lunedì 24 ottobre 2011

Negramaro a Firenze

Casa 69” dei Negramaro arriva al Mandela Forum
Ha avuto inizio a Roma il 4 ottobre e si concluderà a Padova il prossimo 23 novembre: “Casa 69”, si chiama così il nuovo tour dei Negramaro, domenica 30 ottobre farà tappa al Mandela Forum di Firenze.
La comunicazione arriva da Seat Firenze e non a caso, perché uno degli sponsor del tour è proprio la casa automobilistica spagnola SEAT, che ha messo a disposizione della band una flotta di ben 10 monovolume Alhambra.
Grazie a questa collaborazione, i fan del marchio e gli ascoltatori di Radio 105 (partner di SEAT dalla scorsa primavera assieme a Live Nation per “Musica Dentro”) avranno la possibilità di vincere alcuni biglietti d’ingresso ai concerti.
A Firenze, in particolare, l’after show dopo il concerto vedrà protagonista la bella e simpatica Dj Ylenia, conduttrice e voce di Radio 105.
Le altre città toccate dal tour - oltre a Roma, Firenze e Padova - sono Milano, Torino, Mantova, Conegliano, Bologna, Acireale, Eboli, Perugia e Caserta.
Del Bimbo Fabrizio

sabato 22 ottobre 2011

L'Assessore della Regione Toscana Anna Marson interviene al IX Forum Greenaccord a Cuneo






Anche un po' di Toscana era presente al IX Forum Greenaccord.
L'Assessore al governo del territorio e alla valorizzazione del paesaggio alla Regione Toscana Anna Marson è intervenuta al Forum Greenaccord a Cuneo il 22 ottobre per parlare. Anna Marson non è toscana, essendo nata a Treviso, ma ci vive da 15 anni. Insegna pianificazione del territorio all'Università di Venezia. Non è stata eletta nella Giunta Regionale toscana, ma è stata scelta dal Governatore Rossi proprio per ovviare ai tanti contrasti che sono sorti in questa regione nella gestione del territorio. La Toscana per il paesaggio è davvero un'icona mondiale e il suo ruolo non è certo facile. Il paesaggio toscano è complesso e rilevante e si è formato nel corso di secoli, se non di millenni. Del 2000 è la Convenzione Europea del Paesaggio, che è stata firmata a Firenze. Secondo Anna Marson il paesaggio ha una profonda relazione con la realtà quotidiana delle popolazioni del territorio. La Toscana rappresenta certo un bel luogo e il suo "brand" fa vendere bene nel mondo i prodotti del territorio. Gli enti locali sono fortemente autonomi nella gestione del territorio e i cittadini partecipano attivamente. Una Legge regionale ha istituito un garante regionale ed anche dei garanti locali per la comunicazione ai cittadini sui nuovi piani di trasformazione del territorio. La legge 69/2007 ha individuato la partecipazione pubblica per le variazioni rilevanti sul territorio.

La Sig.ra Marson ha poi mostrato ai partecipanti al convegno, per lo più giornalisti provenienti da ogni parte del mondo e aderenti a Greenaccord, alcuni esempi attivi di gestione del territorio in Toscana: Rimigliano, sulla costa, l'area di Castello a Firenze, Prato, San Casciano, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici etruschi, Talamone e Baratti.

L'Assessore ha poi concluso il suo intervento affermando che la partecipazione dei cittadini è senz'altro positiva, e che i media giocano un ruolo molto importante nel dare voce all'interesse generale.

Fabrizio Del Bimbo

sabato 15 ottobre 2011

IX Forum Greenaccord, per salvare economia e ambiente




La nuova edizione del Forum Greenaccord e il programma dei lavori è stata presentata in conferenza stampa il 13 ottobre scorso, presso il Salone d’Onore del Comune di Cuneo, con la partecipazione del Sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, dell’Assessore all’Ambiente della Provincia di Cuneo Luca Colombatto, del Consigliere Comunale del Comune di Alba Giovan Battista Panero, del presidente Greenaccord Piemonte, Antonio Bertolotto e del presidente del Comitato Scientifico di Greenaccord, Andrea Masullo. Ha moderato l’incontro Paola Scola, de La Stampa.

Crisi economica, disastri ecologici, aumento del divario tra ricchi e poveri, inefficacia degli attuali sistemi democratici ad affrontare le sfide del futuro. Quattro grandi sfide che coinvolgono decine di Stati nel mondo, compresi i Paesi occidentali avanzati. Quattro grandi questioni che richiedono un nuovo ruolo, forte e centrale, da parte delle opinioni pubbliche. Ma quali sono le soluzioni migliori per coinvolgere i cittadini nelle grandi scelte politiche del proprio Stato? Come è meglio riformare le attuali democrazie per evitare che collassino sotto il peso delle loro contraddizioni? Quali esperienze virtuose possono essere portate a modello? Come è possibile comunicare questi argomenti in modo che ne sia compresa l’importanza dall’opinione pubblica? Saranno questi i temi chiave attorno ai quali si svilupperanno i quattro giorni di relazioni del IX Forum Internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura “People building future: media, democrazia e sostenibilità”, che anche quest’anno l’associazione Greenaccord Onlus organizza a Cuneo, Alba e Saluzzo dal 19 al 22 Ottobre prossimi.

Aspetto caratterizzante del Forum, che si svolge da nove anni, è quello di avere, tra il pubblico, oltre cento giornalisti provenienti da tutto il mondo. Saranno infatti loro i primi a dover comunicare i temi ambientali alle loro rispettive opinioni pubbliche. Una tappa irrinunciabile per poter trasformare le preoccupazioni degli esperti in politiche pubbliche concrete a salvaguardia della natura.

Se tra i presenti saranno oltre un centinaio gli opinion maker, nei quattro giorni di convegno, si daranno il cambio quindici relatori - economisti, politici esteri, filosofi, giornalisti, sociologi, scrittori - che analizzeranno i modi per coinvolgere i cittadini nella gestione dei beni comuni e per introdurre forme di partecipazione sostanziale che superino i difetti dell’attuale modello di democrazia rappresentativa. Con relazioni teoriche e con casi pratici di soluzioni virtuose già sperimentate in giro per il mondo.

Tra i relatori Vandana Shiva, vincitrice del Right Livelihood Award e vicepresidente di Slow Food; Euclide Mance, filosofo brasiliano e fondatore del World Social Forum; William Rees, Professore alla British Columbia University, ideatore dell'Ecological Footprint (Canada); Robert Engelman, direttore esecutivo del World Watch Institute; Ignacio Ramonet, direttore emerito di Le Monde Diplomatique e Belkacem Mostefaoui, Sociologo, professore all'Università di Algeri (Marocco).

I lavori del Forum saranno ospitati nel Centro incontri della Provincia di Cuneo, nel Centro Ricerche Ferrero “La Filanda” di Alba e nell’antico palazzo comunale di Saluzzo. Durante il Forum sarà conferito l’International Greenaccord Media Award, che quest’anno vedrà premiata una testata africana che, nel corso dell’anno, si è maggiormente distinta nell’originalità e continuità della trattazione delle tematiche ambientali.

Il programma completo del IX International Media Forum per la Salvaguardia della Natura è disponibile sul sito www.greenaccord.org. Nello stesso sito sarà possibile seguire l’intero forum in diretta streaming

Nicoletta Curradi

mercoledì 12 ottobre 2011

Il Messner Mountain Museum, l'amore per la montagna declinato in 5 modi diversi



Quale luogo più bello per trascorrere le vacanze, in estate o in inverno, dell’Alto Adige ?Si tratta del territorio della Provincia Autonoma di Bolzano, detto anche Sud Tirolo, parte dell’Italia settentrionale dalla storia travagliata. E0 un luogo ricchissimo di bellezze di ogni genere: dalla natura incontaminata (montagne, laghi, fiumi etc.) ai reperti archeologici antichissimi (basti pensare a Oetzi, la mummia del Similaun), dai fortilizi storici alle opere d’arte contemporanea, dalle eccellenze enogastronomiche (vini. Mele, dolci) alle attrezzature sportive di ogni tipologia. Insomma, tutto contribuisce, in questo ameno angolo d’Italia, a rendere una vacanza indimenticabile.
Tra le tante proposte che si potrebbero indicare, merita una menzione speciale il Messner Mountain Museum, dislocato in vari luoghi dell’Alto Adige, diversi tra loro, ma strattamente accomunati dall’elemento montagna.
Ma quali significati profondi racchiude questo strano nome ?
Si tratta di un articolato progetto creato da Reinhold Messner, il grande scalatore e alpinista estremo altoatesino, famoso in tutto il mondo per le sue imprese, che ha trasformato in realtà ciò che nessuno aveva ritenuto possibile. E’ riuscito così ad inaugurare cinque musei in Alto Adige che trattano, ciascuno in modo diverso, il tema della montagna, delle regioni alpine di tutto il mondo e delle culture e delle tradizioni dei popoli di montagna.
Il primo Mountain Museum ad essere stato inaugurato è stato MMM Juval a Castel Juval, la residenza di Reinhold Messner., ma il cuore dei musei Messner Mountain Museum, è situato invece a Castel Firmiano, nei pressi di Bolzano. Ci si arriva dall'uscita autostradale Bolzano Sud, proseguendo subito a sinistra verso Merano e uscendo al primo svincolo dopo la galleria di Castel Firmiano. Il Museo è stato inaugurato nell’estate 2006 dopo tre anni di restauro per descrivere la „montagna incantata“. Si viene subito catturati dalla vista sulle montagne circostanti che si ha da Castel Firmiano: dalle Alpi Ötztaler, il Gruppo Naturale del Tessa fino all’imponente Sciliar. La struttura museale si inserisce armoniosamente, anche dopo la sua ristrutturazione in veste moderna di acciaio e vetro, nell’ambiente e dimostra l’ottimo rapporto tra natura, montagna e uomo. Perciò non c’è da meravigliarsi che il museo descriva questa particolare relazione da due diversi punti di vista.
E’ proprio un museo “autoritario”, che indica in che modo vuole essere visitato. Un percorso conduce attorno alla "montagna sacra", davanti a vetrine, sculture, animali imbalsamati, oggetti simbolici, foto e quadri, ricordi di tante spedizioni in tutto il mondo. Il castello e le costruzioni d'acciaio nero poste nelle torri fungono da palcoscenico. Non abbiate paura quando incontrerete uno scheletro umano ben conservato, ritrovato qui durante i lavori di restauro.
In Tibet il giro attorno alla montagna sacra viene chiamato kora e nel suo museo Reinhold Messner ha voluto creare proprio una kora. La cappella in rovina sulla vetta del monte del castello è tabù come la vetta del monte Kailash in Tibet.
Il MMM non vuole essere un museo degli scalatori, né un museo dei monti altoatesini, deve anzi mostrare quello che la montagna fa degli uomini. La Torre bianca dai numerosi piani è l'unica area non pianificata, dedicata alla storia del castello ed alla storia recente dell'Alto Adige. Due palcoscenici ed un'area per le feste sono riservati alle manifestazioni, tre punti di ristoro vi invoglieranno a trattenervi anche dopo la visita.
Castel Juval, che abbiamo già citato, sorge in un luogo preistorico.e venne costruito nel 1278 da Hugo von Montalban. Si trova sul colle omonimo, vicino all'entrata della Val Senales, a circa 15 km da Merano. Per la visita si consigliano scarpe con suola di gomma, perché non c’ è possibilità di parcheggio al castelloNel 1368 appartenne ai signori di Starkenberg e nel 1540, dopo diversi cambi di proprietà, venne acquistato dalla famiglia Sinkmoser e in quell'epoca visse il suo periodo di massimo splendore. Poi passò alla stirpe Hendl e fu venduto da loro nel 1813 al contadino Josef Blaas. Il castello andò poi in rovina. Nell'anno 1913 venne comperato dall'olandese William Rowland, un signore coloniale, che si dedicò in modo esemplare al restauro del castello. Dal 1983 è la casa di Reinhold Messner e della sua famiglia: nel castello lo scalatore ha sistemato alcune collezioni d'arte: una collezione vasta di arte tibetana, una galleria di quadri della montagna, una collezione di maschere provenienti da cinque continenti.
Per motivi ecologici, come abbiamo già detto, siete invitati a raggiungere il castello a piedi, in un percorso di circa un’ora oppure utilizzando il bus navetta che parte dal parcheggio vicino alla strada statale della Val Venosta. Dal parcheggio si inizia a salire a piedi lungo la strada che porta al castello godendo di una bellissima vista sulla Val Venosta. Si può seguire lungo la strada o deviare lungo un percorso naturalistico contrassegnato che conduce al "Buschenschank Sonnenhof", un posto di ristoro tipico quindi alla trattoria "Schlosswirt Juval" di Reinhold Messner, con cucina sudtirolese e specialità proprie del maso, vicino al quale passa il "Sentiero dell'acqua di Ciardes", un ruscello artificiale per portare l'acqua a valle.
Sulla casetta del cosiddetto Waaler (capanna di guardiaroggia), vicino alla trattoria "Schlosswirt Juval", si trova la scritta: "Die Waalerschell erklingt solang das Wasser rinnt. Und bleibt das Wasser einmal aus, muss der Waaler aus dem Haus"! che significa "la campana del Waal risuona fino a che scorre l'acqua. Quando l'acqua finisce, il Waaler (colui che sta attento) deve uscire". Con un sistema a mulino ad acqua, la ruota gira e fa scoccare il martello sulla campana. Fino a che la campana risuona, l'acqua scorre e tutto funziona regolarmente.
Lungo la strada asfaltata si trova un Atelier d'Arte e la tenuta vinicola "Unterortl", con vendita al dettaglio del vino prodotto. Sotto il castello Juval si trovano dei resti di insediamenti (4500 - 1000 a .C.). Intorno al 4500 a .C. le prime comunità umane spostarono i loro insediamenti dal fondovalle ai versanti montani, come quello soleggiato di Juval.
La ceramica mostra intensi contatti con la civiltà, non agricola, del Gruppo di Gaban, riparo nei pressi di Trento. Nel quarto millennio la ceramica mostra influssi della cultura dei vasi "a bocca quadrata" proveniente dalla pianura padana ove l'agricoltura e l'allevamento erano già molto sviluppati. Nel terzo millennio si notano nella ceramica chiari influssi di culture transalpine. Il sito è ancora abitato nell'età del bronzo ( 1000 a .C.), ma verso la fine del bronzo medio perde di importanza e non arriva all'età del ferro. L'insediamento viveva principalmente della lavorazione del rame e quando questo perse d'importanza, anche il centro venne abbandonato.
Messner Mountain Museum Dolomites è detto il “Museo nelle Nuvole” e sorge sul Monte Rite a quota 2181 metri , nel cuore delle Dolomiti tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo. E’ il museo più alto d'Europa.ed è allestito su quello che durante la Grande Guerra era il forte di Monte Rite. Il museo è stato inaugurato nel 2002, nell'anno internazionale dedicato alle montagne. Il percorso museale è dedicato all’elemento 'roccia' e racconta la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo dolomitico. Nella galleria trovano spazio quadri ed opere provenienti dalla collezione Reinhold Messner che rappresentano le Dolomiti in varie versioni: da quelle di epoca romantica fino a quelle prodotte dall'arte contemporanea. Le vedute artistiche si alternano come per magia agli scorci panoramici che si possono godere dalle vetrate del museo: mozzafiato è la vista che si gode verso il monte Pelmo, ma anche sulla valle del Boite fino a Cortina e sui monti dello Zoldano.
Fu proprio la posizione straordinariamente panoramica del Monte Rite a suggerire di realizzarvi una complessa struttura di fortificazioni militari: una batteria, una caserma con polveriera e magazzini, un osservatorio. Questi ambienti, ormai ridotti a ruderi, sono stati completamente recuperati in soli due anni, soprattutto grazie all'impegno della Regione Veneto. Attorno all´idea del museo, nata nel 1997, si è sviluppato un progetto dell'Università di Architettura di Venezia, per una realizzazione che ha richiesto una spesa di 4 milioni di euro, in parte coperta da contributi stanziati dall´Unione Europea.
Il Messner Mountain Museum Dolomites offre una testimonianza internazionale della cultura ma, soprattutto, dell´arte legata alle montagne: quadri, disegni, fotografie ma anche minerali e oggetti d'alpinismo. L´osservatorio, edificato realizzato ex novo su una struttura precedente, fatto di elementi metallici e vetro ad alta trasparenza, vuole riprodurre il cristallo della dolomia, con gli spigoli rivolti ciascuno verso una delle grandi vette dolomitiche circostanti. I vari fabbricati sono collegati fra loro sfruttando in parte i tunnel preesistenti, resi nuovamente agibili.
L’ MMM Ortles si trova all’ingresso del paese di Solda, ai piedi dell’Ortles, su un’area sotterranea di 300 metri quadrati, e vi viene illustrato il tema “ghiaccio e Ortles”. Attraverso presentazioni, ricordi storici e pezzi d’arte figurativa, Reinhold Messner racconta dei ghiacciai, del ghiaccio, del Polo Sud, del Polo Nord, degli uomini delle nevi e soprattutto delle grandi montagne di ghiaccio, ponendo l’Ortles simbolicamente al centro dell’esposizione. Il sito è ideale: il maso con gli yak, l’Ortles come più alta cima dell’Alto Adige che lo sovrasta, i ghiacciai praticamente ad un tiro di schioppo.
La vicina "FlohhäusIn" è un vecchio rifugio di scalatori a Solda che espone curiosità tratte su personaggi leggendari dell’alpinismo, allestite anche da Reinhold Messner. Attraverso la descrizione delle imprese di tredici figure leggendarie, tra cui lo Yogi Milarepa e lo stesso Reinhold Messner, viene narrata una storia dell'alpinismo in un'ottica diversa.
L’ultimo Messner Mountain Museum è dedicato ai popoli delle montagne. E’ allestito nel castello di Brunico situato sulla collina a sud della città in Val Pusteria e si chiama MMM Ripa - in lingua tibetana “ri” sta per montagna e “pa” per uomo, dunque uomo di montagna. Il Ripa è stato inaugurato nel mese di luglio 2011 ed è un museo interattivo, un luogo di scambio e di incontro tra culture diverse, tra la popolazione autoctona e i diversi popoli provenienti da altre montagne del mondo. Si possono visitare i nomadi delle montagne in una costruzione sotterranea partendo dalla descrizione della cultura del nomadismo, che in Tibet nel Medio Oriente e in Mongolia è ancora praticata. Reinhold Messner si definisce un “moderno seminomade”, condizione da cui è scaturita l’idea del MMM Ripa. Nelle cantine del castello si apre al visitatore il misterioso mondo degli abitanti delle montagne del continente africano e dell’Oceania: i Damara del massiccio montuoso del Brandberg in Namibia; i Masai dell’Africa orientale; i Tuareg delle montagne dell’Air; i Dani della Nuova Guinea. In una grotta è stato ricostruito l’arcaico mondo dell’età della pietra, come nel Wadi Rum in Giordania. Al primo piano l’esposizione è incentrata su quotidianità e cultura dei popoli caucasici, di quelli alpini come i Walser, delle genti degli Alti Tatra e dei Monti Rodopi. Il racconto prosegue al primo piano con gli Indios delle Ande, i Naga e Nepali dell’Himalaya, i Kalash e Kafir dell’Hindukush, gli Hunza e Balti del Karakorum, e ancora dalle regioni tra Himalaya e Transhimalaya i Mustangi, gli Sherpa e i Tibetani. Il secondo piano del castello è dedicato alle religioni delle terre montuose: il cristianesimo, nelle originali stanze dei principi vescovi, l’islam, l’induismo e il lamaismo. Altre stanze sono state dedicate alla cultura inca, all’architettura di montagna e alle armi di questi popoli. Al piano terra si accede al bistrot del museo, al cinema e agli spazi che accolgono le mostre temporanee annuali. Filmati e oggetti d’uso quotidiano rappresentano il singolo popolo di montagna.
Dopo questa full immersion nel mondo di Messner, si può davvero dire di conoscere meglio la montagna italiana!

Fabrizio Del Bimbo

A Fiesole il primo Osservatorio interdisciplinare del paesaggio


Tutela, utilizzo e sviluppo il 21 ottobre a Villa Peyron saranno i temi centrali di un convegno sul patrimonio territoriale, che sarà esaminato nell’ottica urbanistica, architettonica, giuridica, agricola, storica e delle arti. L'evento è stato presentato in anteprima alla stampa l'11 ottobre.

Una giornata di studi a Villa Peyron nel Bosco di Fontelucente a Vincigliata, presso Fiesole, per sancire l’atto fondativo del primo Osservatorio del Paesaggio, un laboratorio permanente di dialogo fra le moltissime discipline che guardano al territorio come risorsa, memoria e ispirazione, partendo dall’esemplare modello fiesolano dove convivono il tipico skyline toscano, che ha incantato i viaggiatori del Gran Tour sette-ottocentesco, e le coltivazioni rurali, insieme alle audaci ville improntate dalla Scuola fiorentina del Novecento alle architetture di Frank Lloyd Wright.

Ne parleranno il 21 ottobre insigni accademici delle Università di Firenze, Roma e Siena insieme a esperti dell’arte e della letteratura, in un simposio nazionale promosso dall’associazione Fiesole Futura con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, e il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e del Comune di Fiesole.

Fra i partecipanti al forum, docenti di progettazione e di urbanistica come Fabio Capanni – che ha la responsabilità scientifica del convegno e dell’Osservatorio – e Paolo Baldeschi, costituzionalisti e giuristi come Stefano Merlini, presidente dell’associazione promotrice, e Giuseppe Morbidelli, il presidente dell’Accademia dei Georgofili Franco Scaramuzzi con Carlo Sisi, già direttore della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e presidente del Museo Marino Marini, studiosi di letteratura come Attilio Brilli e Adele Dei, il direttore della Fondazione Michelucci Corrado Marcetti e lo storico Luigi Mascilli Migliorini.

Il convegno si pone l’obiettivo di sollevare snodi critici ed affrontare le tematiche che rappresenteranno i percorsi di lavoro dell’Osservatorio, per il quale si è costituito un apposito comitato scientifico e la cui unicità, rispetto agli osservatori stabiliti a livello locale come strumenti di pianificazione, sarà quello di muoversi in un’ottica internazionale spaziando in tutte le espressioni della conoscenza, formando gruppi di ricerca, istituendo borse di studio e premi, organizzando eventi espositivi e seminari, per fornire sollecitazioni e strumenti sia al legislatore che agli operatori e agli artisti, che da sempre si sono ispirati al paesaggio nella pittura come nella musica, nella scrittura e nella danza, per arrivare alla fotografia e al cinema.

Così, nella comune condivisione di un concetto di paesaggio da interpretare in chiave evolutiva, da risarcire da troppe aggressioni ma da non ingessare in un’anacronistica musealizzazione, venerdì 21 ottobre, introdotti dal curatore Fabio Capanni, oltre a spiegare le ragioni della nascita dell’Osservatorio (Merlini), gli esperti affronteranno temi come Gli strumenti giuridici per la tutela del paesaggio (Morbidelli), Gli osservatori del paesaggio nella Convenzione Europea, nel Piano di indirizzo regionale e nelle pratiche correnti (Baldeschi), approfondiranno il Pensiero di Giovanni Michelucci (Marcetti) e la Percezione del paesaggio nei viaggiatori del XIX secolo (Brilli), offriranno riflessioni su Costanza e magia dello stereotipo letterario fiesolano (Dei), Tradizione simbolica di Fiesole nella storiografia italiana (Mascilli Migliorini), Iconografia del paesaggio fiesolano (Sisi), per concludere con le Considerazioni sul paesaggio agrario (Scaramuzzi).

l convegno porteranno i loro saluti il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Michele Gremigni, l’assessore al Bilancio della Regione Toscana Riccardo Nencini, l’assessore alla Pianificazione e alla Programmazione Territoriale della Provincia di Firenze Marco Gamannossi e il Sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato.

La giornata di studi, aperta a tutti ma particolarmente rivolta ai cittadini, agli studenti e agli operatori delle discipline interessate, sarà anche l’occasione per scoprire un gioiello architettonico ed un luogo magico, con la più bella vista su Firenze, ancora poco conosciuto.

Fiesole, Villa Peyron – venerdì 21 ottobre 2011, dalle ore 9.30

Convegno FIESOLE OSSERVATORIO PER IL PAESAGGIO

Ingresso libero

info tel 329 5951180, fiesolefutura@virgilio.it

www.fiesolefutura.jimdo.com


Fabrizio Del Bimbo

lunedì 10 ottobre 2011

"Firenze giorno per giorno", l'ultima opera editoriale di Eugenio Giani


Il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze Eugenio Giani ha presentato alla stampa in anteprima il suo ultimo lavoro dedicato alla storia fiorentina:

"Firenze giorno per giorno"
Da Capodanno a San Silvestro, a ogni sfogliar di pagina, un evento, un personaggio, un ricordo. Uno straordinario almanacco, un ritratto inedito della città e dei fiorentini


In quale giorno del Medioevo nacque il comune di Firenze? Quando è stata posta la prima pietra di Palazzo Vecchio? Che data segnava il calendario quando i fiorentini hanno ammirato le Porte del Paradiso nuove di zecca, o quando Vittorio Emanuele II entrò in Firenze festante? Nessuno ricorda, c’è da scommetterci, il giorno e l’anno in cui Mozart si esibì al Poggio Imperiale o Verdi diresse la prima del Macbeth alla Pergola. E, anche più vicino a noi, le date della prima mostra al Parterre, del primo concerto del Maggio o della prima trasmissione di Radio Firenze. E quando la città ha esultato per il primo alloro dei Canottieri, la prima vittoria della Rari Nantes, il primo goal della Fiorentina?
Un giorno dopo l’altro, mese per mese, davanti ai nostri occhi si compone il mosaico della magnifica storia di Firenze, dagli albori ai giorni nostri. A ogni data un personaggio, un evento, un episodio di cronaca, una curiosità, un particolare inedito intessuti in un ricchissimo almanacco illustrato che, da un capo all’altro dell’anno, ci regala una Firenze come non l’abbiamo mai conosciuta.

Eugenio Giani /Empoli, 1959), è sposato e ha 2 figli. Ha legato oltre 20 anni della sua vita alle vicende politiche fiorentine.

Il volume sarà presentato al pubblico, con ingresso l ibero, all'Auditorium al Duomo, Via Cerretani, il girono 12 ottobre alle ore 21.

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 7 ottobre 2011

Grande pubblico per il rinnovato showroom Audi a Firenze



Un affollatissimo parterre ha presenxiato all'inaugurazione, il 6 ottobre, del rinnovato e modernissimo showroom Audi Firenze, in Via Pratese 135. L'evento è stato arricchito da una prestigiosa esposizione di scatti del celebre fotografo Massimo Sestini, che rimarranno visibili nello stesso showroom fino al 7 novembre prossimo."Al volo" è il titolo evocativo della mostra che raccoglier alcne tra le più belle immagini scattate dal fotoreporter di origine pratese, che è anche un assiduo e appassionato cliente Audi.
Scambiando qualche parola con Luca Bedin, Direttore Generale di Volkswagen Group Firenze, abbiamo appreso che l'investimento del gruppo è un messaggio alla città di Firenze e a tutti iclienti. Infatti, nonostante i notevoli problemi che affliggono il settore automobilistico, il gruppo VW continua a credere fermamente nell'automobile e nella valorizzazione dell'impresa e dei suoi collaboratori. Inoltre, il nuovissimo impianto fotovoltaico da 280 kW ospitato sul tetto dello stabile dimostra l'attenzione per l'ambiente. I 3 punti fondamentali sono quindi sportività, innovazione e sofisticatezza. Quindi soddisfazione e orgoglio hanno animato questo importante momento per Audi Firenze e per tutto il Gruppo VW, rappresentato durante la serata, dall'Amministatore Delegato Wolfgang Rasper, che ha voluto essere presente.

Nicoletta Curradi

giovedì 6 ottobre 2011

Leatherzone alla Fortezza da Basso di Firenze


Leatherzone nasce con la “santa” alleanza tra grandi imprese, piccole aziende, istituzioni e associazioni di categoria per sostenere la pelletteria di lusso, cuore economico della Firenze metropolitana. “Se non ora, quando?”.
Ufficializzata al Salone in corso alla Fortezza da Basso la “svolta” nelle strategie industriali asostegno del distretto circumfiorentino, ove si produce il 90% del pellettiero nazionale di alta gamma. Nasce un progetto di politica integrata che per la prima volta coinvolge tutti i soggetti della filiera, dalle imprese globalizzate alle microimprese, i comuni, gli istituti di formazione e le associazioni dei produttori. Confindustria: “Se non ora, quando?”. E il vicesindaco di Firenze “richiama” la Regione: “Più attenzione al settore”.
Che il settore, nonostante la crisi, sia vitale, lo dicono i numeri: con un + 30% nel primo semestre del 2011, il distretto pellettiero fiorentino e’ in vetta, pur con tutte le cautele del caso, alle graduatorie nazionali della crescita.
Ma quello messo a punto e annunciato a sorpresa oggi a Firenze, durante l’inaugurazione di Leatherzone, il salone dedicato alla tecnologia e alla ricerca per il comparto della pelletteria di lusso, e’ ben più di un passo avanti nelle strategie di sostegno a questa realta’ strategica per l’occupazione e l’economia del territorio.
Nei giorni 5.6.7. ottobre 2011
LEATHERZONE | SALONE DI TECNOLOGIA E RICERCA PER IL FUTURO DELLA PELLETTERIA E DELLA CALZATURA DI LUSSO | 2A EDIZIONE
Presso Firenze Fortezza da Basso
padiglione Cavaniglia e sale della Volta e degli Archi
Orario d’apertura
10:00-19:00 (5 e 6 ottobre) | 10:00-16:00 (7 ottobre)
www.leatherzone-fair.it | info@leatherzone-fair.it
Del Bimbo Fabrizio

martedì 4 ottobre 2011

Professione controller standard turistici

Vuoi un futuro nel mondo del turismo? Una nuova professione per te. Diventa ispettore per la verifica delle conformità agli Standard Qualitativi nelle strutture turistiche. A Roma, nell' Auditorium Comitato Italiano UNICEF il 19 e 20 Ottobre 2011 si svolgerà il primo corso formativo italiano propedeutico alla pre-selezione di supervisor e quality controller, avviato da HSQuality per la gestione, verifica e controllo delle conformita' agli Standard Qualitativi e per il miglioramento dei servizi, finalizzati alla soddisfazione della clientela delle strutture ricettive accreditate. Nell’occasione i partecipanti sosterranno un primo colloquio conoscitivo di pre-selezione, al quale seguira' una prova pratica di verifica e ispezione presso strutture ricettive del territorio di appartenenza. Studi ed esperienza nel settore turistico offriranno inoltre la possibilita' di ricoprire altri ruoli per la promozione e valorizzazione dei territori, a supporto delle strutture accreditate, nel contesto di un nuovo circuito turistico rivolto ai mercati esteri. Una nuova professione di alta qualificà professionale che si ripromettere di alzare sempre più gli standard qualitativi d'accoglienza delle nostre strutture turistiche. Per informazioni relative al corso: HSQ - High Standard Quality www.hsquality.org Segreteria organizzativa del corso c/o IRVEA - Corso Umberto I, 2 10121 Torino tel +39 011 19567218 fax +39 0743 77 86 08 Cell. +39 347 4913924 e-mail: segreteria@irvea.org

Dove va la ristorazione italiana?

Dove va la ristorazione italiana? Quali cambiamenti, se ci sono stati, hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni a tavola. E’ certo che la ristorazione italiana abbia subito dei cambiamenti negli ultimi dieci anni e chissà cosa succederà in quelli futuri... A questi ed altri quesiti proverà a trovare risposta, martedì 4 ottobre il convegno “2002-2011, Dieci anni di ristorazione in Italia”, promosso da Confesercenti e Camera di Commercio di Siena, Ebn e Fiepet. Dalle ore 15, nell’Auditorium Confesercenti di Viale Europa a Siena, le diverse categorie coinvolte dal tema (ristoratori, legislatori, osservatori del mercato del lavoro, consumatori, giornalisti, etc…) diranno la loro attraverso autorevoli voci del contesto locale, regionale e nazionale. Ai saluti di Fiepet e Amministrazione Provinciale seguirà la presentazione di un’indagine, condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze, sul cambiamento dell’offerta e dei consumi nel settore. Poi, tre sessioni di approfondimento: ”Cos’è cambiato intorno alla tavola” (con Cristina Scaletti, Assessore al Turismo Regione Toscana; Rosario Trefiletti, Presidente Nazionale Federconsumatori; Esmeralda Giampaoli, Presidente nazionale Fiepet; Giorgio Ambrosioni e e Antonio Vargiu, Presidente e Vice di EBN), “Ristorazione e innovazione, dai fornelli alla rete” (con Sonia Pallai, responsabile Turismo Confesercenti Siena; Stefania Pianigiani, autrice del blog “La finestra di Stefania”; Giampiero Cito, direttore creativo agenzia Milc, web designer MangiareaSiena.it) e infine “Il cuoco-stella, croce e delizia della tavola contemporanea”, che alternerà esperienze prestigiose della ristorazione dal Nord, Centro e Sud Italia: Anna Claudia Grossi, amministratore delegato del Ristorante Il Canto di Siena (inserito nei The World’s 50 Best Restaurants 2011) e le stelle Michelin Enzo De Prà (chef del Ristorante Dolada - Pieve D’Alpago), Sara Conforti (Il Vicario - Certaldo) e Teodosio Buongiorno (Già Sotto L’Arco – Brindisi). Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Siena e Franco Ceccuzzi, Sindaco di Siena porteranno una testimonianza sul tema “io e la tavola” come prologo alle prime due sessioni. L’occasione di una riflessione di lungo periodo su com’è cambiato il modo di mangiare fuori casa arriva in concomitanza con il decennale di Girogustando che dal 2002 mette in relazione cuochi senesi e colleghi provenienti dal resto d’Italia e vede fra i relatori una delle nostre redattrici esperte di gastronomia per eccellenza: Stefania Pianigiani che siamo ben felici ci rappresenti. Il convegno del 4 ottobre sarà aperto al pubblico, fino ad esaurimento posti. Per ulteriori informazioni scrivere a info@confesercenti.siena.it. Nadia Fondelli

sabato 1 ottobre 2011

Immagini del Mugello in mostra





Un’altra iniziativa dell’Assessorato al Turismo della Comunità Montana Mugello: nel mese di ottobre, grazie alla collaborazione del Photoclub Mugello e dei Gestori di Villa Pecori Giraldi, con il patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo si potrà visitare la particolare mostra “Immagini del Mugello: due secoli a confronto. Foto d’epoca e attuali”.
La mostra rimarrà aperta fino al 1 novembre e permetterà un confronto tra le foto dei primi del Novecento di Alinari e di altri maestri dell’arte fotografica con gli scatti attuali della medesima località, dello stesso monumento, dello stesso mestiere realizzati dal Photoclub Mugello.
In onore del Museo che ospita la mostra, una sezione sarà dedicata alla importante famiglia Chini e alla produzione ceramica dei primi del Novecento. Foto d’epoca relative alla gloriosa Manifattura Chini e soprattutto 8 meravigliosi pezzi ceramici esposti per la prima volta a Borgo San Lorenzo (grazie al prestito temporaneo della famiglia di Vieri Chini) risalenti ai primi anni del secolo scorso. Pezzi che furono immortalati da scatti per tavole di produzione o per cataloghi.
E poi ancora alcune tappe della meravigliosa storia degli apparecchi fotografici: dalle prime fotocamere sino all’era digitale ed una rassegna di volumi fotografici sul Mugello dagli anni sessanta ad oggi.
La mostra verrà inaugurata domenica 2 ottobre alle ore 17.00 nelle sale del Museo della Manifattura Chini in Villa Pecori Giraldi alla presenza dell’Assessore al Turismo della Comunità Montana e Sindaco del Comune di Barberino di Mugello, Carlo Zanieri, e del Sindaco del Comune di Borgo San Lorenzo, Giovanni Bettarini, con l’animazione di personaggi in abiti dei primi ‘900.


 Borgo San Lorenzo, Villa Pecori Giraldi/Museo della Manifattura Chini
Dal 2 ottobre al 1 novembre Aperta dal giovedì alla domenica e festivi ore 9-13; 15 -19
Ingresso: € 3,00 (incluso biglietto museale) - Ingresso gratuito per i gruppi scolastici.
Visite guidate sabato e domenica 10,30 e 16,30
Info: 05584527186 - 0558456230 www.mugellotoscana.it

Nicoletta Curradi

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