venerdì 29 aprile 2011

Africa, un futuro comune: un convegno a Palazzo Medici Riccardi


“AFRICA – VISIONI DI UN FUTURO COMUNE”

A Palazzo Medici prosegue il ciclo d’incontri dedicato al continente africano. L’Africa odierna e i progetti toscani di cooperazione decentrata al centro della conferenza internazionale promossa dalla Provincia di Firenze


Il difficile cammino della democrazia, la lotta alla povertà, lo sfruttamento delle risorse naturali, le malattie, la fame e la sete, il ruolo assunto nel nuovo scacchiere dell’economia mondiale, ma anche la solidarietà, la crescita delle istituzioni e il sostegno della comunità internazionale allo sviluppo del continente africano, anche e soprattutto attraverso le attività di cooperazione decentrata. Attorno a questi grandi temi si è sviluppata oggi a Palazzo Medici Riccardi la conferenza “Africa – Visioni di un futuro comune”, organizzata dalla Provincia di Firenze con i patrocini di Regione Toscana, Anci Toscana, Upi Toscana, Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, Aiccre e UNDP-Art.
La conferenza, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni toscane e africane, tra i quali il Presidente della regione di Thiés (Senegal), docenti universitari, operatori dell’associazionismo e di ONG, diplomatici ed esperti di vario tipo, si è articolata in due sessioni. Nella prima parte, intitolata “L’Africa 50 anni dopo”, si è tentato di restituire una panoramica su cosa sia oggi l’Africa a distanza di mezzo secolo dal biennio 1960-61, che ha segnato il raggiungimento dell’indipendenza per la maggioranza dei Paesi del continente. La seconda sessione, “Quale cooperazione con l’Africa?”, ha mostrato i punti di forza e di debolezza del sistema toscano della cooperazione decentrata, indicando le strategie d’intervento e illustrando attività realizzate e altre in via di attuazione. Tra queste, il progetto che prevede la costruzione di un reparto maternità all’ospedale di Thiés, in Senegal.
“Riportare l’attenzione su questo enorme continente, troppo spesso descritto attraverso banalizzazioni e stereotipi; rilanciare le attività di cooperazione decentrata, in particolare da parte degli enti locali; condividere una riflessione su come il nostro modello di cooperazione, con la pluralità e la vitalità dei suoi soggetti, opera in Africa. Queste – fanno sapere dalla Provincia di Firenze – sono le ragioni che ci hanno spinto a dedicare all’Africa questa giornata e le altre iniziative che abbiamo organizzato da qui al 22 maggio. Un calendario di incontri che fin dal titolo mette in luce la profonda vicinanza che ci unisce all’Africa, come a tutti i Paesi in via di sviluppo e i luoghi in cui si lotta per l’affermazione dei diritti, della democrazia e di società dove si lavori per abbattere le disuguaglianze”.
“La sfida prima di essere politica e sociale, dev’essere culturale - commenta il missionario Don Giulio Albanese – perchè l’Africa non è povera semmai impoverita, non chiede aiuto ma invoca giustizia”. “Bisogna andare al di là dell’approccio paternalistico che ci fa considerare il rapporto con l’Africa solo come beneficenza. Cooperazione internazionale vuol dire dare e ricevere ed è su questo che deve basarsi una politica unitaria sul Mediterraneo”.
La conferenza fa parte di un calendario di iniziative dedicate al continente africano, inaugurato lo scorso 18 aprile nella sede della Provincia con la costituzione dell’associazione Euro African Partnership, che si concluderà con 4 appuntamenti tematici all’interno della rassegna Terra Futura (Fortezza da Basso, 20-22 maggio), passando da Empoli (4 maggio), Calenzano (13 maggio) e Pontassieve (19 maggio).
Il ciclo di iniziative “Africa – Visioni di un futuro comune” è realizzato insieme a Movimento Shalom, Arci Toscana e Arci Firenze, Caritas Firenze, Missionari Comboniani, Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, Testimonianze e Water Right Foundation, grazie al contributo di Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Toscana Energia, Mukki Latte, Banca Etica, Banca di credito cooperativo di Cambiano, Banca di credito cooperativo del Chianti fiorentino e Monteriggioni, QUI Foundation e Cooperativa Agricola di Legnaia. Hanno aderito i Comuni di: Bagno a Ripoli; Barberino di Mugello; Barberino Val d’Elsa; Borgo San Lorenzo; Calenzano; Campi Bisenzio; i Comuni del Circondario Empolese-Valdelsa; Dicomano; Fiesole; Firenze; Greve in Chianti; Incisa; Lastra a Signa; Marradi; Palazzuolo sul Senio; San Casciano Val di Pesa; San Piero a Sieve; Scandicci; Scarperia; Sesto Fiorentino; Signa; Tavarnelle Val di Pesa; Unione dei Comuni del Valdarno-Val di Sieve; Vaglia.


Fabrizio Del Bimbo

Torna il 30 aprile la Mostra dell'Artigianato a Firenze



Dal 30 aprile all'8 maggio 2011 nei suggestivi spazi espositivi della Fortezza da Basso torna l'appuntamento con ART - Mostra Mercato Internazionale dell'Artigianato, giunta alla 75^ edizione.
Nove giorni interi per valorizzare e commercializzare le culture innovative e le produzioni tradizionali a cui si legano i diversi comparti artigiani nell'ottica di un proficuo incontro e scambio fra il made in Italy (con la sua innata creatività e originalità) e la multiculturalità. A Firenze, capitale per antonomasia, dell'arte e della raffinata e secolare esperienza del 'fatto a mano'.
La mostra sarà aperta al pubblico con il seguente orario: tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 23,00 (ultimo giorno: chiusura alle ore 20,00).
Una serie di iniziative collaterali, workshop e convegni, promossi ed organizzati in collaborazione con Artex e le principali associazioni di categoria, con la partecipazione di opinion leader e personalità di spicco del comparto artigiano, affiancheranno la kermesse commerciale con il fine di rafforzare il ruolo di ART quale osservatorio annuale permanente di riferimento per il mondo dell'artigianato e test di mercato unico per il prodotto esposto.

Identico il format delle edizioni passate che prevede la suddivisione in sei grandi aree tematiche: TERRITORI - SCENE D'INTERNI - IL GUSTO - SCENARI DAL MONDO - SCENARI DI MODA & PREZIOSI - VISIONI, nelle quali gli espositori potranno presentarsi sulla base delle specifiche caratteristiche merceologiche dei loro prodotti a coprire l'intero mondo artigiano, colto nel suo costante cambiamento ed innovazione.

Un'occasione da non perdere dunque come punto di incontro fra produttori e consumatori: artigiani, piccole e medie aziende, interior designer, arredatori, architetti, titolari di negozi e gallerie specializzate. Questo e altro ancora è ART, lo storico salone internazionale dell'artigianato di Firenze, che da sempre premia la creatività, l'estro e l'abilità manuale di tanti maestri artigiani, suscitando intorno, sempre e comunque, nuove emozioni e desiderio di bellezza.

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 28 aprile 2011

Aria nuova a Firenze per la griffe Marina Rinaldi


Il 27 aprile Marina Rinaldi ha risperto i battenti del suo store di via Panzani 1 nel capoluogo toscano, rinnovato con un nuovo concept. Per l’evento inaugurale era in programma un particolare "tribute to Florence".


13 donne dell’aristocrazia, dell’imprenditoria e delle istituzioni governative saranno infatti fotografate dal ritrattista Lorenzo Poccianti.


Il giorno successivo l’opening gli scatti sono stati esposti al Teatro Comunale durante la prima del Maggio Musicale Fiorentino - con in programma l’Aida diretta dal maestro Zubin Mehta, che vedrà il debutto come regista d'opera di Ferzan Ozpetek - di cui Marina Rinaldi è co-sponsor.
Una cena di gala allestita al Piccolo Teatro con 300 invitati, ha concluso la serata.


Fabrizio Del Bimbo

Co2 Neutral


ENEL E JOVANOTTI ANCORA INSIEME PER UN TOUR “CO2 NEUTRAL”. A FIRENZE ARRIVA “ORA IN TOUR LORENZO LIVE 2011”
Dopo il successo del SAFARI TOUR 2008 Enel rinnova la sua collaborazione con Jovanotti nel nuovo progetto “Ora in Tour Lorenzo Live 2011 – Musica CO2 Neutral”: un ciclo di concerti in programma in tutta Italia da aprile a dicembre le cui emissioni saranno neutralizzate grazie a un programma di riforestazione e di sviluppo in Camerun realizzato da Enel.
Ogni spettatore potrà contribuire a compensare le emissioni di CO2 prodotte dal Tour vincendo, attraverso un contest online, uno dei 12 mila nuovi alberi che verranno piantati da Enel nel villaggio di Mankim e che prenderanno il nome del vincitore.
Enel e Jovanotti ancora insieme con un progetto a favore dell’ambiente. Dopo il grande successo di Safari Tour del 2008, parte “Ora” in Tour Lorenzo Live 2011, la nuova avventura musicale dell’artista toscano le cui emissioni di Co2 saranno neutralizzate grazie a Enel.
Pr compensare 6.000 tonnellate di CO2 prodotte dal tour di Jovanotti, Enel pianterà 12.000 nuovi alberi nel villaggio di Mankim, un’area del Camerun che sta subendo un degrado ambientale a causa del taglio illegale e selvaggio di legname. La riforestazione sarà realizzata creando sistemi produttivi in grado di migliorare le condizioni socio-economiche delle popolazioni locali e sviluppare la micro imprenditorialità locale. Tra le iniziative la formazione su pratiche forestali e prodotti agricoli e il coinvolgimento nelle lavorazioni agricole e dei vivai. Il progetto sarà realizzato da Enel con il supporto di Treedom, società attiva nel mercato delle riduzioni volontarie di carbonio, nell’ambito del progetto S.A.F.E. (Sustainable Agroforestry Ecosystem).
Gli spettatori saranno direttamente protagonisti del progetto, attraverso un’iniziativa web su www.enel.it. I 12.000 alberi piantati in Camerun saranno assegnati agli utenti - attraverso un contest lanciato direttamente dal sito www.enel.it/Jovanotti - che così contribuiranno a compensare le emissioni di CO2 del tour. Dal sito si potrà partecipare ad un’estrazione, che permetterà di avere l’assegnazione di un albero, a cui poter dare un nome e di cui si seguirà tutta la fase della piantumazione, direttamente su Google Map. Tutto l’evento sarà possibile seguirlo anche dai profili social network di Enel Sharing, Facebook, Twitter e YouTube.
“Ora In Tour Lorenzo Live 2011 – Energia in movimento a emissioni zero” è quindi un impegno tangibile e concreto di Enel e Jovanotti alla lotta al cambiamento climatico. Un modo originale di fare musica senza dimenticare l’importanza del rispetto per l’ambiente e per la natura promuovendo inoltre la crescita socio-economico nei paesi in via di sviluppo.
Del Bimbo Fabrizio

Le parole Altre, uno spettacolo benefico alla Pergola di Firenze in memoria di Tiziano Terzani


Le parole Altre. Il lungo viaggio di Tiziano Terzani
lunedì 02/05/2011 20:45
Teatro della Pergola - Firenze

Angela Terzani Staude - moglie di Tiziano, da tempo vicina a FILE - e il chitarrista e compositore Francesco Bruno con il suo Ensemble, composto da Enzo Pietropaoli, Pierpaolo Principato, Marcello Di Leonardo, Iginio De Luca, daranno vita ad un'opera multimediale che ripercorre, come in un sogno, una carriera di successo che è venuta sempre più a coincidere sia con un percorso esistenziale che con una rilettura dei grandi avvenimenti storici vissuti in Occidente ma soprattutto nell'Estremo Oriente.

Questo tra narrazione, video artistici e composizioni musicali che spaziano attraverso le molteplici espressioni del jazz moderno contaminato creativamente con la musica etnica. L'opera conduce attraverso i luoghi, i suoni e la storia dei popoli incontrati da Terzani in trent'anni di professione. Africa, Siberia, Cina, Vietnam, America Latina, India, Stati Uniti fino ad Orsigna - il luogo dove ha vissuto l'ultimo periodo della sua vita. Grazie all'iniziativa e alla generosità di Angela e dei musicisti che lavorano con Lei, l'incasso delle due serate sarà devoluto a FILE, ente no profit che opera su Firenze nell'ambito delle Cure Palliative, offrendo ai malati oncologici e alle loro famiglie assistenza qualificata e gratuita medico-infermieristica e psicologica.

Lo spettacolo, che nel 2009 e nel 2010 ha avuto grande successo all'Auditorium di Roma e nelle successive repliche, nonché grandi riscontri con la pubblicazione del cofanetto multimediale edito dal gruppo L'Espresso - La Repubblica, segue su Firenze l'uscita del film «La fine è il mio inizio», tratto dall'omonimo libro di Terzani, con regia di Jo Baier, con Bruno Ganz nei panni di Tiziano ed Elio Germano nei panni di suo figlio Folco, in un dialogo serrato tra padre e figlio e in un viaggio della memoria e del ricordo.

L'iniziativa è stata presentata all'Auditorium de La Nazione il 27 aprile scorso.

Fabrizio Del Bimbo

Obiettivo raggiunto per Volkswagen Group Firenze


La chiusura del bilancio 2010 è risultato con un bilancio in attivo e
importanti investimenti sono previsti anche per il 2011 Volkswagen Group Firenze S.p.A. ha archiviato il 2010 con il bilancio in attivo, raggiungendo quindi l’obiettivo prefissato quattro anni fa, alla nascita della Società.
Nell’esercizio scorso, la filiale di Volkswagen Group Italia ha venduto 11.389
autoveicoli, tra nuovi e usati, pari a un +18,4% rispetto al 2009 (9.618).
Le immatricolazioni di auto nuove nel 2010 sono state 7.381; di queste, 4.064 erano
Volkswagen, 2.226 Audi, 575 Škoda, 321 SEAT e 195 Veicoli Commerciali
Volkswagen. Anche il settore Usato ha fatto segnare un incremento, con oltre 4 mila veicoli venduti. I ricavi netti dell’Azienda toscana sono, a loro volta, in crescita: i 190,3 milioni di Euro registrati nel 2009 sono saliti a 225,3 milioni di Euro nel 2010, con un aumento del 18,4% e con un utile di esercizio (dopo le imposte) di 196 mila Euro.
Anche nel 2011 Volkswagen Group Firenze S.p.A. proseguirà con i propri piani di
sviluppo.
Il primo passo sarà il completo rinnovamento dello showroom Audi, che avverrà entro
la fine del mese di agosto e senza alcuna sospensione delle attività commerciali. Il
secondo, altrettanto importante, sarà dedicato al risparmio energetico e alla tutela
dell’ambiente.
Tra qualche settimana, infatti, sul tetto della sede di Audi Firenze - che comprende,
oltre alla Direzione dell’Azienda e al salone di vendita, anche il reparto assistenza, il magazzino centrale ricambi e il reparto consegne vetture nuove - sarà portata a termine l’installazione di un impianto fotovoltaico da 280 kW, che consentirà una produzione annuale di circa 300 mila kW/h.
Volkswagen Group Firenze - che conta 180 dipendenti distribuiti in 8 sedi operative (2 Volkswagen, 2 Audi, 2 SEAT e Škoda, una per l’Usato e un grande Centro Logistico) -
anche nel 2010 si è fortemente impegnata in numerose iniziative sociali, culturali e di solidarietà, che le hanno permesso di aumentare notevolmente la propria visibilità sul territorio. Tra queste, il supporto all’Ospedale Pediatrico Meyer, quello verso i ragazzi disabili dell’Associazione Sipario, l’appoggio alla Fondazione Galli, vari progetti culturali in collaborazione con amministrazioni pubbliche e l’adesione come Socio Fondatore all’Associazione Partners Palazzo Strozzi.
Del Bimbo Fabrizio

sabato 23 aprile 2011

Tarik Berber, Anatomia di un lupo alla Galleria ARIA di Firenze


Fino al 4 giugno prossimo è possibile visitare alla ARIA ART GALLERY di Borgo SS.Aposoli 40/r a Firenze la mostra "Anatomia di un lupo" dell'artista bosniaco Tarik Berber.

“Sono dunque delle donne. Anzi, delle ragazze. Berber dipinge con luce artificiale, per questo segue quella interiore. Da ragazzini strizzavamo gli occhi e li riaprivamo di colpo. Tra le bolle di luce rimanevano impresse le macchie. Anche Balzac lo sostiene: in pittura la linea non esiste, esiste solo la luce sui corpi. Così, Berber, ingrandisce la donna: è lei l’origine del mondo, della vita, l’estasi e il peccato originale. Eva, così come appare ad Adamo: un’epifania di sensi. Emergono queste ragazze-fanciulle dalle oscurità interiori dell’artista, dai profondi abissi emotivi che lo portano all’ispirazione. Emergono potenti, concentrai, distanti, questi mezzi busti e volti di ragazze-fanciulle senza pace...".
Giambaccio 2011

Il ritratto in pittura porta con sé uno spessore semantico, psicologico e introspettivo, la mano del pittore è in grado di interpretare e di penetrare i meandri della psiche umana. I modelli in posa perdono per un attimo la forma prestabilita, per abbandonarsi a quel momento di distrazione che fa emergere il lato più veritiero della loro personalità. Tarik Berber attende pazientemente quel luogo di apparizione, per trasferirlo sulla tela. Il ritratto talora si abbandona all’erotismo, catturando e proiettando una sensualità che i soggetti femminili facilmente ispirano. Ecco allora che gli istinti primordiali emergono, su scenari notturni che lasciano spazio a ferine anatomie. È nello sguardo però che tutto si risolve e si complica, rendendo più enigmatiche e accattivanti quelle pennellate.
Nel 2007 Tarik Berber inizia a riprodurre su tela parte del suo immaginario erotico, con “Clitodee”, una serie di ritratti femminili a olio e tecniche miste. Nel 2009 il pittore si concentra su "Tettine” e “Erotica Magnifica”, quadri esposti prima nel centro culturale Ex-Marmi a Pietrasanta durante una doppia personale insieme allo scultore Lorenzo Vignoli, e successivamente, da dicembre 2010 a febbraio 2011, presso il MACI, Museo di Arte Contemporanea d'Isernia, mostra a cura di Luca Beatrice. Nel 2011 il viaggio tra sensualità e sessualità femminile di Tarik Berber raggiunge un nuovo risultato, una serie di tele dal titolo Anatomia Di Un Lupo ovvero Epiphany (Rapidi ingranaggi delle fantasie erotiche) presentate in anteprima in occasione di questa mostra presso Aria art gallery.

Fabrizio Del Bimbo

Il cartoon aiuta a crescere


Il ruolo dei genitori e degli addetti ai lavori?: E’ preferibile un sano giudizio critico, anziché censurare. Queste tra le considerazioni condivise dai partecipanti della tavola rotonda tenutasi oggi a Roma nella prestigiosa sede dell’Associazione Nazionale fra Le Banche Popolari e organizzato dal Fiuggi Family Festival. L’ormai tradizionale seminario di aprile che prelude il Fiuggi Family Festival di luglio era appunto dedicato a ‘La Famiglia nei cartoni tv’.
Tra gli altri relatori anche Mussi Bollini (Rai Tre e nuovo direttore artistico del Family Festival di Fiuggi); il presidente del Festival, Antonella Bevere Astrei; Roberto Genovesi, direttore di ‘Cartoons on the Bay’; Cecilia Padula, direttore dei contenuti dei canali Turner Italia (Cartoon Network, Boomerang e Boing TV); Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari; Ivano Baldassarre, psicologo, coautore della serie cartoon ‘Ondino’; e i principali rappresentanti delle associazioni familiari aderenti al Forum, Moige e Far Famiglia.
I convenuti si sono interrogati e confrontati su domande come ‘Quanto i cartoni riflettono comportamenti e che potere hanno di influenzarli?’, ‘Come è cambiata negli anni la Famiglia nei cartoni tv?’, ma anche ‘Quali i messaggi che emergono nelle storie dei fumetti e dei cartoni?’.
Moderatore dell’incontro, il giornalista e il vicedirettore artistico del festival, Giuseppe Romano: “Viviamo in un contesto in cui spesso i genitori sono in difficoltà davanti a quello che i figli fruiscono – dice nel suo intervento introduttivo - Bisogna arrivare prima o poi alla definizione di cosa è adatto o no ad un bambino”.
Roberto Genovesi, direttore di Cartoons on The Bay, storica manifestazione di RaiTrade ‘gemellata’ con il Family Festival, è dell’opinione che “Le abitudini dei bambini sono cambiate. La tv non è più il loro medium di riferimento primario, e gli orari in cui guardano la tv non sono i classici ma si rivolgono sempre di più verso i nuovi media. E’ un target in movimento che dobbiamo inseguire”.
Sull’interrogativo se i cartoni si sostituiscono ai genitori, Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, non ha dubbi: “Non deve essere così. Anche perché i genitori devono creare un strategia di condivisione con i figli, affiancandoli e lavorando assieme sui contenuti”. E ancora: E’ una svolta la tv digitale? Tutela i piccoli? “No, complica la vita – è dell’avviso Belletti - perché non c’è più una fascia oraria specifica e dei controlli delimitati. Ora la proposta per bambini è 24 ore su 24 e c’è anche internet! Bisogna accompagnare le famiglie, è una sfida in più. Non bisogna avere paura dei cartoni – conclude Belletti nel suo intervento- questo è uno degli obiettivi del Fiuggi Family Festival, i cartoni sono occasioni per veicolare messaggi e spiegare ai figli. Ma, oggi più che mai, i primi ad essere in gioco sono i genitori”
Tra le nuove produzione della Turner Italia, Cecilia Padula ha ricordato la serie animata ‘Lo straordinario mondo di Gumball’. “La Turner è erede di cartoons tradizionali come I Flinstones, a tema famiglia, oggi proposti in produzione europea. Come ad esempio Gumball – sottolinea Padula- l’intento è far divertire bambini e genitori anche se non è un prodotto destinato agli adulti, ma in grado comunque di parlare anche ai più grandi. Lo straordinario mondo di Gumball sarà trasmesso dalla Turner sulla piattaforma Cartoon Network. La proposta della Turner per i più piccoli e con le stesse caratteristiche è anche sul canale tematico Boomerang (tra gli altri Tom & Jerry, Garfield, Scooby Doo e la Pantera Rosa), cartoni anch’essi che puntano direttamente alla condivisione e alla tranquillità-intrattenimento tra genitori e figli.”
La rappresentante dl Moige, Elisabetta Scala, ha ricordato tra l’altro che anche quest’anno verrà presentato al Family Festiva I “Un anno di zapping”, una guida critica all’utilizzo della tv che aiuti i genitori ad educare i figli e ad autoeducarsi.
La consueta tavola rotonda annuale del Family Festival nasce dal “sogno di stabilire un nuovo patto di responsabilità fra gli operatori della comunicazione e le famiglie italiane – ha ribadito il presidente del festival, Antonella Bevere Astrei- al fine di rendere più adulta e responsabile la programmazione televisiva rivolta al mondo dei bambini e delle loro famiglie”.
Del Bimbo Fabrizio

giovedì 21 aprile 2011

Una campagna contro la filariosi a Firenze



Trecento kit di profilassi contro la filariosi per il canile di Firenze. E' quanto prevede il programma Shelton che ha la finalita' di estendere la prevenzione contro questa malattia che colpisce i cani. Se ne è parlato in una conferenza stampa in Palazzo Vecchio il 20 aprile scorso.
La filariosi e' una malattia parassitaria trasmessa da un cane ammalato a un cane sano attraverso la puntura di una zanzara. Questa malattia, se non diagnosticata in tempo, puo' provocare conseguenze di diversa natura e gravita', che possono compromettere le regolari funzioni cardiorespiratorie e portare, in casi estremi, alla morte. Prevenire in modo efficace e sicuro questa grave parassitosi e' facile e immediato: basta chiedere consiglio a un veterinario o visitare il sito wwww.filariosi.eu.

Nel 2011 Elanco - attraverso la divisione Animal Health nata con l'obiettivo di sviluppare soluzioni per migliorare la salute e il benessere degli animali da compagnia - fornira' a migliaia di veterinari, la profilassi contro la filariosi cui sono esposti 4 dei 6 milioni di cani che vivono in aree a rischio. Per quanto riguarda Firenze i cani presenti in citta' sono 28.195; 330 sono stati i cani recuperati dal servizio accalappiacani e di questi 269 restituiti e 25 adottati.

''E' un dovere per le istituzioni - ha spiegato l'assessore all'ambiente Stefania Saccardi - accogliere iniziative come queste e quindi voglio ringraziare Elanco per questa campagna di profilassi, che si muove su un tema molto importante per chi ha animali da compagnia. La filariosi rappresenta un problema importante soprattutto d'ora in poi quando la presenza di zanzare e' particolarmente

Nicoletta Curradi

mercoledì 20 aprile 2011

La via del latte


Oggi è diventato realtà: il progetto de “la Via del Latte” ha visto il compimento questa mattina a Borgo San Lorenzo quando il presidente della Centrale del Latte Lorenzo Marchionni e il sindaco borghigiano Giovanni Bettarini hanno scoperto il primo cartello indicativo del percorso.
La Via del Latte è il percorso che riunisce le ventinove stalle che si
trovano nei comuni di Borgo San Lorenzo, Scarperia, Firenzuola, Vicchio,
Barberino del Mugello e San Piero a Sieve dove si produce il latte che poi
diventa la “Selezione Mugello” e il “Podere Centrale” della Mukki. Un
itinerario attraverso il Mugello per scoprire non solo le stalle ma anche i
luoghi di interesse paesaggistico, culturale, artigianale e gastronomico
del territorio.
Da oggi, in tutti e sei i comuni inizia la collocazione di circa trecento
cartelli, realizzati e collocati con le specifiche di quelli stradali, con
le indicazioni per raggiungere i luoghi di interesse suggeriti a chi
percorre la Via del Latte: come chiese, castelli e musei, oltre chiaramente
alle stalle dove si produce il latte. All’ingresso di quest’ultime invece
sono stati posti dei grandi cartelli in legno massiccio con incisa la
grande “M” logo inconfondibile di Mukki.
La Via del Latte si propone come un marchio identificativo di un territorio
che si qualifica anche con la produzione del latte, con le sue stalle che
rappresentano un presidio di valori, di tradizioni e cultura, oltre che di
insostituibile tutela del paesaggio e dell’economia locale.
Si tratta di un’importante operazione di marketing territoriale con cui
Mukki e i comuni del Mugello hanno creato un nuovo marchio che potrà essere
utilizzato non solo dall’azienda per identificare i propri prodotti con
quel territorio, ma che potrà servire al territorio stesso per richiamare
al pubblico i valori che lo contraddistinguono.
La Via del Latte rappresenta così un’importante operazione di marketing
territoriale che potrà dare enormi benefici a entrambe le realtà coinvolte
e che potrà offrire ai cittadini un’occasione unica per conoscere una delle
aree più belle della Toscana.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 19 aprile 2011

Villa Le Piazzole, un paradiso a due passi da Firenze




Una menzione speciale del Best of Wine Tourism 2011 per la categoria Ricettività è stata assegnata a Villa Le Piazzole, un piccolo angolo di paradiso a ridosso del cuore antico di Firenze, in cui il tempo sembra essersi fermato. La motivazione addotta recita: per il pregio architettonico dell'edificio che propone l'ospitalità in locali molto curati e ristrutturati nel rispetto delle loro funzioni originarie, abbinandola alle attività di una piccola azienda agricola, dove poter toccare con mano l'evoluzione del processo produttivo, con il vantaggio di essere collocata sulle colline di Firenze, non lontano dal centro.
Visitando di persona questo gioiello architettonico e naturale si può verificare la bellezza del luogo, in cui i vigneti sono curati con meticolosità quasi maniacale..
La vigna è emozione, una sfida che parte da lontano e che ci vede proiettati nel futuro, nel tentativo di fare sempre meglio e di riuscire a produrre vini con una personalità vera, intensa, estrema e mai banale. La produzione di poche bottiglie consente una distribuzione attenta, con un costante coinvolgimento personale, perché per noi il vino è una diretta estensione della personalità del terreno, dell'uva, della storia.Villa Le Piazzole è una storica dimora della nobile famiglia fiorentina degli Acciaioli, che risale al XV secolo ed è costruita attorno ad una più antica torre medievale. Qui la storia ha fatto tutto il suo corso, come testimoniato ancora dall'imponente struttura dell'edificio centrale e delle sue dependance, dallo splendido giardino all'italiana ornato di statue e dai numerosi documenti bibliografici che raccontano la storia di questi luoghi e del complesso di Villa Le Piazzole
La Villa ha conservato intatto l'aspetto del rifacimento secentesco che la rende fra le più interessanti testimonianze dell'architettura di quell'epoca.
Posta sul bivio con la via San Matteo in Arcetri, con la facciata nuda su cui si apre il portone di pietra che contrasta col fronte barocco della cappella, costituisce un classico esempio di Casa da Signore.
Sul portone, un leone rampante in pietra ricorda gli Acciaioli, antichi possessori e sotto, l'arma dei Del Riccio che conferirono alla villa l'aspetto che tutt'ora conserva.
Fino al 1474, rimase in proprietà degli Acciaioli come testimonia il passaggio di proprietà, sotto la stessa data ai Grazzini di Staggia. Nel seicento passò agli Artini e, sempre nello stesso secolo, ai Ricci ed infine ai Del Riccio che la possedettero per molti anni e le diedero l'aspetto attuale.
Tre sono i vini prodotti, che raccontano in maniera molto diversa una forte passione..
Un rosso, Villa Le Piazzole, frutto di Sangiovese, con il supporto di Cabernet Sauvignon e Merlot, per un mix di ricchezza, eleganza, persistenza e complessità lontani dalle mode e dalle omologazioni di stile.
Un austero bianco, Il Giardino de Le Piazzole, di Chardonnay, Pinot Bianco, Grechetto, dalla personalità fortissima e dalle immense doti di invecchiamento.
Una vendemmia tardiva, Giulio II, di Trebbiano e Malvasia che racconta la voglia di osare, di fuggire dalla banalità, cercando sempre nuove strade
Nel suo Resort Villa Le Piazzole fornisce i servizi di un lussuoso albergo con la discrezione e la cortesia di una casa privata, fra splendide colline, vicino alle bellezze di Firenze. L'ambiente ha mantenuto la freschezza e la riservatezza della "casa da Signore" cinquecentesca, con ampie camere e grandi spazi esterni, fra vigneti ed oliveti.
Ampi e signorili appartamenti sono dotati dei migliori comfort e servizi. Le strette strade collinari che separano Villa Le Piazzole dal centro della città garantiscono i benefici della qualità dell'aria e una quiete d'altri tempi.
A disposizione degli ospiti una piscina riscaldata da aprile a tutto ottobre, circondata da un ampio giardino con un antico gazebo in cui poter sorseggiare piacevoli aperitivi con vista sul bellissimo Monastero della Certosa, che fu fatta costruire proprio dalla famiglia Acciaioli.
Un'oasi verde e silenziosa, vicinissima alla città. Durante le passeggiate negli oliveti e nelle vigne della proprietà, è possibile incontrare lepri e fagiani, ormai abituati all'amichevole presenza dell'uomo.
Per informazioni: www.villalepiazzole.it

Nicoletta Curradi

lunedì 18 aprile 2011

Asta da Pandolfini il 19 e 20 aprile


Asta
Firenze, Palazzo Ramirez-Montalvo

MartedÏ 19 aprile 2011
MOBILI, ARREDI ED OGGETTI D’ARTE

MercoledÏ 20 aprile 2011
DIPINTI ANTICHI

Esposizione
da venerdÏ 15 a lunedÏ 18 aprile - orario 10,00 – 13,00 / 14,00 – 19,00



La Casa d’Aste Pandolfini inaugura la sua sessione primaverile con il consueto appuntamento con l’antiquariato. Nella sede di palazzo Ramirez Montalvo, in Borgo degli Albizi a Firenze, si terranno due giorni di vendita: il 19 aprile andranno all’incanto Arredi, mobili ed oggetti d’arte, il 20 aprile i Dipinti antichi.


Arredi, mobili ed oggetti d’arte

Tra i mobili spicca una coppia di cassettoni, Italia centrale, della fine del secolo XVII. In noce ed olivo intarsiato e filettato, hanno il piano rettangolare e tre cassetti frontali, le gambe mosse e sono decorati con formelle lobate sagomate ad intarsio (stima 10.000 - 15.000 euro). Notevole anche una Grande console piemontese della met‡ del secolo XVIII. In legno intagliato e dorato, col piano rettangolare listrato in marmo giallo di Siena, ha la fascia intagliata a dentelli e motivi vegetali, teste di leoni angolari e alte gambe intagliate, decorate con cesti di foglie di acanto, teste di ariete e festoni (stima 6.000 - 8.000 euro). Si segnala poi un Trumeau-bureau, di provenienza veneta della seconda met‡ del secolo XVIII. In radica di noce, il mobile ha la cimasa a volute contrapposte, due sportelli sagomati a specchio, uno sportello a ribalta, lo scarabattolo con cassetti, vano a giorno e segreto, la base modanata e piedi a mensola (stima 10.000 - 15.000 euro). Infine troviamo uno splendido Servito da caffË, Napoli met‡ secolo XIX, in porcellana bianco-oro, decorato con scene pastorali e composto da ventisette pezzi (stima 3.400 - 3.800 euro).


Dipinti antichi

Tra i dipinti, bellissima una Coppia di paesaggi di scuola francese, olii su tela della fine del XVIII secolo (stima 50.000 – 70.000 euro). Segnaliamo poi un olio su tavola raffigurante la Visitazione, attribuito a Antonio Bazzi, detto il Sodoma, (stima 20-30.000 euro) e una Madonna del Rosario di pittore tardomanierista fiorentino. Risalente alla fine del XVI secolo, l’olio su tavola Ë racchiuso in un’antica cornice in pastiglia, sulla quale si legge l’iscrizione in latino purpureas premete rosas flores q. marte vivobis fructum prebeas illa sum (stima 20-12.000 euro). Da notare poi due nature morte attribuite al bolognese Candido Vitali, entrambi olii su tela, una raffigurante una Natura morta con selvaggina e cagnolino, l’altra una Natura morta con selvaggina e gatto (ciascuna stimata 10-15.000 euro). Infine un olio su tela del fiorentino Andrea Scacciati, raffigurante un Vaso di fiori, che porta sul retro l’iscrizione Andreas de Scacciati Fflor_nus Civis Faciebat 1700 (stima 12.000-15.000 euro).


Casa d’Aste Pandolfini
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi 26, 50122 Firenze
Tel. 055/2340888, Fax 055/2444343
www.pandolfini.it, info@pandolfini.it

Nicoletta Curradi

Bartolomeo Ammannati, la prima mostra monografica al Bargello


Dall'11 maggio al Bargello si tiene la prima mostra monografica dedicata a Bartolomeo Ammannati, nel V centenario della nascita dell'artista di cui il Bargello possiede buona parte delle opere scultoree. Il titolo allude al tema centrale dell'esposizione, ovvero alle tre importantissime Fontane, che l'Ammannati realizzò per commissione del duca Cosimo I: quella destinata al Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio; quella per la Piazza della Signoria (ovvero "del Biancone"); e quella per il giardino della Villa medicea di Castello. La mostra prevede la spettacolare ricostruzione, nel cortile del Bargello, della prima di esse: la fontana marmorea che avrebbe dovuto essere installata nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio (e perciò detta "della Sala Grande"), composta di sei grandi statue di divinità, che nei secoli ha ornato i giardini granducali di Pratolino e di Boboli, prima di giungere smembrata al Bargello. Infatti, il progetto iniziale, così suggestivo, di una fontana all'interno della Sala Grande fu interrotto nel 1560 per realizzare invece la più pubblica (e più propagandistica) Fontana di Piazza - o del "Biancone"- pure affidata all'Ammannati, al quale il Duca commissionò pochi anni dopo anche la Fontana della sua Villa di Castello, con il gigantesco Ercole e Anteo di bronzo al centro del giardino e vari animali all'interno della grotta. La mostra, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, sarà dedicata a queste tre fontane, che bene illustrano la politica del Granduca nella valorizzazione estetica e spettacolare dell'acqua - ma anche nella razionalizzazione e nella innovazione tecnica davvero prodigiosa - di questo bene essenziale al benessere dei sudditi. Altre opere scultoree dell'Ammannati (quali la celebre Leda e il Cigno, il Monumento Nari, il Genio Mediceo, il Marte gradivo, la Venere del Prado…), oltre a disegni, progetti, documenti, completeranno l'esposizione. Complemento non irrilevante di questo progetto è un breve documentario, che verrà proiettato nell'àmbito della mostra stessa: dove si illustreranno in particolare le fasi salienti dell'esecuzione della copia - per calco, a resine e gesso - della grande scultura marmorea di Giunone, che verrà poi montata nel cortile del Bargello nella posizione originale al culmine della Fontana della Sala Grande.

Nicoletta Curradi

La famiglia nei cartoni tv, il tema del Fiuggi Family Fesival 2011


‘La Famiglia nei cartoni tv’ è il tema di quest’anno dell’ormai tradizionale seminario di aprile che prelude il Fiuggi Family Festival di luglio. L’appuntamento, ospitato nella sede capitolina dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari in Piazza Venezia, si terrà giovedì 21 aprile a partire dalle ore 10.00.
“La Famiglia – si legge nella nota introduttiva del seminario- in quanto fruitrice e protagonista dei cartoni, dalla fine del 1800 ai giorni nostri, da Arcibaldo e Petronilla ai Simpson, deve avere l’opportunità di esprimere un giudizio sulle immagini che la rappresentano e, insieme, di proporre valide alternative a ciò che disapprova”. Tra gli addetti ai lavori, oltre a Bruno Bozzetto, animatore e fondatore della Bruno Bozzetto Film; Mussi Bollini (Rai Tre e nuovo direttore artistico del Family Festival di Fiuggi) e il presidente del Festival, Antonella Bevere Astrei; anche Roberto Genovesi, direttore di ‘Cartoons on the Bay’; Cecilia Padula, direttore dei contenuti dei canali Turner Italia (Cartoon Network, Boomerang e Boing TV); Francesco Artibani, sceneggiatore Disney e Rainbow, titolare dell’agenzia ‘Red Whale’; Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari; Ivano Baldassarre, psicologo, coautore della serie cartoon ‘Ondino’; e non mancheranno i principali rappresentanti delle associazioni familiari aderenti al Forum. L’incontro sarà moderato da Giuseppe Romano, vicedirettore artistico del festival. I convenuti si interrogheranno e si confronteranno su domande come ‘Quanto i cartoni riflettono comportamenti e che potere hanno di influenzarli?’, ‘Come è cambiata negli anni la Famiglia nei cartoni tv?’, ma anche ‘Quali i messaggi che emergono nelle storie dei fumetti e dei cartoni?’.
La quarta edizione della kermesse festivaliera Family Festival, che si terrà anche quest’anno a Fiuggi, è in programma dal 28 al 31 luglio. Il festival si avvale da quest’anno della preziosa collaborazione di Mussi Bollini che rivestirà il ruolo di nuovo direttore artistico. Mussi Bollini ha dedicato tutta la sua vita professionale ai programmi per bambini e ragazzi, prima su Rai Uno e ora su Rai Tre. “Inizio bene questo mio nuovo incarico – ha detto Bollini nei giorni scorsi in occasione della doppia vincita di due ‘Pulcinella Award’, conferiti dalla giuria del ‘Cartoons on the Bay’ al suo progetto della serie animata ‘Il Piccolo Principe’ coprodotta da Rai Fiction per Rai Tre – l’attenzione della televisione di servizio pubblico per la famiglia è stato sempre uno degli obiettivi fondamentali di Rai Tre e i canali del digitale terrestre, raccogliendo l’eredità della terza rete Rai, proseguiranno in questa direzione per rendere l’offerta televisiva un momento crescente e costante di aggregazione per le famiglie”. La ormai consueta tavola rotonda annuale del Family Festival nasce dal “sogno di stabilire un nuovo patto di responsabilità fra gli operatori della comunicazione e le famiglie italiane – aggiunge il presidente del festival, Antonella Bevere Astrei- al fine di rendere più adulta e responsabile la programmazione televisiva rivolta al mondo dei bambini e delle loro famiglie”.

Nicoletta Curradi

La I edizione del Premio Amedeo Lanci


E’ stato presentato il 15 aprile presso l’aula Cenacolo dell’Accademia
di Belle Arti di Firenze la Prima edizione del Premio Amedeo Lanci per l’arte
aperto ad artisti dai 18 ai 30 anni.

In un clima di grande emozione è stato
ricordato Amedeo Lanci, docente all’accademia fiorentina scomparso
prematuramente nel gennaio di quest’anno, al quale il premio è stato dedicato.
Giuliana Videtta, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, nell’
esprimere soddisfazione per l’iniziativa promossa dall’Associazione Amedeo
Lanci, ha sottolineato lo spirito del concorso, a tema libero, ma che deve
conservare le caratteristiche che hanno animato l’opera dell’artista: Passione,
Sfida e Rigore. Un rigore e una capacità di non cedere a compromessi ricordate
anche da Anna Lanci Laffi, moglie dell’artista e presidente dell’associazione.
Il concorso per le discipline della pittura e della grafica, patrocinato dalla
Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze, dal Comune di Firenze e dall’
Accademia di Belle Arti di Firenze, sarà bandito annualmente e avrà il suo
epilogo il prossimo 11 settembre negli spazi del gruppo teatrale Chille de la
Balanza a San Salvi in un evento nell’ambito dell’Estate Fiorentina.
Nel
motivare la scelta della data e del luogo Claudio Ascoli, regista di Chille,
ha ripercorso la storia della collaborazione tra Lanci e Chille de la Balanza e
della Libera Repubblica delle Arti, esperimento di grande originalità creativa
che coinvolse in prima persona Lanci, impegnato in vere e proprie sfide con lo
spazio e con il tempo. Grandi imprese performative che si protraevano anche per
intere nottate. In questo spirito si svolgerà la finale del premio che sarà in
diretta, e avrà la durata di alcune ore. Al termine la premiazione dei primi
tre classificati. Una giuria tecnica attribuirà i primi due premi. Mentre il
terzo premio sarà assegnato con i voti di una giuria popolare coinvolgendo il
pubblico.

Al vincitore saranno assegnati 3000 euro, il secondo classificato
riceverà 1500 euro e al terzo classificato andrà un premio di 1000 euro in
materiali per l’arte.

La partecipazione al concorso è gratuita e il termine
ultimo per le domande è fissato al 30 giugno 2011. Per qualsiasi informazione
si può scrivere all’indirizzo : lanciart@inwind .it


Nicoletta Curradi

giovedì 14 aprile 2011

Il 1° Premio EMA al Museo Galileo di Firenze


Il primo Premio EMA al Museo Galileo

“museo europeo esemplare”

A pochi mesi dall’inaugurazione, terzo prestigioso riconoscimento internazionale all’istituzione fiorentina. Per la European Museum Academy è ‘un modello ideale’


Il Museo Galileo vince anche la prima edizione del Premio EMA (European Museum Academy) riservato al museo che costituisce un modello esemplare a scala europea. Dopo il titolo di Museo dell’anno 2010” assegnato dalla ICOM Italia e il Primo Premio nella Great Exhibitions Competition conferito dalla British Society for the History of Science, ecco il terzo prestigioso riconoscimento internazionale ricevuto dall’istituzione fiorentina nei pochi mesi trascorsi dalla inaugurazione del giugno scorso, dopo due anni di complessi e innovativi restauri.

La cerimonia del Premio EMA 2011 (www.europeanmuseumacademy.eu) si è svolta nel corso dell’ultimo weekend a Dortmund, alla Deutsche Arbeitsschutzausstellung (DASA), lo spettacolare museo che la Germania ha dedicato al mondo del lavoro.

Il Museo Galileo è stato premiato in quanto museo europeo di ambito scientifico, di nuova fondazione e/o di recente ristrutturazione, che ha conseguito risultati ottimali in termini di qualità della presentazione e dell’allestimento, così come di efficacia delle strategie di comunicazione per coinvolgere il pubblico più vasto e diversificato.

Questa la motivazione della giuria internazionale del Premio:

Il Museo Galileo possiede una collezione, unica nel suo genere, di importanti manufatti scientifici, esposti in modo estremamente elegante, in modo da esaltarne la straordinaria bellezza. Questi oggetti sono presentati al pubblico in maniera particolarmente efficace, grazie alla bilanciata integrazione tra strategie tradizionali di illustrazione e strumenti innovativi, che sfruttano in maniera esemplare le tecnologie della comunicazione e dell’innovazione consentendo ai singoli visitatori di esplorare in maniera personale e interattiva la collezione.

La commissione ha anche notevolmente apprezzato i risultati della ristrutturazione architettonica e impiantistica del palazzo storico che ospita il Museo Galileo. Il Museo Virtuale e l’innovativa video-guida (TrackMan) messi a punto dal Museo Galileo, costituiscono modelli esemplari per numerosi altri musei. Merita anche sottolineare la presenza, lungo il percorso espositivo, di video che presentano filmati digitali 3D per facilitare la comprensione degli strumenti in esposizione.

Vincitore del primo European Museum Academy Award, il Museo Galileo costituisce un modello ideale di integrazione delle funzioni museali con avanzate attività di ricerca e documentazione (che si avvalgono delle risorse della ricca e aggiornata biblioteca) e con innovative strategie di comunicazione realizzate grazie al sofisticato laboratorio multimediale del quale l’istituzione fiorentina dispone.

Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche il Premio Micheletti allo Staatliches Textil- und Industriemuseum, TIM, di Augsburg, e al Museu de Portimão il premio speciale Mondo del lavoro istituito dal DASA, l’Ente che ha ospitato la manifestazione.

Il Museo Galileo rinnova la propria riconoscenza agli enti che hanno offerto un contributo determinante al radicale riconcepimento dell’impianto espositivo: Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Toscana.

Nicoletta Curradi

Appuntamenti in Sassonia del 2011


La Regione n.1, come metà culturale in Germania anche per i toscani è la Sassonia.
Continua a stupire con le sue proposte anche per l’anno in corso. Considerata la
destinazione più famosa della Germania per gli amanti della cultura, attratti
dalle tradizioni di questa Regione, un viaggio in Sassonia significa imbattersi
in ricca eredità musicale, grandi nomi, cultura, vigneti storici e quest’anno
calcio “targato“ rosa.
Festival internazionale in onore di Gustav Mahler, Lipsia
17-29 Maggio 2011
All’età di 26 anni, nel 1886, Gustav Mahler divenne il secondo mastro cappellano del Leipziger Stadttheater, a fianco del leggendario Arthur Nikisch.
http://www.mahler-2011.de/en
http://www.gewandhaus.de/
Mostra “Via Regia”, Görlitz
21 Maggio - 31 Ottobre 2011
Dal 21 maggio al 31 ottobre 2011 avrà luogo a Görlitz la terza edizione della mostra interregionale.
www.landesausstellung-viaregia.museum
Bach Festival, Lipsia
10 -19 Giugno 2011
www.bach-leipzig.de
Mondiale di calcio femminile
26 Giugno - 17 Luglio 2011
Il fischio finale del 6° campionato del mondo di calcio femminile si terrà nel Paese della squadra campione, la Germania. Dresda è una delle città che ospiteranno i giochi.
www.fifa.com/germany2011
850 anni di viticoltura in Sassonia
Quest’anniversario non intende celebrare solo la Meißen medievale, nella quale vennero piantati i primi vigneti, ma anche Dresda, citata per la prima volta nel 1206http://www.weinbauverband-sachsen.de/de/index.html
175 anni di battelli a vapore in Sassonia
Il modo migliore e sicuramente più rilassante di scoprire le strade del vino sassone è quello di fare una crociera su uno degli storici battelli a vapore con ruota.
www.saechsische-dampfschifffahrt.de
Del Bimbo Fabrizio

Alla Galleria del Palazzo Softheart di Massimo Sansavini






SOFTHEART.
Massimo Sansavini
installazioni
Firenze, Galleria del Palazzo Coveri
14 aprile - 10 giugno 2011
Inaugurazione giovedi 14 aprile 2011. - ore 18.00

La Galleria del Palazzo con il Patrocinio del Comune di Firenze presenta dal 14 aprile al 10 giugno 2011 gli ultimi lavori di Massimo Sansavini dal titolo: “SOFTHEART Massimo Sansavini Insatallazioni”.
La proposta dall’artista si confronta con il tema dell’amore, con le infinite strade del cuore e le molteplici forme della passione: gioco, motore cosmico, bene assoluto. L’installazione è un percorso interattivo che trasporta i visitatori in un luna park dai colori pop, in cui ogni opera è l’interpretazione di un frammento del discorso amoroso, rappresentato secondo l’inconfondibile ricchezza del mondo fantastico dell’artista. Il coloratissimo viaggio riparte ogni volta diverso, senza percorso obbligato.
Le opere, simboli di un codice amoroso, sono sospese sui fili che le legano tra loro e immerse in un'atmosfera incantata.
Con “SOFTHEART” ampio percorso intrapreso dall’artista, raggiunge il culmine. Invece della tecnica che da anni lo contraddistingue (incastri di legno laccato colorato), l'artista ha scelto di sperimentare nuovi materiali ecocompatibili - policarbonato e alluminio per trasmettere la sensazione di un percorso fluttuante, in cui ogni opera-cuore diventa un racconto autonomo, pulsante, sull’amore.
Il testo critico è a cura di Francesco Gallo, docente all'Accademia di Belle Arti di Roma.

Negli ultimi anni Sansavini ha realizzato una serie di opere sulla stessa tematica che evidenziano la fertile capacità di esprimersi con originalità e maestria in ogni campo artistico: a partire dal 2008 con le esposizioni “Passion”, (“Galleria del Palazzo- Coveri, 2008),”Love” (“Palazzo Ducale”, Pavullo sul Frignano, Modena, 2008) e “A+B+C/F=Futurismo” (“Palazzo del Monferrato”, Alessandria, 2009).


NOTE BIOGRAFICHE

Massimo Sansavini (Forlì, 1961), dopo gli studi in scultura viene invitato in Brasile dal Direttore della Biennale d'Arte di San Paolo, dove trascorre un anno e crea sculture direttamente sul posto, esposte poi nel “Museu Brasilero da Escultura” di San Paolo, nel “Museu Nacional de Belas Artes” di Rio de Janeiro nel “Museu da Ciencia e Tecnica” di Porto Alegre e presso “l’Ambasciata Italiana” a Brasilia. Le esposizioni, durate tre anni, sono state possibili anche grazie alla volontà dell’architetto Oscar Niemeyer che ha accolto la mostra a Rio de Janeiro.
Dal 2004, collabora in qualità di scenografo con la Rai. Presenta le sue opere nella mostra “Da Picasso a Botero”, curata da Vittorio Sgarbi ed esposta al “Museo d'Arte Moderna e Contemporanea” di Arezzo.

Nel 2006, realizza per la Germania “Neverland” una mostra itinerante in collaborazione con il Ministero
degli Esteri; sempre nel 2006, fonda la "Soft-art", un movimento che utilizza nuovi materiali nell'arte contemporanea, in seguito
presenta i suoi lavori ad “ART MIAMI” e nel 2007, alla manifestazione “FTL Moda” di Fort Lauderdale in Florida. Espone poi al “Gallery Center” di Boca Raton in Florida (USA).
Nel 2008, realizza la mostra “Kindergarten” accompagnata da una monografia recensita da Mauro Corradini e Alessandra Redaelli. È presente con le sue opere alla fiera “KIAF” di Seoul (Corea).
Nel 2008 e 2009, collabora con la Maison Enrico Coveri per la realizzazione della collezione moda P/E 2009, effettuata con i suoi disegni, è presente nella mostra “A+B+C/= Futurismo” ad Alessandria, presentata da Philippe Daverio, e nel 2010, nella mostra “Road to Futurism” al “National Museum of China” di Pechino e al “Guangdong Art Museum” di Canton ( China).

con il Patrocinio del Comune di Firenze
SOFTHEART. Massimo Sansavini Installazione
Galleria del Palazzo- Coveri
19 Lungarno Guicciardini Firenze
Inaugurazione: 14 Aprile 2011, ore 18.00
Aperta dal 14 Aprile al 10 Giugno 2011
Orario: da martedì a sabato 11.00-13.00 – 15.30 19.00
Ingresso: Libero
Informazioni: info@galleriadelpalazzo.com tel +39 055 281044


Nicoletta Curradi

mercoledì 13 aprile 2011

FilmSpray a Firenze dal 14 al 16 aprile


Inizia giovedì 14 aprile la tre giorni fiorentina del “Film spray”, il festival di cinema italiano indipendente giunto alla terza edizione e in programma in diverse città italiane tra cui Firenze. La rassegna è un’occasione per presentare al giudizio del pubblico filmati a lungometraggio italiani che non sono riusciti a entrare nel circuito distributivo tradizionale. Ogni anno in Italia decine di film prodotti escono solo in poche sale, regionalmente, o partecipano a qualche rassegna, non raggiungendo mai il grande pubblico. Alla presentazione dell’iniziativa intervengono Fabrizio Guarducci, direttore Istituto Lorenzo De Medici e Giorgio Leopardi, produttore italiano dei film di Nuti e Benvenuti. Il concorso presenta 6 film italiani indipendenti che non hanno trovato spazio nella distribuzione italiana. Il film vincitore, decretato dalla somma dei voti del pubblico e dei detenuti in carcere, riceverà l’attenzione distributiva di UCI Cinemas e IRIS Film. I primi due film classificati saranno inoltre inviati in visione nei dipartimenti di Studi Italiani di cinematografia di varie università internazionali, a cura dell’Istituto Lorenzo de’ Medici. Ecco i titoli in concorso: il 14 aprile (ore 18.30) si parte con “Good bye Mr Zeus” (2010) di Carlo Sarti con protagonisti Chiara Muti e Fabio Troiano sulla storia di un giovane impiegato di banca tra stress e quotidianità, a seguire (ore 20.30)“L’uomo gallo” (2011) di Dario D’Ambrosi sulla storia vera raccolta dallo stesso regista nel periodo in cui si è fatto internare nell’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano entrando in stretto contatto con quelle realtà. Venerdì 15 alle 18.30 si parte con“Maledimiele” (2010) di Marco Pozzi sulla drammatica storia di Sara, un’adolescente che precipita, in modo lento ma inesorabile, nell’abisso dell’anoressia. Alle 20.30 sarà la volta di “Sagrascia”, opera prima di Bonifacio Angius, un road movie interamente girato e ambientato in Sardegna tra realtà e personaggi onirici. Il 16 aprile alle 18.00 si parte con “La piccola A” di Salvatore D’Alia e Giuliano Ricci, una storia tutta al femminile, ambientata in un ospedale psichiatrico, e alle 20.30 l’anteprima del nuovo film di Aurelio Grimaldi, “L’ultimo re” che vede come attori Moni Ovadia e Isabell Rossinova. Tutti i film saranno presentati dai registi presenti a Firenze. Tra gli eventi speciali la proiezione del film “I cinghiali di portici” (ore 22.30, 16 aprile), opera prima di Diego Olivares, un film sui tossicodipendenti e gli anni passati in un centro di recupero. Non manca l’attualità più stringente con la proiezione del documentario, in anteprima toscana, di “In questa vita” di Eitan Pitigliani sul terremoto in Abruzzo (ore 19.30, 16 aprile). Fuori concorso anche il cortometraggio “Il gusto del dispari” di Alessandro Fiero. Sabato 16 aprile (ore 10.30, presso la chiesa di San Jacopo) si terrà il convegno “L’empowerment nella produzione, nella distribuzione e nei servizi cinematografici”, aperto ai vari operatori del settore cinema, in collaborazione con lo Studio Cervelin di Firenze. “Questa iniziativa – ha detto Fabrizio Guarducci, presidente dell’Istituto Lorenzo de’ Medici e ideatore della rassegna - si ricollega al movimento pacifista dell’Empowerment, nato per sviluppare vie alternative per un’economia parallela e auto-organizzata dai settori emarginati della nostra società. Con FilmSpray si vuole far nascere quindi un circuito distributivo parallelo a quello convenzionale, che abbia un seguito stabile nel tempo e diventi un’alternativa reale per la circolazione del cinema prodotto in Italia ed escluso dai circuiti distributivi.”

Fabrizio Del Bimbo

Il rispetto della vita e del lavoro


In principio fu come vivere un sogno.
Anni di gavetta, di volonta' e di passione, ingredienti che hanno fatto di te un professionista rispettato e stimato: un divertimento piu' che un vero lavoro per chi ama cio' che fa.
L'apprendere dai tuoi colleghi, la vivida curiosita', l'esperienza ed i percorsi formativi impegnativi ti hanno portato, finalmente, a raggiungere l'ambita posizione che tanto hai desiderato: quella di Direttore di Albergo.
In principio fu come vivere un sogno: programmazione, analisi dei costi e dei ricavi, ampliamento dei segmenti di riferimento, pianificazione, e-commerce, relazioni sociali, marketing, creazione di un team motivato e vincente; sono alcune delle attività che finalmente metti i pratica, giorno dopo giorno con lo stesso amore con cui anni prima servivi un piatto al ristorante o preparavi un buffet colazioni.
Autorevolezza e condivisione degli obiettivi e nessuna forma d'autoritarismo.
Sei portato, in tale situazione, a pensare spontaneamente che altre persone, intorno a te, abbiano in comune la stessa passione, trasparenza, conoscenza, lo stesso sorriso che doni agli altri, la tua stessa capacità di ascolto.
La realtà del nostro Paese costituita al 90% da strutture alberghiere a conduzione familiare e molto spesso, troppo spesso, fattori e dinamiche all'interno del clan determinano l'operatività della struttura. Ecco, allora, come un sogno si trasforma in una farsa, in un incubo.
Elementi quali un'antipatia, una gelosia, una maldicenza, l'invidia sorrette dall'ignoranza, la forza cieca di chi sa solo usare il bastone ed sorretto dalla presunzione di onnipotenza hanno il potere di logorare nel tempo una persona, i suoi ideali, il suo lavoro e la sua stessa dignità.
All'improvviso, tu che fino al giorno prima eri l'eroe, la persona giusta nel posto giusto, diventi il cattivo da emarginare, da allontanare, da vessare psicologicamente al punto da mettere i tuoi stessi colleghi con cui hai sempre ben lavorato contro di te, in una guerra senza senso e senza un vincitore.
La mattina ti alzi, ti guardi allo specchio e stenti a credere che cio' stia accadendo a te che da sempre hai guardato al tuo lavoro con la sana ingenuità, trasparenza ed onestà di un bambino.
La legge lo chiama mobbing, un animale subdolo, viscido che si annida e prolifica nell'infinita ignoranza della mente umana e che ha la capacità di entrarti dentro, di minare la tua persona, le tue convinzioni, la tua dignità. Il termine mobbing deriva dall'inglese to mob e significa assalire, soffocare, vessare. Nel linguaggio corrente, con il termine mobbing si indicano generalmente forme di vessazione, aggressione e di danneggiamento perpetrata nei confronti di lavoratori.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 12 aprile 2011

"La scuola del mondo" a Casa Buonarroti a Firenze


L’esposizione "La scuola del mondo. Disegni di Leonardo e Michelangelo a confronto"" ospitata da Casa Buonarroti a Firenze dal 20 aprile al 1, ° agosto 2011, nasce dalla collaborazione attiva da tempo tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, depositaria di un grandioso patrimonio grafico leonardesco e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze, che conserva oltre duecento disegni di Michelangelo e nell’Archivio Buonarroti molte carte autografe del Maestro.

Il percorso espositivo, curato da Pietro C. Marani e Pina Ragionieri, presenta ventidue disegni - dodici di Leonardo e dieci di Michelangelo - di straordinario impatto. Si tratta di un prezioso preludio alla grande esposizione-evento di disegni di Leonardo e di Michelangelo che si aprirà a Roma, presso i Musei Capitolini, nel corso del prossimo ottobre.

Si prende avvio da alcuni interessanti progetti eseguiti da Leonardo e da Michelangelo per gli affreschi sul tema della Battaglia di Anghiari e della Battaglia di Cascina che i due artisti dovevano dipingere, a gara, nella Sala del Maggior Consiglio, oggi Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio a Firenze. Le due opere non furono portate a termine, ma gli studi preparatori furono importanti e ammiratissimi, tanto da essere definiti da Benvenuto Cellini la “scuola del mondo”. Di qui il titolo della mostra, che si propone però anche di mettere, in prima visione assoluta, i due geni a diretto confronto.

Dalla Biblioteca Ambrosiana giungeranno in Casa Buonarroti, oltre a due grandi disegni di Giovanni Antonio Boltraffio, dieci autografi di Leonardo, scelti in modo da rappresentare quasi tutte le tecniche grafiche adottate da Leonardo nel corso della sua carriera: dai disegni più antichi tracciati a punta d’argento, ai quelli a penna e inchiostro, a quelli a matita nera e rossa, fino a quelli a gessetti colorati. Porre questi disegni (teste di carattere, profili femminili, disegni anatomici, studi di prospettiva e uno spettacolare disegno di cavallo per la Battaglia d’Anghiari) a raffronto con quelli di Michelangelo sarà per il pubblico e per gli studiosi una inedita occasione per molti spunti di riflessione e di confronto tra i due sommi artisti del Rinascimento italiano, spesso considerati “rivali” ma che guardarono, invece, l’uno all’opera dell’altro con grande e reciproco interesse.

I disegni di Michelangelo della Casa Buonarroti sono stati scelti, a cominciare da uno dei capolavori della Collezione, il celebre Nudo di schiena riferibile alla Battaglia di Cascina, anche con lo scopo di mettere in evidenza alcuni momenti salienti della biografia del Maestro, dalla sua partecipazione agli eventi delle due repubbliche fiorentine all’esperienza drammatica e suprema della Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze, fino al trentennio romano che concluse la sua vita, rappresentato in mostra da un raro e movimentato studio di cavalli.




LA SCUOLA DEL MONDO

Disegni di Leonardo e Michelangelo a confronto

Firenze, Casa Buonarroti, via Ghibellina 70

Orario: 10.00 - 17.00, chiuso il martedì

Biglietti: intero € 6.50 – ridotto € 4.00 – scuole € 2,25

€ 8,00 cumulativo con il complesso monumentale di Santa Croce



Informazioni
tel. +39 055 241752 - fax +39 055 241698

fond@casabuonarroti.it

www.casabuonarroti.it

Fabrizio Del Bimbo

Due quadri rubati nel 2001 tornano alla Camera di Commercio


Due dipinti ottagonali della stessa mano, un anonimo artista del XVIII secolo, raffiguranti il ratto di Europa e una donna nuda con satiri e amorini, sono stati restituiti alla Camera di Commercio di Firenze dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma.
Erano stati sottratti nel 2001 dalla villa Monna Giovannella di Bagno a Ripoli, allora proprietà camerale già in uso alla Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, che fu poi venduta dalla Camera di Commercio nel 2008.
I due quadretti (cm. 56x69) sono stati riconosciuti dagli uomini del Reparto Operativo Sezione Antiquariato dei Carabinieri, proprio perché inventariati tra i beni mobili della Camera di Commercio.
La Camera di Commercio vuole ringraziare formalmente il Nucleo Tutela del Patrimonio dei Carabinieri per l’azione costante e puntuale a difesa del “museo diffuso” del territorio.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 11 aprile 2011

Da Fiesole a Sorano: gli Etruschi e il sacro


Gli Etruschi e il loro rapporto con il mondo ultraterreno e con le pratiche ad esso connesse. È questo il tema della mostra “Gli Etruschi e il Sacro. Da Fiesole a Sovana” ospitata dal Museo Civico Archeologico di Fiesole (via Portigiani, 1) dal 10 aprile al 5 giugno Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 19).

L’esposizione porta a Fiesole per la prima volta alcuni oggetti straordinari: tra questi due statuette in piombo raffiguranti due personaggi di Sovana, Zertur Cecnas e Velia Satnea. Due figure, un uomo e una donna, nude e con le mani legate dietro la schiena, che evocano fascino e mistero. Sulla gamba destra, entrambe recano un’iscrizione onomastica incisa: rispettivamente, zertur cecnas, quella maschile, e velia satnea quella femminile. Uniche nel loro genere e risalenti al III secolo a.C., sono state rinvenute in una tomba della necropoli di Sovana nel settembre del 1908.

Queste statuette furono deposte nella camera mortuaria in un secondo momento, circa tre secoli dopo che la tomba era stata costruita, e il fatto che le due figure abbiano le mani legate dietro la schiena, le collega verosimilmente ad una maledizione alla quale i due personaggi furono legati.

Esse rappresentano un esempio significativo di pratica magica. I due personaggi, infatti, qui inequivocabilmente specificati nella loro individualità dal nome personale e da quello di famiglia, sono dedicati agli dèi sotterranei, agli dèi dei morti, a cui è sacro anche il metallo con il quale sono state realizzate, il piombo.

L’esposizione, curata da Marco De Marco, Conservatore dei Musei di Fiesole, e da Lara Arcangeli Responsabile del servizio cultura e turismo del Comune di Sorano e Responsabile scientifico del Patrimonio culturale del Comune, è organizzata dal Comune di Fiesole e dal Comune di Sorano in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

La mostra vuole anche rimarcare la presenza a Fiesole di reperti etruschi provenienti dal territorio di Sovana donati nel 1878 dall’Accademia Colombaria di Firenze al museo fiesolano nell’anno della sua costituzione. L’Accademia scavò, infatti, tra il 1859 e il 1861, alcune tombe nella necropoli etrusca di Sovana e molti fra i reperti recuperati nell’occasione entrarono a far parte delle collezioni del Museo Etrusco di Firenze, mentre un piccolo nucleo fu invece donato al Museo fiesolano.

Nell’occasione della mostra gli Amici dei Musei di Fiesole effettueranno visite guidate e percorsi tematici. La mostra si trasferirà poi a Sovana dal 9 luglio al 15 settembre 2011

“Questa mostra rappresenta il punto di contatto fra due luoghi importanti per la storia etrusca, Fiesole e Sovana – dice Fabio Incatasciato sindaco di Fiesole – La sinergia che si è venuta a creare fra Comune di Fiesole, Comune di Sorano, e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana per la realizzazione di questa mostra, rappresenta un nuovo fruttuoso modo di lavorare che, mettendo insieme circuiti museali di zone regionali diverse, dà la possibilità di vedere unite e di offrire al pubblico, per la prima volta, collezioni museali straordinarie, in un circuito che andrà a toccare, in questo caso, i due territori.”

“Con questa mostra, che poi sarà ospitata a Palazzo Pretorio di Sovana dal 9 luglio al 15 settembre inizia un rapporto di forte collaborazione fra Fiesole e Sorano nel segno degli Etruschi – afferma Pierandrea Vanni sindaco di Sorano – La mostra è anche la testimonianza di come sia possibile e utile fare sinergie fra enti pubblici e Soprintendenza garantendo così manifestazioni espositive di grande qualità pur in un momento molto difficile per tutto quello che si richiama alla cultura. Nell'occasione mi piace ricordare Mons. Mario Meini, Vescovo della Diocesi di Fiesole dopo aver guidato con saggezza e umanità la Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello e che ha sempre dimostrato particolare attenzione a Sovana e al suo straordinario patrimonio artistico e culturale”.

“L’idea di una mostra che coinvolga più territori legati comunque da una storia millenaria – sostiene Paolo Becattini, assessore alla Cultura del Comune di Fiesole – riteniamo sia lo spunto decisivo per affrontare gli appuntamenti dei prossimi anni fra cui, in particolare, per Fiesole, le celebrazioni per il centenario del Museo Civico Archeologico 1914 – 2014. In questo senso è sicuramente ben augurale questo inizio che vede la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, il Comune di Fiesole e il Comune di Sorano condividere il progetto “Gli Etruschi e il Sacro”.

“Fiesole e Sovana hanno lavorato insieme per realizzare questa mostra: questa è già una cosa importante. Nonostante siano realtà distanti sono unite da un passato comune: sono due cittadine etrusche ed entrambe legate anche dalla storia dell’archeologia in Toscana. In particolare dal fatto che l’Accademia Colombaria di Firenze effettuò scavi e ricerche nel territorio di Sovana negli anni tra il 1859 e il 1860 e che alcuni di questi reperti furono donati proprio al Museo di Fiesole – afferma Marco De Marco Conservatore dei Musei di Fiesole –. È importante, quindi, ritrovare e riannodare soprattutto oggi questi legami tra due realtà che, per quanto geograficamente distanti, possono trovare proprio nel loro passato le ragioni per una utile e fattiva collaborazione oggi.



“Gli Etruschi e il Sacro. Da Fiesole a Sovana”

A cura di Marco De Marco - Conservatore dei Musei di Fiesole - e Lara Arcangeli Responsabile del servizio cultura e turismo del Comune di Sorano e Responsabile scientifico del Patrimonio culturale del Comune Spazio espositivo: Museo Civico Archeologico - via Portigiani, 1 – Fiesole (Firenze)

Orario: fino al 5 giugno: tutti i giorni dalle 10 alle 19


Nicoletat Curradi

sabato 9 aprile 2011

Antonio Manzi espone a Fiesole


ANTONIO MANZI CUSTODE DI ATTIMI

IN MOSTRA A FIESOLE LE GRANDI CERAMICHE DEL CELEBRE MAESTRO

L’esposizione ospiterà quaranta opere e si svolgerà nella Basilica di Sant’Alessandro

dal 9 aprile al 30 maggio



“Antonio Manzi, custode di attimi” è il titolo della mostra che raccoglie a Fiesole le grandi ceramiche di Antonio Manzi con cui l’artista ha modificato, in profondità, il modo di concepire la scultura e la decorazione. L’esposizione, curata dal critico d’arte Stefano De Rosa, sarà ospitata nella Basilica di Sant’Alessandro da domani, 9 aprile (inaugurazione ore 17,30) fino al 30 maggio (a ingresso gratuito). La mostra ospiterà quaranta opere fra cui anche alcune sculture e affreschi realizzati con una tecnica unica. Per quest’occasione Manzi, il più grande artista vivente specializzato nella ceramica, ha eseguito un polittico in ceramica di grandi dimensioni, intitolato “Alba del mondo”, che sarà esposto sotto il catino absidale della chiesa.

“Il titolo nasce da una conversazione avuta con l'artista alcune settimane fa – racconta il curatore De Rosa -. Si conversava in un caffè e parlavamo di cosa esporre a Fiesole. Guardavamo insieme le foto delle opere, in particolare del polittico in ceramica, e la conversazione si spostò sull'arte come memoria dell’uomo. Manzi, allora, diede di sé questa definizione: ‘Io sono un custode di attimi’, di cui mi sono ricordato scrivendo la nota di presentazione”, ha concluso De Rosa.

La mostra differisce dalle tante altre realizzate dal maestro perché il suo cuore è costituito dal grande pannello di ceramica fatto appositamente per questa esposizione: “per la basilica di Sant’Alessandro ci voleva qualcosa di grandioso e così Manzi ha realizzato un capolavoro di 4 metri per 1, un’opera gigantesca e titanica che rappresenta Adamo ed Eva, l’amore e la natura dell’Eden”, ha spiegato De Rosa.

Le altre opere, in gran parte inedite, costituiscono un’antologia della sua produzione dell’ultimo ventennio: sculture, incisioni, pitture e ceramiche di straordinaria bellezza.

Nell'accozzo dei colori, nella bellezza delle forme, nell'accarezzarsi delle figure, nell'aggrovigliarsi dei corpi, l'artista esprime il suo tormento interiore ma anche la sua visione della vita. Si racconta e si mette a nudo. Le sue opere “gridano” ma nello stesso tempo ci parlano della “favola bella” dell'esistenza.

I soggetti che ritornano sono la coppia, nella dimensione di incantesimo, alla Chagall, ma anche in senso erotico, retaggio liberty e art nouveau: quella di Manzi, però, è sempre una appropriazione critica e dialettica degli stili altrui.

La forza del segno è il suo tratto distintivo, compiuto con un’estrema economia di mezzi con cui riesce a ricreare una realtà.

“E’ con grande piacere che il Comune di Fiesole, insieme al Comune di Campi Bisenzio, ha accolto la mostra di Manzi che testimonia un bell’esempio di sinergia tra Fiesole e Campi. In un momento di crisi dei finanziamenti per la cultura è importante vedere come due Comuni molto diversi e ‘lontani’ riescano a produrre una mostra di arte contemporanea insieme”, ha detto il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato.

“Era il 1975 quando, appena ventiduenne, Antonio Manzi espose a Campi Bisenzio alla Galleria d'Arte Ariete. Da quel momento il legame tra l’artista e la città non si è mai interrotto. Nel 2007 è nato il Museo Antonio Manzi, grazie alla donazione dell’artista al Comune di Campi Bisenzio di 109 opere, esposte a Villa Rucellai: il museo suggella in questo modo il rapporto profondo tra Antonio Manzi e Campi Bisenzio. La mostra in collaborazione con il Comune di Fiesole è un altro, suggestivo ed importante passo compiuto insieme ad un artista che è soprattutto una bella persona”, sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini.



Info:

La mostra si inaugura il 9 aprile alle 17, 30, dal 10 aprile sarà aperta, a ingresso gratuito, con i seguenti orari: lunedì / venerdì 14-18; sabato e domenica 10-18 Chiuso il mercoledì.

Fabrizio Del Bimbo

Convegno ANINSEI a Firenze


All'Auditorium della Cassa di Risparmio si è svolto l'8 aprile scorso il Convegno dell'ANINSEI:
La Costituzione italiana (articolo 34, comma 4) dispone: «La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali». Affinché una scuola sia libera, l’accertamento da parte dell’autorità competente alla presa d’atto dovrebbe rivestire solo carattere di discrezionalità meramente tecnica, rivolgendosi non tanto al fine positivo di constatare l’idoneità della scuola all’assolvimento dei compiti voluti, quanto a quello negativo di escludere l’insuscettibilità di poterli adempiere. Quindi, in linea con la giurisprudenza costituzionale italiana, soltanto accertamenti negativi, non attinenti alla idoneità degli insegnamenti e dell’organizzazione di questi. L’articolo 41, comma 1, riconosce: «L'iniziativa economica privata è libera». Tuttavia, al comma 3 dispone: «La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali». La «piena libertà» riconosciuta alle scuola paritarie non è soggetta, dunque, neppure a «programma e controlli», disposti per l’iniziativa economica, riconosciuta «libera». La legge 62/2000, prima attuazione, dopo 52 anni, del dettato costituzionale riportato, avrebbe dovuto aprire uno scenario nuovo per la scuola italiana, in combinata attuazione con la legge 59/1997, che all’articolo 21 riconosceva l’autonomia delle istituzioni scolastiche statali. Tuttavia c’è un sentimento di paura, un senso di diffidenza nei confronti della scuola non statale, ieri come oggi. C’è una lunga linea difensiva, una sorta di linea maginot, contro i rischi di invasione, di tentativo di contenimento dell’irruzione di alcune scuole non statali: l’azione amministrativa ha avuto questo carattere. Pertanto ci si deve chiedere quali possano essere, dopo dieci anni di parità, le strategie per il futuro, soprattutto rispetto ai problemi che incontra oggi la scuola italiana. Anzitutto è da irrobustire la valutazione, in modo che ai genitori sia possibile compiere scelte informate, venga assicurata la qualità del servizio, si giunga a identificare le scuole tutte, statali e non statali, inadeguate. Sono da flessibilizzare gli aspetti organizzativi, superando norme di conformità al sistema statale di organizzazione dell’istruzione che non hanno più ragion d’essere. Il Paese ha bisogno della costruzione di un patrimonio di conoscenze e di competenze, secondo almeno queste aree di lavoro: il superamento del valore legale del titolo di studio; la formazione dei docenti; il superamento degli squilibri esistenti, affrontando insieme le sfide comuni (dispersione, livelli avanzati di preparazione, confronti con gli altri Pesi, anche non europei). Le prospettive concrete che si possono proporre partono dal riconoscimento di un’autentica autonomia delle scuole a gestione statale, non meramente funzionale: le istituzioni scolastiche devono passare ad una gestione pubblica, non statale, e venire configurate quali enti pubblici a se stanti, con uno statuto proprio, la scelta dei docenti e un budget proporzionato agli studenti iscritti e frequentanti e senza vincoli di destinazione. Della formazione dei docenti sono committenti le istituzioni scolastiche, che dovranno attingere da albi professionali. Sarebbe interessante stabilire, come per i docenti delle università, una permanenza nell’albo professionale non superiore a quattro anni, con l’obbligo di un nuovo esame di abilitazione (e ripetizione del tirocinio formativo attivo), nel caso, nel quale i docenti interessati non fossero stati assunti, nello spazio di tempo indicato, da nessuna istituzione scolastica. Tale prospettiva comprende anche le istituzioni scolastiche non statali paritarie, che fanno parte del servizio pubblico dell’istruzione. Con questo convegno, organizzato nell’occasione della 63ª Assemblea nazionale, l’ANINSEI intende affrontare queste tematiche con il contributo di:

Annamaria Poggi, Parità e Costituzione.

Giacomo Dutto, L’esperienza della legge n. 62/2000.

Bruno Bordignon, Parità: prospettive.

Fabrizio Del Bimbo

Fabbrica Europa 2011 dal 3 maggio


FABBRICA EUROPA 2011
festival internazionale della scena contemporanea

Firenze, 3 > 28 maggio
Stazione Leopolda e altri luoghi

“Worlds of Culture”, la XVIII edizione del festival di Firenze e della Toscana,
apre una nuova indagine sulle tante “isole culturali” che formano la ricchezza dell’Europa.
La lente d’ingrandimento punta su alcuni territori che, pur facendo parte di quel “mondo globale” che è oggi il nostro continente, conservano un’identità riconoscibile e un’originalità feconda. Fabbrica Europa accoglie progetti e produzioni nazionali e internazionali di riconosciuti maestri e di una nuova generazione di artisti che, mediante la contaminazione tra discipline diverse, ampliano l’orizzonte dei linguaggi artistici contemporanei. Con un articolato programma di eventi di danza, teatro, musica, installazioni, workshop e incontri, il Festival è l'occasione per tracciare una mappa sempre più aggiornata delle riflessioni che attraversano l’Europa contemporanea.

L’apertura è affidata ad ALAIN PLATEL, uno dei nuovi maestri del panorama europeo.
E, tra gli altri: TEMPO REALE, centro fondato da Luciano Berio a inaugurare la Leopolda con una prima assoluta; STEFANO BOLLANI, pianista jazz di fama mondiale; un omaggio a ROBERT WYATT, fondatore dei Soft Machine; ZITA SWOON in collaborazione con Anne Teresa de Keersmaeker; i norvegesi VERDENSTEATRET e ZERO VISIBILITY; KARINE SAPORTA; VIRGILIO SIENI; ANNA STIGSGAARD e ROBERTO BACCI; T.R.A.S.H.; SANTASANGRE; MUTA IMAGO; VINCENZO CARTA; TEATRO DELLE MOIRE; LA ZAMPA; DINAMITRI JAZZ FOLKLORE, BOMBINO, JAZZANOVA e molto altro...

Gardenia (fiore bianco, che vive un solo giorno, cui è attribuito il significato della sincerità) è il lavoro teatrale di Alain Platel e Frank Van Laecke per les ballets C de la B. È una pièce bizzarra, eccentrica, un cabaret colorato e scintillante in cui va in scena la vita di nove travestiti e transessuali. È una testimonianza eccezionale, un racconto - dei più intimi e profondi, autentici e onesti - sull’esistenza di chi misura il margine tra mascolinità e femminilità. Pezzi di vita, speranze e illusioni coltivate e perdute, segreti, gioie, nevrosi e dolori, inseriti in uno spettacolo visuale dove la danza si sposa col canto, le parole, le frasi ma soprattutto con le anime particolari e vulnerabili dei protagonisti. (3,4/5, Teatro Verdi).

Missa Ockeghem è una prima assoluta incentrata sulla reinterpretazione contemporanea della quattrocentesca Missa cuiusvis toni del fiammingo Johannes Ockeghem. Protagonisti l’ensemble vocale l’Homme Armé e Tempo Reale, che crea dal vivo la rielaborazione digitale degli elementi vocali. Grazie a un allestimento ispirato all’opera di Giovanni Michelucci, lo spazio diventa una sorta di tempio-cattedrale contemporanea percorsa da un’alternanza di voci, musica elettronica e video proiezioni. In coproduzione con Fabbrica Europa e Maggio Musicale Fiorentino (5/5, doppia replica, Stazione Leopolda).

And all the questionmarks started to sing, in prima nazionale, del collettivo norvegese Verdensteatret è una “macchina artistica” realizzata da musicisti, performer e robot: sculture cinetiche originali (assemblate con rottami, ruote di biciclette e oggetti di vetro controllati da bracci meccanici), attivate da una molteplicità di tecniche di animazione che creano un ambiente dinamico. Un incrocio tra concerto, installazione e performance che trasporta lo spettatore in una dimensione onirica in continua trasformazione: luci, ombre, suono, teatro di figura, oggetti assemblati e animati, formano un’ipnotizzante costellazione di suggestive associazioni visive e sonore (13-15/5 performance; 5-10; 17-28/5 installazione, Stazione Leopolda)

Dancing with the Sound Hobbyist, un dialogo magistrale tra musica e danza, suono e movimento, energie ed emozioni; un viaggio nell’universo cosmopolita del collettivo belga Zita Swoon Group in collaborazione con Rosas/Anne Teresa De Keersmaeker. Le due realtà hanno unito le forze creando un viaggio sonoro e visivo tra inedite composizioni musicali e coreografiche: la danza di Simon Mayer arricchisce, con forza e incisività, la musica che alterna pezzi strumentali, chanson malinconiche, percussioni indiavolate e piccole composizioni intime (7/5, Stazione Leopolda).

Divagazione su 319 corde, in prima assoluta, vede protagonisti Stefano Bollani con l’Orchestra della Toscana diretta da Mirko Guerrini. Le atmosfere dei brani del concerto suggeriscono le sonorità classiche dell’orchestra mozartiana, quelle più moderne del ‘900 europeo, fino a raggiungere le suggestioni jazz delle avanguardie americane degli ultimi decenni. Spunti per improvvisazioni di Bollani che con grande estro e rigore trasforma il tutto in un'opera in progress con il marchio del fuoriclasse (10/5, Stazione Leopolda).

Comicoperando. A Tribute to the Music of Robert Wyatt è il progetto di 6 musicisti che rendono omaggio a uno dei più grandi compositori viventi. Non una cover band, bensì un ensemble in cui figurano alcuni dei compagni di viaggio più importanti di Wyatt (il batterista Chris Cutler, già negli storici Henry Cow, o Annie Whitehead) che ripercorrono la sua vicenda artistica attraverso la sua musica: una selezione di pezzi dagli esordi con i Soft Machine fino al più recente sperimentalismo popolare dell'universalmente acclamata Comicopera (2007), per un percorso che spazia in oltre 40 anni di storia musicale (17/5, Stazione Leopolda).

Zero Visibility Corp presenta in prima nazionale (im)possibile, una danza di forte impatto fisico e visuale imperniata sulla volontà di creare una presenza fisica e mentale che includa l’Altro, associando il duetto come forma coreografica e la seduzione come strategia artistica. La bellezza e la sensualità dei movimenti, la musica, la scenografia, le luci, sono concepiti per attrarre più che per rappresentare e trascinano lo spettatore nell’eterno gioco del possibile e dell’impossibile (22/5, Stazione Leopolda).

La Compagnia Virgilio Sieni presenta Tristi Tropici: in scena due coppie di danzatrici e una ragazza non vedente. Figure che appaiono da lontano come aloni non definiti, visioni opache, figure vicine e dipendenti, apparizioni femminili individuate secondo un percorso tra vicinanza animale, tenerezza trasmessa e nostalgia. Lo spettacolo è liberamente ispirato a Tristes Tropique di Claude Lévi Strauss. Sieni non mette in scena una trascrizione letterale del testo ma ne coglie il tono di grande elegia, il senso di unità perduta e al tempo stesso di sedimentazione nel corpo e nel movimento della nostalgia (18,19/5, Stazione Leopolda).

Abito di Roberto Bacci e Anna Stigsgaard con la Compagnia Laboratorio Pontedera, è ispirato a Il libro dell’inquietudine di Pessoa: la storia di un uomo qualunque che, invece di indossare la sua vita d'ordinanza, esce dalla finestra della propria casa e si perde per le strade del suo mondo quotidiano che non riconosce e che non lo riconosce. Lisbona risuona di musiche e canti che si mescolano all’indaffarato via vai di dodici biciclette che rendono vivo e mobile lo spazio dell’azione. Quattro interpreti della Compagnia Laboratorio e undici giovani attori danno corpo al racconto (10-12/5, Stazione Leopolda).

Le attrici Luisa Pasello e Silvia Pasello, dirette dal coreografo Virgilio Sieni, presentano in prima assoluta Due lupi, ispirato a Il grande quaderno, prima parte della Trilogia della città di K. di Agota Kristof. In questa fiaba immersa tra natura e guerra, prove al limite e solitudine, il corpo si manifesta come arcipelago di sensi, lasciandosi sussurrare e spostare da una voce corale. Le gemelle accendono il gioco del doppio in una miriade di sguardi e di declinazioni del corpo che aprono al selvaggio (17-21/5, CanGo).

Rayon X_Preview è un lavoro di Karine Saporta, coprodotto da Fabbrica Europa, Contemporanea Festival Prato, Teatro Metastasio. In un negozio che vende articoli erotici, una signora si relaziona con un commesso che vuole proporle articoli che dovrebbero farla star meglio, o rivelarla a se stessa. Una riflessione ironica su eros e gender, sulle punte di una coreografia che si presenta per quadri (25,26/5, Stazione Leopolda).

La compagnia olandese T.r.a.s.h. in T.+Bernadette, un forte, intenso, emozionante duo di grande fisicità in cui i performer si confrontano con personaggi e ruoli diversi, lottano con problemi d’identità che finiscono per sopraffarli, cercano sinergia ed estasi, indispensabili per l'interrelazione (25,26/5, Stazione Leopolda).

Lisboa è nato dai materiali scenici di Abito, l'opera teatrale della Compagnia Laboratorio Pontedera dedicata a Fernando Pessoa. A partire dalle azioni principali costruite dal coro musicale in bicicletta, la regista Anna Stigsgaard ha realizzato uno spettacolo itinerante che partendo da Ponte Vecchio si conclude con l’ultima azione teatrale nel piazzale esterno della Stazione Leopolda (7/5).

Luca Camilletti presenta in prima nazionale La verità non basta. Autoservice - vol. IV_Tropico del capricorno di Henry Miller. Autoservice è un progetto in dieci tappe e dieci volumi. Opere più o meno classiche della letteratura, vengono attraversate per brevi periodi di tempo di lavoro sulla scena per essere sciolte dalla loro provenienza e drogate con ciò che resta del teatro (13,14/5, Stazione Leopolda).

In E l’uomo creò se stesso (finalista Premio Equilibrio Roma 2011) di Leonardo Diana, le diverse espressioni si configurano come le varie tappe che segnano l’evoluzione dell’uomo. Dal segno materico della pittura, alla musica, all’immaginario impalpabile del digitale, il corpo del danzatore perde consistenza nel mondo disincarnato del virtuale decretando la propria sparizione (22/5, Stazione Leopolda).

Never Never Neverland del Teatro delle Moire è un’isola, immaginaria e molto concreta. Il suo terreno è fatto di strati di abiti, accessori e suppellettili saltati fuori da cassetti, cantine, solai e vecchi bauli di teatranti. I quattro performer a confronto con domande sul senso e la verità della presenza in scena, danno forma, un vestito dopo l’altro, una metamorfosi dopo l’altra, a un’isola del possibile (24-26/5, Stazione Leopolda).

Premio Toscana Factory-dance è un concorso coreografico. Il premio (residenza creativa e presentazione del progetto a Fabbrica Europa 2012) è rivolto a giovani artisti del territorio toscano (20/5, Leopolda).

Suona Francese è un festival promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia. Il progetto si concentra sulla musica attuale, contemporanea, elettronica, jazz. In collaborazione con l’Istituto Francese di Firenze, 5 sono gli appuntamenti: Nicolas Jules, Maud Lübeck e Maurizio Geri nel concerto Les Trois baudets (7/5, Istituto Francese); Tempo Reale presenta European Joysticks Orchestras, una performance musicale con i bambini di una scuola di Firenze e di Siena (15/5, Stazione Leopolda) e Tr_Playlist #9, quattro concerti all’interno del V Simposio Internazionale sul Paesaggio Sonoro “Keep ear on…”, occasione di incontro per musicisti, antropologi, architetti, psicologi, appassionati ai temi del suono ambientale (20-22/5, Villa Strozzi).

Nell'ambito del progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea:
Gnosis #1, progetto tra danza, suono ed elaborazioni digitali di Vincenzo Carta, in collaborazione con lo scienziato/compositore Andrew Ferrara. Indaga energia cerebrale e cinetica con dispositivi applicati sulla testa dei danzatori. Un suono digitale è abbinato a ciascun performer che ne modifica i parametri attraverso le emozioni. Le macchine analizzano così gli stati emotivi dei danzatori, determinando la coreografia e la musica che sono così mosse con la sola forza del pensiero (6,7/5, Stazione Leopolda).
Displace è il progetto in più tappe di Muta Imago, che presenta una versione site specific di Displace #1. La rabbia rossa_Progetto Alcatraz: un’installazione visiva e sonora, un’indagine sul rapporto tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, tra l’essere umano e la geometria. Una parete, che si fa superficie di proiezione per le immagini sfocate di un ricordo, che cerca di trattenere il segno di tutto quello che si è perso, prima che sia troppo tardi, prima che il tempo e l’azione degli uomini la facciano crollare. Il canto di una donna, dall’alto, si diffonde nello spazio: un canto che è un addio, ma anche un nuovo inizio (5-7/5, Stazione Leopolda).
Bestiale improvviso di Santasangre/Teodora Castellucci/Cristina Rizzo: per eterni attimi un cono di luce dall’alto spezza il bianco della nebbia, una paratia cela qualcosa che si agita dentro l’ombra. Mentre il rumore cresce mutandosi in ritmico battere, tre figure, macchie d’ombra, si allontanano e avvicinano a una parete semitrasparente. Il movimento da lento diventa scomposizione ritmica, un fotogramma animalesco improvviso che si tramuta poi in sentimento d’umanità (14,15/5, Stazione Leopolda).
Miha Erman presenta Room with no echo: una stanza senza eco, uno spazio d'assenza di comunicazione, in cui il soggetto si oggettivizza, incontrando la propria materia e le sue funzioni. Prima con il suono e poi con le relazioni tra suono e spazio, ambiente, geografie e storie corporee, la performance assembla e ridistrugge il corpo umano contemporaneo, sociale e fisico (6,7/5, CanGo).
La compagnia francese La Zampa porta in scena Requiem: accompagnati dal chitarrista Marc Sens, Magali Milian e Romuald Luydlin si sono appropriati del requiem come di una forma da disarticolare, di un potenziale da riattivare. Adottandone l’insistenza e la ripetitività, l’hanno reso un rito di passaggio in chiaroscuro, una zona intermedia in cui dispiegare dimensioni nascoste del corpo, in cui esplorare simultaneamente stati di intensità, sospensione, immobilità e rottura (10,11/5, Stazione Leopolda).
Progetto Focus: un Forum, una giornata di incontri e workshop per un confronto tra artisti e operatori (8/5).

Switch in collaborazione con Andrea Mi attraversano il programma di Fabbrica Europa con tre set principali in cui a farla da padrone sono l'olandese KC the Funkaholic (7/5) e gli inglesi J Star (20/5) e Benji Boko (21/5, Stazione Leopolda). Attorno a loro si sviluppano alcuni interessanti progetti di area toscana.

La serata Muv Preview, in collaborazione con Intooitiv, vede alternarsi sul palco i dj set degli svedesi Sebastian Mullaert (dalla dub al jazz, dall’ambient alle più svariate influenze techno-house) e Jesper Dahlback (una ricerca continua di suoni analogici inauditi, sintetizzati al massimo della precisione informatica, uniti a elementi acustici e vocali); chiusura affidata al vj LP (6/5, Stazione Leopolda).

Monochrome è un progetto di musica live e dj set curato da Leonardo Bigazzi e Camilla Toschi: alla Leopolda The Glimmers e Diamondog! (14/5); Marco Puccini con Virgilio Villoresi e Rufus (26/5).

Non mancano appuntamenti di musica live ad animare le notti in Leopolda: Small In Out Movements e The Hacienda (11/5); Camillocromo e Global Kan Kan (12/5); Naturalmind (Teo Naddi, Luca La Porta, Lorenzo Ballerini, Matthew) con dj Binh (13/5); Vowland e Hot Rats (18/5); Ootlaw e Runover (24/5).

Play Black, un progetto di Fabbrica Europa, Musicus Concentus, Switch Creative Social Network, propone una serata dedicata alle tendenze internazionali della black music. Si va dall'hip hop al jazz con Dinamitri Jazz Folklore & Omara “Bombino” Moctar, Wax Tailor, Jazzanova e Voodoo Rebel (27/5, Leopolda).

La Scena Muta è un collettivo di collettivi, una comunità di musicisti, cantanti solisti, band e interpreti: durante un evento i gruppi si mescolano tra loro per dar vita a un nuovo insieme, un’occasione per uscire momentaneamente dalle proprie dimensioni musicali e conoscerne altre (28/5, Stazione Leopolda).

Art’n’Go. New Routes to Intercultural Creativity, laboratori multidisciplinari, performance e installazioni: 7 creazioni originali sul tema della consapevolezza. Sguardi e riflessioni, narrate con musica, danza, immagine digitale, da 50 giovani artisti della community Roots&Routes International (20, 21/5, Stazione Leopolda).

Pippo Delbono (27/5, Leopolda), con Leonetta Bentivoglio, presenta il suo ultimo libro Dopo la battaglia. Scritti poetico politici (Barbès Editore). Conferenze con Luigi Lombardi Vallauri e Mino Gabriele (19-21/5, Istituto Francese), una lectio magistralis con Alessandro Mendini, Federico Tiezzi, Gianfranco Capitta (14/5, Sant’Apollonia). Installazioni e incontri con gli artisti in Leopolda.

Stazione Leopolda, via Fratelli Rosselli, Porta al Prato, Firenze / Teatro Verdi, via Ghibellina 101, Firenze /
CanGo Cantieri Goldonetta, via S. Maria 25, Firenze / Istituto Francese, piazza Ognissanti 2, Firenze / Tempo Reale, Villa Strozzi, via Pisana 77, Firenze / Auditorium S. Apollonia, via S. Gallo 25, Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111, Firenze


INFO: FABBRICA EUROPA 2011
Tel. +39 055 2638480 / 2480515
www.fabbricaeuropa.net - www.ffeac.org
Biglietti festival: da 5 a 30 euro
Prevendita: Box Office, Vivaticket
www.boxol.it - www.vivaticket.it
INFO: “Gardenia” Alain Platel/les ballets C de la B
Teatro Verdi di Firenze, tel. 055 212320
biglietti: da 15 a 30 euro
Prevendita: Teatro Verdi, Box Office, Vivaticket
www.teatroverdionline.it - www.boxol.it - www.vivaticket.it


Fabrizio Del Bimbo

TuttaToscana

Dove, come, quando e perchè?
Mostre, eventi, folklore, avvenimenti, cultura, teatro...