realtà aumentata" tramite tecnologia "indossabile" all’interno del percorso “Palazzo Comunale, Pinacoteca, Torre Grossa”. Grazie a un peculiare mix di video-storytelling e animazioni tridimensionali, applicate a tre cicli di affreschi conservati nel Museo Civico di San Gimignano, sarà possibile compiere un viaggio virtuale nel Medioevo, navigando nei racconti dipinti da Lippo Memmi nella Sua Maestà, Azzo di Masetto, nel celebre ciclo cavalleresco e Memmo di Filippuccio, nelle scene dedicate agli inganni dell’amore della Camera del Podestà. Indossando gli ARtGlass, come un normale paio di occhiali, gli affreschi acquisiranno tridimensionalità e mostreranno particolari inediti, grazie al racconto di due guide speciali. Sono, infatti, Marco Valenti, professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi di Siena e Dario Ceppatelli, archeologo, collaboratore del Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale dell’Università di Siena, a interpretare in costumi d’epoca e a far rivivere il pittore Lippo Memmi e l’armigero di palazzo. Grazie alla loro "presenza", visibile da chi indosserà gli ARtGlass, il visitatore entrerà in una macchina del tempo in cui divertimento e rispetto per i contenuti scientifici permetteranno un'esperienza davvero inedita. Il progetto ARtGlass a San Gimignano è stato realizzato da Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita in collaborazione con ARtGlass, Capitale Cultura ed è a cura di Luigi Di Corato, Direttore Generale di Fondazione Musei Senesi, che dichiara: “La sperimentazione avviata oggi a San Gimignano è un vero e proprio cantiere che ci aiuta ad immaginare il museo del futuro, grazie anche un vero e proprio sistema di soluzioni digitali integrate, che valorizzano contenuti divulgativi e tecnologie complementari tra loro. Siamo particolarmente orgogliosi del metodo di lavoro che ci ha portati a questa prima installazione, che ci ha visto operare fianco a fianco, nella creazione dei contenuti, con operatori privati come Opera – Gruppo Civita, concessionario dei servizi aggiuntivi del Museo e ARt Glass, start up innovativa italiana, totalmente focalizzata sulla realtà aumentata per i Beni Culturali”. “ Al Museo Civico di San Gimignano la tecnologia rende ancora più efficace il rapporto tra visitatore e l’opera d’arte - afferma Albino Ruberti, Presidente di Opera – Gruppo Civita a tal punto che lo spettatore diventa interlocutore in un dialogo visibile. Il progetto è ambizioso e siamo consapevoli di poter offrire al grande pubblico questa esperienza di valorizzazione che si è resa possibile attraverso il lavoro di chi, come noi, fa dei beni culturali un impegno non solo professionale” “Le tecnologie oggi disponibili a livello commerciale, cioè acquistabili dal pubblico, sono poche, hanno ancora enormi spazi di miglioramento e si evolvono in maniera rapidissima – aggiunge Antonio Scuderi, Amministratore Delegato di ARt Glass - Proprio per questa ragione abbiamo deciso di lanciare la prima sperimentazione italiana in un museo di altissimo livello come quello di San Gimignano e con contenuti molto sfidanti. Siamo convinti che solo il contatto diretto col pubblico possa consentire a questa tecnologia di arrivare a livelli ottimali”. ------------------------------------------- E per arricchire la visita ai Musei Civici di San Gimignano, dopo la app Museo SanGi già disponibile su App Store ora completamente aggiornata, è nata anche una audio-video guida articolata in due parti: una prima sezione dedicata al Palazzo Comunale ed una seconda dedicata agli ambienti del Museo Archeologico, della Spezieria di Santa Fina e della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada. Attraverso una navigazione crossmediale, consente di ascoltare tracce audio recitate da attori professionisti, di apprezzare video ad altissima risoluzione, scorrere gallerie di immagini, e, non ultimo, leggere testi approfonditi, che guidano il visitatore all'interno del patrimonio artistico custodito a San Gimignano, rivelando anche curiosità e aneddoti della sua storia. Tutti i contenuti sono disponibili in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) e visualizzabili sui tablet SAMSUNG Galaxy Tab 3, da 7" distribuiti presso il bookshop del museo. L’audio-video guida è realizzata da Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita. Il software è sviluppato da C&T Crossmedia srl. Informazioni: www.sangimignanomusei.it prenotazioni@sangimignanomusei.it call center info e booking 0577/286300 Fabrizio Del Bimbo

Riapertura delle salette del Rinascimento degli Uffizi

Riaprono oggi nella Galleria degli Uffizi le cosiddette cinque “salette” (dalla numero 19 alla numero
23) che seguono la Tribuna fino al termine del Primo Corridoio e che sono state interamente rinnovate,
con adeguamento delle dotazioni impiantistiche, nell’ambito dei lavori per la realizzazione dei Nuovi
Uffizi, , a cura della Soprintendenza per i beni architettonici in collaborazione con il Polo Museale.
I lavori alle “salette” sono stati possibili anche grazie al contributo una famiglia americana che, senza
alcuna contropartita, è intervenuta con una ben consistente elargizione che servirà anche per altri interventi.
Il nuovo allestimento, visibile da domani, propone un’ampia scelta di capolavori del XV secolo italiano
per un totale di 44 opere pittoriche.
In accordo col criterio museografico seguito per tutta la Galleria, le opere sono suddivise in base all’area
geografica culturale di appartenenza, e il percorso comincia con la scuola senese del Quattrocento (sala 19),
che fino ad oggi non aveva avuto agli Uffizi un ambiente appositamente dedicato, con i polittici firmati di
Giovanni di Paolo e del Vecchietta, di gusto arcaizzante nell’impiego del fondo oro, e con le bellissime
predelle di Neroccio de’ Landi e Sano di Pietro. Uno spazio più ampio – le sale 20 e 21 – è dedicato alla
pittura veneta, ambito nel quale rientrano capolavori assoluti già esposto in Galleria come l’Allegoria sacra e
il Compianto su Cristo morto di Giovanni Bellini, oppure il trittico con Scene della vita di Gesù del
Mantegna, già appartenuto a Don Antonio de’ Medici, figlio di Bianca Cappello e di Francesco I e forse
proveniente dalla cappella del Palazzo dei Gonzaga a Mantova. Trovano qui posto anche i due scomparti con
la Madonna col Bambino e San Giovanni di Antonello da Messina, acquistate dallo Stato italiane nel 1997
con l’eredità Bardini. Questi capisaldi della pittura italiana del primo Rinascimento, sono ora affiancati da
opere finora conservate nei depositi ma di grande importanza, come le tavole con Storie dell’Infanzia di
Cristo del pittore veronese Giovan Francesco Caroto, da identificare forse con le ante dell’altare di Magi
descritto da Giorgio Vasari nella chiesa dell’ospedale di San Cosimo a Verona, e la grande raffigurazione di
Cristo fra i dottori nel tempio firmata da Giovanni Mansueti, opere acquistate dallo Stato italiano per gli
Uffizi fra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo con l’intento di ampliare gli ambiti geografici della
raccolta degli Uffizi.
SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO ED ETNOANTROPOLOGICO
E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI FIRENZE
Via della ninna 5, 50122 Firenze – TEL. 055-23885 – FAX 055-2388699
La sala 22 è dedicata alla pittura emiliano-romagnola del Quattrocento e raccoglie opere della scuola
ferrarese, con i dipinti di Cosmè Tura, Ercole da Ferrara, Lorenzo Costa, dei maestri bolognesi, fra i quali
spicca la Sacra Conversazione di Francesco Francia già in esposizione al Cenacolo del Foligno a Firenze, dei
pittori forlivesi Melozzo da Forlì e Marco Palmezzano, che firma una splendida tavola con la Crocifissione.
Il percorso si conclude con la sala 23 dedicata alla pittura lombarda, dove sono esposte opere dei
principali pittori fra Quattro e Cinquecento, da Vincenzo Foppa a Bernardino Luini, da Bernardino de’ Conti
a Boccaccio e Camillo Boccaccino. Trova posto in questa sala anche una grande tavola con la Sacra Famiglia
proveniente dall’altare Bertone nella chiesa di sant’Agostino a Chieri, opera di un affascinate e ignoto pittore
dei primi del Cinquecento attivo in Piemonte fortemente influenzato dalla pittura transalpina.
“A differenza dei lavori fin qui eseguiti, che hanno permesso di recuperare vaste porzioni del complesso
vasariano finora inutilizzate e di incrementare in maniera considerevole gli spazi espositivi - scrive Isabella
Lapi, Direttore Regionale dei beni culturali e paesaggistici della Toscana, nel pieghevole che testimonia il
recupero di questi spazi - l’intervento realizzato in queste sale non ha aggiunto nuove superfici ma ha
conseguito un altro obiettivo fondamentale del progetto dei Nuovi Uffizi, quello di adeguare le dotazioni
impiantistiche indispensabili per la conservazione e la sicurezza delle opere d’arte e per il confort ambientale
complessivo, e lo ha fatto senza alterare il contesto di massima delicatezza in cui si è trovato ad operare”.
Per il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, “Qui la pittura non fiorentina ─ da
Siena in su, principalmente ─ rispecchia la raffinata cultura rinascimentale dell'Italia delle corti preunitarie,
nonché lo scelto collezionismo dei Medici. Anche Antonello da Messina, rappresentato dalle due tavole
entrate in Galleria nel 1997 con l'acquisizione dell'Eredità Bardini, riprende il suo ruolo di ponte fra il Sud e
il Nord dell'Italia geografica”.
Aggiunge Alessandra Marino, Soprintendente per i beni architettonici: “I lavori effettuati in queste sale
nell’ambito del progetto ‘Nuovi Uffizi’, a cura della Soprintendenza per i beni architettonici in
collaborazione con il Polo Museale, hanno riguardato fondamentalmente l’aggiornamento delle dotazioni
impiantistiche e una revisione delle condizioni di finitura delle pareti. Sono state inoltre eseguite opere non
visibili al pubblico, ma estremamente utili per la gestione quotidiana del museo, come la realizzazione di un
sistema di accessibilità in sicurezza di alcuni locali sottotetto.
Chiosa Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi: “in virtù di questo nuovo ordinamento – cui
insieme a me hanno lavorato Angelo Tartuferi (prima di lasciare gli Uffizi per l’Accademia) e Daniela
Parenti (attuale direttore del Dipartimento dell’arte del Medioevo e del primo Rinascimento) – torna in
Galleria un’altra dozzina di dipinti ch’erano prima preclusi ai visitatori. Salgono così a 377 le opere che negli
ultimi due/tre anni sono entrate a far parte del patrimonio a disposizione d’un pubblico che nel museo
fiorentino, a dispetto dell’economia sofferente, è sempre più numeroso”.
L’INTERVENTO TECNICO
Con l’intervento alle cosiddette “salette”, la sfida dei Nuovi Uffizi è entrata nel vivo: si è cominciato cioè
a lavorare nel nucleo originario e più nobile del museo, si è saliti di livello non solo, concretamente,
all’interno dell’edificio, ma anche in termini di complessità e di obiettivi da raggiungere. E tutto ciò è
accaduto, è bene ribadirlo, senza che il museo abbia mai chiuso un solo giorno “per lavori”.
I lavori effettuati in queste sale nell’ambito del progetto Nuovi Uffizi hanno riguardato fondamentalmente
l’adeguamento delle dotazioni impiantistiche: la sostituzione degli impianti di climatizzazione preesistenti,
ormai obsoleti, con nuovi apparecchi fancoil di potenza adeguata e dotati di umidificatore integrato; il
rinnovo degli impianti elettrici e di illuminazione, con un nuovo sistema con tecnologia LED, dotato di una
speciale barra porta-luci orientabile equipaggiata con apparecchi per l’illuminazione diretta e indiretta; la
realizzazione degli impianti speciali ed il collegamento di tutta l’impiantistica con il sistema di supervisione e
controllo centralizzato mediante l’inserimento di “colonne tecnologiche”, analoghe a quelle già montate nelle
SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO ED ETNOANTROPOLOGICO
E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI FIRENZE
Via della ninna 5, 50122 Firenze – TEL. 055-23885 – FAX 055-2388699
nuove sale espositive del primo piano, dove trovano alloggiamento le apparecchiature elettriche di servizio e
quelle necessarie per gli impianti speciali. In una delle sale, motivi di ordine tecnico hanno determinato
l’inserimento, su una delle pareti corte, di una “quinta” tecnologica come quelle installate nelle sale della
maniera moderna. Il colore scelto è una particolare tonalità di verde, indicata dalla Direzione della galleria
per connotare l’arte del Quattrocento; una tonalità che fa già da sfondo, in alcune sale recentemente riaperte,
a una serie di preziosi bassorilievi e busti rinascimentali.
UN PO’ DI STORIA
Gli ambienti che da domani riaprono ai visitatori, alla fine del XVI secolo furono destinati a ospitare
l’Armeria medicea, che vi ebbe sede fino al 1775. Nel 1588 le volte furono affrescate a grottesche dal pittore
Lodovico Buti. Due di esse - le più vicine alla Tribuna – furono completamente ridipinte intorno alla metà
del Seicento; le altre conservano le pitture originali, che presentano figurazioni pertinenti alla destinazione
delle sale (scene di battaglie, interni di botteghe di armaioli, ecc.).
Il riordinamento della Galleria voluto da Pietro Leopoldo e completato intorno al 1780 vide la scomparsa
dell’Armeria, in parte trasferita in Fortezza da Basso, in parte smembrata, venduta o fusa. Solo da quel
momento le sale ospitarono le opere dei pittori fiamminghi, i disegni e le stampe, i vasi antichi. Vi si
trovavano ritratti di Rubens e Rembrandt, disegni di Raffaello e stampe di Dürer, terrecotte antiche di
finissima fattura. Nel secolo scorso i disegni, stampe e vasi hanno trovato una loro specifica collocazione, per
cui le sale sono state destinate a custodire le opere pittoriche di pittori italiani, fiamminghi e tedeschi,
passando da un’esposizione “a quadreria” ad allestimenti improntati a più moderni criteri museografici.
UNA CURIOSITÀ
Parte delle pitture a grottesca di alcune salette andarono perdute in occasione della distruzione dei lungarni
e dei ponti fiorentini nel 1944; a ricordo di questo avvenimento nella sala 21, in corrispondenza della
porzione rovinata del soffitto, su bozzetto del restauratore e pittore Vittorio Granchi (Firenze, 1908-1982), fu
realizzata una pittura murale che raffigura il Lungarno dopo la distruzione e reca la data dell’agosto 1944.
ATTENZIONE
In Area Stampa del sito web del Polo Museale Fiorentino è disponibile; una selezione di immagini delle
nuove “salette”; il pieghevole realizzato per l’occasione; i testi in word del pieghevole; la pianta del secondo
piano del complesso vasariano con l’indicazione (in verde) delle “salette”; la cronologia degli spazi
consegnati tra il 2011 e il 2014 nell’ambito dei Nuovi Uffizi e la relativa mappa; le schede delle sale con le
relative opere presenti.
Infine, all’indirizzo web http://youtu.be/QF5ONGMAEfM è disponibile il video dal titolo “I Nuovi Uffizi.
La Galleria, il Progetto, il Cantiere” realizzato per l’occasione da Art Media Studio.

Il 24 e il 25 maggio al Castello Malaspina di Massa e a Fosdinovo iniziative di gare culinarie




 Un interessante weekend, dal  24 al 25 maggio presso Castello Malaspina di Massa e al Castello di Fosdinovo per godere delle dimore storiche e dei giardini aperti. La scoperta di questi gioielli si accompagna ai piatti con le erbe aromatiche interpretati dai ristoratori di Vetrina Toscana, la rete che promuove le eccellenze enogastronomiche regionali. A legare i due giorni saranno proprio le erbe spontanee, protagoniste a Massa di una giornata di studi e di una cena speciale, e a Fosdinovo di una gara culinaria a colpi di ricette lunigianesi. Le due giornate fanno parte dell’iniziativa nazionale “Giardini e Cortili Aperti” delle Dimore storiche italiane.
Si comincia il 24 maggio al Castello Malaspina di Massa, con un appuntamento che rientra nel progetto di Vetrina Toscana “L’arte del gusto. Il gusto dell’arte” che promuove il connubio tra prodotti d’eccellenza locali e i musei toscani. La mattina conferenza sulle piante spontanee negli edifici storici. Nel pomeriggio “Musei come libri aperti”: il museo in collaborazione con la biblioteca civica “S. Giampaoli”,  presenta il laboratorio “Voci di pietra: frammenti di vita dal carcere”. Il museo racconterà la vita e le esperienze di chi lo ha vissuto  come carcere. Si comincia alle 16 con laboratori per i bambini, per proseguire alle 18 con una visita interattiva condotta da un attore della compagnia teatrale Frequenze Alfa Teatro di Ponticelli Santa Maria Monte (Pisa). Alle 19.30 aperi-cena con “menù del carcerato” a cura del ristorante di Vetrina Toscana L'Arco di Cybo. Lo chef interpreterà i piatti che avrebbero potuto mangiare gli ospiti quando il Castello era un carcere, in cui saranno protagoniste le erbe spontanee (per info 0585 41010).
Il 25 maggio a Fosdinovo (Massa Carrara) con l’apertura straordinaria del giardino delle Ortensie e della villa di Caniparola e del suo parco. Per tornare al tema delle erbe, al Castello di Fosdinovo alle 12 una speciale gara culinaria di ricette lunigianesi con le aromatiche a cura delle Cesarine di Homefood.
Nel borgo, mercatino biologico e di prodotti tipici, presentazione di presidi Slow Food, con particolare attenzione alla Marocca di Casola in collaborazione con la condotta Slowfood della Lunigiana. Per l’occasione il ristorante Nigo Pezigo, ristorante di Vetrina Toscana ai piedi del Castello, proporrà nel menu la sua specialità “tagliatelline fatte in casa con sugo di coniglio, piante aromatiche, olive e pinoli”. Anche il ristorante Cocopizza, vicino alla Villa di Caniparola proporrà un menù degustazione.
In paese saranno aperte le cantine di produzione del Colli di Luni DOC Podere Lavandaro, Biologica Boriassi e La Burlanda in collaborazione con la Strada del Vino colli di Candia e Lunigiana.
Per info: Pro Loco Fosdinovo - Tel. 0187 68391 - 0187 1856187 – tramedilunigiana.it 
Del Bimbo Fabrizio

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