giovedì 30 dicembre 2010

Gli auguri di buon anno di Volkswagen





“Nel 2010 non ci siamo occupati solo di automobili”. E’ la frase che compare sul biglietto elettronico di auguri che Volkswagen Group Firenze - attenta anche al rispetto dell’ambiente - ha inviato ai suoi clienti, agli amici, alle istituzioni e alla stampa cittadina.

Gradevolmente inseriti fra le decorazioni natalizie, in un’atmosfera dai colori quasi retrò, sul biglietto compaiono infatti alcuni esempi dell’intensa attività intrapresa a Firenze nel sociale dal gruppo automobilistico tedesco.

Proseguendo sulla via tracciata ormai da quattro anni dal Direttore Generale Luca Bedin, l’azienda ha affiancato alla sua naturale “missione”, quella di vendere e assistere autoveicoli, un costante impegno in attività culturali e di solidarietà, tipiche più di un importatore o di una casa madre che non di una concessionaria.

Ricordiamo, tra le tante realizzate, l’impegno ormai pluriennale a fianco della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Anna Meyer, quello per la Fondazione Galli, l’amicizia con l’Associazione dei Ragazzi di Sipario, l’istituzione di borse di studio per gli studenti dell’Istituto Polimoda e, sempre nel campo della cultura, il supporto al rinato Teatro Lumière, la partnership con l’Associazione Partners Palazzo Strozzi e la collaborazione con alcune amministrazioni comunali, tra le quali quella di Bagno a Ripoli, per la mostra di Silvano Campeggi “Verso Campaldino”, e quella di Fiesole, per l’esposizione di Frank Lloyd Wright, l’Estate Fiesolana e il Premio Fiesole Narrativa Under 40.

Un impegno, quello di Volkswagen Group Firenze, che proseguirà anche nel 2011. Uno dei primi appuntamenti del prossimo anno sarà infatti l’organizzazione di un evento di solidarietà a favore della Casa della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa e della Fondazione Fiorgen, alle quali sarà devoluto l’importo della vendita di un dipinto commissionato espressamente per questo scopo da Audi Firenze al maestro Luca Alinari.

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 29 dicembre 2010

'Arte nelle mani'


L“Arte nelle mani” è il titolo dell’iniziativa
Un percorso d’arte nel palazzo comunale ed in biblioteca
Continua in questi giorni festivi e fino al 9 gennaio la mostra l’”Arte nelle mani”. Si tratta di una mostra di pittura e scultura del rufinese Carlo Tesori. La mostra, che nei primi 20 giorni ha riscosso un buon successo di pubblico, è caratterizzata da due percorsi distinti: uno all’interno del Palazzo Comunale e l’altro nella Biblioteca di Rufina, per meglio conoscere ed apprezzare le opere dell’artista.
La mostra di Tesori darà il via ad una vera e propria rassegna, che vedrà come protagonisti artisti che provengono dal territorio rufinese, come spiega l’Assessore alla Cultura Gabriele Grondoni “con questa iniziativa si avvia un percorso che avrà continuità anche successivamente – spiega Grondoni-. D’ora in poi intendiamo infatti valorizzare e ospitare le opere di autori locali, dai quali emerge una capacità di plasmare la materia o di raffigurare le emozioni attraverso il pennello”.
La sezione all’interno del Palazzo Comunale è aperta tutti i giorni, sia feriali che festivi (con esclusione di Capodanno) in orario 15,30-19, quella in Biblioteca è aperta il lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 14 alle 19.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 28 dicembre 2010

I casi sono due


Da martedi 28 dicembre 2010 a martedi 4 gennaio 2011
(lunedi3 gennaio riposo)
Diana Oris
presenta
CARLO GIUFFRE’
in
I CASI SONO DUE
di Armando Curcio
regia di CARLO GIUFFRE’
Carlo Giuffrè Angela Pagano celebrano la grande tradizione comica napoletana con I casi sono due di Armando Curcio, nella settimana del capodanno al Teatro della Pergola.
Continua al grande tradizione comica napoletana accompagna nel nuovo anno il Teatro della Pergola e il suo pubblico insieme alla grande interpretazione di Carlo Giuffr・ Dopo sessant'anni di carriera Giuffrè prosegue nel suo intento di restaurare un repertorio otto-novecentesco proponendo la messinscena del testo di Armando Curcio I casi sono due. Alla sua gia affiatata compagnia si unisce in questo spettacolo Angela Pagano, custode insieme a Giuffrè di una tecnica attoriale straordinaria, piena di sfumature e registri, che affonda le proprie radici proprio nell’inesauribile repertorio napoletano.
Una vita in scena e per la scena quella di Carlo Giuffrè che ha raggiunto il traguardo delle nozze di diamante con il palcoscenico: “il teatro è la mia vita – ha raccontato recentemente – voglio e sto invecchiando con il teatro, una grande emozione ogni sera e anche un elisir di lunga vita”
Numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti hanno accompagnato la lunga carriera, primo fra tutti l’onorificenza del Presidente della Repubblica che gli ha conferito il titolo di Grande ufficiale nel 2007.
Carlo Giuffrè torna all'opera di Curcio per la terza volta dopo A che servono questi quattrini, La fortuna con la effe maiuscola e il primo allestimento del 1982 de I casi sono due. Il testo di Armando Curcio, noto oltre che come autore, come fondatore dell'omonima casa editrice, nonché giornalista, debutta nel 1941 con la compagnia dei fratelli De Filippo e proprio nel personaggio e proprio nel personaggio del cuoco Gaetano Esposito, Peppino de Filippo colse il carattere per la maschera di Pappagone che raggiunse un'enorme popolarità nella trasmissione della Rai Scala Reale.
La commedia ambientata a Napoli, piu' precisamente nella casa del barone Ottavio e di sua moglie Aspasia. I due, ormai anziani, sentono la mancanza di un figlio, di un erede. Spinto da questo sentimento, il barone incarica un investigatore di ritrovare un suo figlio illegittimo, nato da una passione giovanile e prematrimoniale per una cantante. La sorpresa di Ottavio ・grande quando gli viene comunicato dal suo incaricato che il figlio tanto cercato e per anni ignorato in realta'Gaetano Esposito, scontroso e rozzo cuoco al servizio dei baroni. Gaetano, acquisito il nuovo status di nobile, non perdere occasione di vessare la servito e di sfoggiare i suoi modi discutibili.
L’atmosfera della commedia, ambientata gli anni ’40, ・accompagnata dalle indimenticabili musiche di C.A. Bixio come “Torna Piccina Mia” , “Vivere” ,“La canzone dell’amore” e “Parlami D’Amore Mari”.
E' con piacere ed affetto che Carlo Giuffrè ricorda le parole che Federico Fellini dedico al suo primo allestimento della commedia nell'82 ”Ecco il teatro quello vero che funziona da sempre, come una bella festa fra vecchi amici con cui stai subito bene” e augurava ”che tutto cio'che di spensierato, allegro, buffonesco, patetico, assurdo e straziantemente umano, hai visto accadere su quel palcoscenico, spente le luci e uscito dal teatro, tu possa ritrovarlo fuori nella vita! ”
E' il successo di quella edizione, e le innumerevoli critiche appassionate ricevute, a guidare Giuffrè trent'anni dopo, nuovamente, tra le righe e le battute di Armando Curcio.
Orario spettacoli:
dal martedi al sabato: ore 20.45
domenica: ore 15.45
Prezzi biglietti interi:
Platea: € 27 + € 3 (diritto di prevendita) € 30
Posto Palco: € 20+ € 2 (diritto di prevendita) € 22
Galleria: € 13,00 + € 2 (diritto di prevendita) € 15
Del Bimbo Fabrizio

Bilancio all'insegna del risparmio per il Presidente del Consiglio Regionale


Nessun taglio indiscriminato, soltanto “risparmi, mirati e selezionati, così che il ruolo del Consiglio non ne risulti sminuito in alcun modo”. Il presidente dell’assemblea, Alberto Monaci nella tradizionale conferenza di fine anno ha presentato il 23 dicembre i dati del Bilancio del Consiglio, raffrontati con quelli del 2009. Un confronto condotto su cifre omogenee, riferite ai primi mesi di legislatura del 2010 rapportati al medesimo periodo del 2009 (1 maggio-31 dicembre). Otto mesi durante i quali l’Ufficio di presidenza, e il Consiglio tutto, come ricorda Monaci, hanno pensato a mettere in opera “la massima parsimonia, tutti i risparmi possibili e immaginabili”, che il preidente declina leggendo i numeri del bilancio. Quelli noti – come la riduzione di budget per la Festa della Toscana (da 750mila euro a 349mila) – e quelli invece sino ad oggi mai usciti, elaborati dalgi uffici con la chiusura dell’anno in corso. Sfilano così le cifre sulla diminuzione dei costi per le indennità dei consiglieri, passati dai 64 della scorsa legislatura ai 54 di questa, per le missioni degli eletti fuori del territorio regionale (-83 per cento), e del personale (-91 per cento); i risparmi sulle spese di rappresentanza del presidente, dei membri dell’Ufficio di presidenza, dei presidenti di commissione (95 per cento). “E’ il frutto del nostro risparmio, ma non sappiamo ancora dove andrà”, ricorda Monaci: ad ora i risparmi confluiscono nel bilancio della Regione, infatti, senza tornare nella disponibilità dell’assemblea. “Ma – precisa il presidente – dal 1° gennaio il Consiglio sarà completamente autonomo”. Anche il vicepresidente Roberto Benedetti (Pdl), ha sottolineato la volontà di dare “segnali” che fossero evidenti per l’intera opinione pubblica toscana, rispettosi del momento difficile che l’intero Paese attraversa. Non senza ricordare, per esempio, “la decisione di destinare quanto previsto per le spese di rappresentanza dell’ufficio di presidenza, tra maggio e agosto, alle famiglie colpite dalla tragedia di Viareggio”. Questione di scelte, insomma, che il Consiglio regionale della Toscana ha fatto proprie e che Marco Carraresi (Udc), dell’Ufficio di presidenza, rivendica anche in vista dell’imminente autonomia: “Paradossalmente l’assemblea, che diverrà una nuovo e autonomo centro di spesa, attuerà riorganizzazione e razionalizzazione che comportano risparmio; ci auguriamo che anche la Giunta faccia un prospetto di questo tipo”.

Fabrizio Del Bimbo

Pitagorap

Contiente ben 24 pagine tutte da colorare e da imparare!
1 Cd audio allegato con tabelline dall'1 al 10 in filastrocca rap
Musica, vignette da colorare e un cd RAP: ecco il nuovo sistema per imparare le tabelline e insieme vincere la paura dell’aritmetica. Così un’insegnante di matematica e tre ex studenti hanno risposto all’allarme lanciato dal Ministro dell’istruzione francese, subito seguito da quello italiano, che già nel 2007 segnalavano le difficoltà di calcolo di troppi alunni, dalle scuole primarie alle superiori. Colpa delle calcolatrici elettroniche, della disabitudine allo studio mnemonico e forse, soprattutto, di una valutazione immediatamente utilitaristica del sapere.
Diego,“Il barbaro studente che piange e che si pente”, protagonista di questo prezioso libriccino, non ha imparato la tavola pitagorica alle elementari e ha sviluppato un’insensata paura dei numeri. Per lui, come per tanti altri, si prepara un futuro di insuccessi e frustrazioni, non solo scolastiche. Ma l’inflessibile Pitagora e il suo buffo assistente Zalmoxi, dopo averlo cacciato in malo modo, costringono lo smemorato a recuperare il tempo perduto. Davanti ad una scolaresca multietnica, lo studente somaro prova alla fine il piacere della semplice conoscenza, che è premio di se stessa. E Diego si addormenta contento su di un’improbabile amaca, tra rovine classiche occhieggianti all’orizzonte.
Oltre a insegnare le tabelline, Pitagorap fornisce curiosità matematiche e informazioni di storia, storia dell’arte, storia della scienza, filatelia. Cantando a ritmo sincopato, si impara senza annoiarsi, ma perfino agli adulti è riservata qualche sorpresa: scorrendo la magica tavola in lungo e in largo, e anche diagonalmente, scopriranno di non aver sfruttato, a suo tempo, il più rapido sistema cinese che tien conto della proprietà commutativa, e che viene qui opportunamente integrato al metodo di studio.
Di Giuliana Terzetti
Fabrizio Del Bimbo

giovedì 23 dicembre 2010

La conferenza di fine anno di Confindustria Firenze


Si è svolta il 22 dicembre la conferenza di fine anno di Confindustria Firenze.

La gestione dell'emergenza neve a Firenze è stata "una figuraccia collettiva". Lo ha detto Giovanni Gentile, presidente di Confindustria Firenze, "Ci dovrebbe essere - ha aggiunto - la corsa non a togliersi responsabilità, ma ad assumersele".

Gentile ha sottolineato che "c'é stato un problema dovuto a tanti fattori: non si può dire che l'organizzazione gestita dalla nostra amministrazione abbia funzionato. Bisogna che al più presto venga realizzato un piano elaborato in maniera convincente e rapido da attuare: non è detto che la neve non ricada già questo inverno. Mi aspetto dall'amministrazione un cambio di indirizzo deciso da elaborare al più presto".

Per il presidente è anche un problema di infrastrutture: "Se avessimo avuto la bretella Barberino-Incisa e la Tav tutto questo non sarebbe successo".


Fabrizio Del Bimbo

La BCC di Pontassieve si rinnova a Dicomano


Banca sempre più aperta e più sicura
Buone nuove per l'agenzia di Dicomano della BCC, infatti da oggi offre ai propri clienti la possibilità di fare anche operazioni di versamento di contanti ed assegni, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, in tutta semplicità e sicurezza.
L’agenzia, situata nella centralissima piazza Trieste 41/42, ha aperto un’area self-service dotata del nuovo impianto Bancomax, strumento del tutto simile al Bancomat, ma che oltre alle consuete funzioni, permette di fare versamenti con accredito immediato in conto corrente e consegna della relativa ricevuta e della fotocopia degli assegni versati.
Oltre a questo, i clienti di Dicomano hanno a disposizione il nuovo modello di ‘Banca aperta’, che semplifica l’accesso in agenzia attraverso normali porte automatiche, che rendono l’accesso facile come in un qualsiasi negozio, senza però pregiudicare la sicurezza dei dipendenti e dei clienti.
Del Bimbo Fabrizio

Addio mia bella addio


DA CURTATONE A CALATAFIMI, I FATTI D’ARME CHE FECERO L’ITALIA
IN MOSTRA A PALAZZO MEDICI
Numerosi sono i plastici, figurini, e una ricca documentazione per ricostruire le battaglie del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, per celebrare i suoi 150 anni.
Dal prossimo 23 dicembre 2010 fino al 21 gennaio 2011 nella Galleria dei Medici
La Galleria dei Medici diventerà un campo di battaglia. Gli eserciti che fecero la storia dell’Italia assedieranno lo spazio espositivo di Palazzo Medici, dal 23 dicembre 2010 al 21 gennaio 2011, con l’iniziativa “Addio mia bella addio”. Per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Provincia di Firenze e l’associazione Cantiere della Memoria promuovono l’esposizione di 5 plastici, animati da migliaia di figurini, che ricostruiscono le battaglie dalla prima guerra di indipendenza alla spedizione dei Mille. A corredo dei plastici ci sono pannelli esplicativi e vetrine con soldatini di varie dimensioni, diorami per visualizzare in maggior dettaglio gli eserciti dell’Italia preunitaria e quelli che presero parte ai fatti d’arme considerati.
Oltre ai plastici delle battaglie di Curtatone e Montanara (29 maggio 1848), saranno presenti: la guerra di Crimea con la Carica di Balaclava e lo scontro della Cernaia, la Battaglia di Palestro (31 maggio 1859), la Battaglia di Calatafimi (15 maggio 1860). A questi saranno affiancate sagome ad altezza naturale di volontari toscani, militari austriaci, borbonici e garibaldini, di personaggi come Mazzini, Napoleone III e, a cavallo, Garibaldi e Vittorio Emanuele II (incontro di Teano).
“Questi plastici rappresentano importanti pagine di storia – ha commentato l’Assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede – dalle quali non si può prescindere. La Provincia ha infatti invitato tutte le scuole, medie superiori e inferiori, a partecipare all’iniziativa. Un’opportunità educativa oltre che una mostra divertente e interessante”.
La mostra continuerà inoltre nelle antiche sale della Biblioteca Riccardiana e Moreniana, dal 13 gennaio al 17 marzo 2011, dove sarà visibile al pubblico un ricco materiale bibliografico inerente a figurini, uniformi e cimeli d'epoca risorgimentale. Documenti conservati dalle biblioteche e dai fondi Fucini, Basevi e Zannetti.
L’iniziativa è stata promossa con la collaborazione di AFBIS (Associazione Fiorentina Battaglie in Scala) e dell’associazione di modellisti La Condotta, che raccoglie pezzi unici – a livello internazionale - della produzione dei figurini storici,ossia dei soldatini realizzati secondo i criteri dell’archeologia ricostruttiva in scala. Dalle più importanti collezioni italiane ci sono altri soldatini e figurini: da quelli piatti “Norimberga” ai celebri Xiloplasto, prodotti nel 1961 per commemorare il primo centenario dell’Unità italiana.
Il comando provinciale della Guardia di Finanza, che ha pubblicato una storia del Corpo dalle origini nel Granducato fino all’unificazione, portando alla luce importanti documenti, porta alla mostra dei figurini che riproducono per la prima volta finanzieri granducali.
Dal 23 dicembre 2010 al 23 gennaio 2011, Galleria dei Medici
Dal 13 gennaio 2011 al 17 marzo 2011, Biblioteca Moreniana e Biblioteca Riccardiana
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 22 dicembre 2010

Stile Naturale Shop: la piazza virtuale della filiera corta dell'eccellenza toscana


Nasce a Firenze Stile Naturale Shop, prima bottega on line della filiera corta dell'eccellenza toscana che propone i prodotti di qualità delle piccole aziende biologiche, biodinamiche e artigianali del territorio. Aziende di qualità che hanno fatto del loro prodotto il fiore all'occhiello del Made in Italy e del made in Tuscany.

La vetrina è stata presentata in Palazzo Vecchio con il vicesindaco ed assessore alle attività produttive Dario Nardella, da Paolo Gini della Fondazione Campagna Amica Toscana associata a Coldiretti e da Giulia Premilli ideatrice di Stile Naturale Shop.

Dai presidi sloow food ai prodotti dei conventi e dei monasteri, dai cuscini di pula di farro biologica per l'allattamento alle briciole d'oro a 23 carati per decorare cocktail, dai saponi all'olio extra vergine d'oliva biologio toscano Igt alla composta di Cipolla di Certaldo, dallo Zafferano di San Gimignano al pecorino toscano di Volterra a caglio vegetale per finire con il dolce ebraico di Pitigliano.

Questo straordinario negozio d'eccellenze culturali, storiche, gastronomiche ed artigianali, attentamente scelte e selezionate con cura si trova su Ebay all'indirizzo: http://store.ebay.it/stilenaturale raggiungibile quindi dalle utenze di tutto il mondo.

La bottega nasce dalla stretta collaborazione con la rivista on line Stile Naturale (www.stilenaturale.it) opinion leader in Italia per quello che riguarda tutte le novità della green economy e delle piccole e medie aziende che fanno economia positiva.

Filiera corta ed ecosostenibilità parole chiave che Stile naturale Shop vuole promuovere con un contatto diretto fra produttore e cliente finale, senza fare magazzino dei prodotti messi in vendita abbattendo così il numero dei trasporti e quindi l'inquinamento atmosferico e del consumo delle risorse naturali.

Quattro i perni di Stile Naturale Shop:

Tradizione: dalle suoe Benedettine di Pistoia ad esempio ecco il Rosolio di China che affonda le sue tradizioni nel 1700 allo Sfratto dei Gyom il dolce ebraico di Pitigliano presidio slow food;

Agricoltura e biodiversità: molte aziende scelte sono biologiche e biodinamiche perchè Stile Naturale Shop intende promuovere l'agricoltura attenta al territorio, alle biodiversità e alla filiera corta promulgando le buone pratiche che proteggono la nostra terra e i nostri sapori.

Sostegno e tutela delle piccole imprese e della qualità: le aziende vengono scelte e selezionate non pagando alcuna quota di affiliazione. Questo per venire incontro alle piccole realtà di qualità che altrimenti non avebbero la forza per arrivare nel mercato on line.

Social network: 1550 appassionati da tutta Italia già iscritti al gruppo su facebook nel quale sono costantemente aggiornati sui nuovi prodotti e dove possono scambiarsi idee..

E nel futuro? Giulia Pemilli ci dice che il prossimo steep di questo unico negozio on line sarà l'ingresso in vetrina anche delle collezioni di piante storiche toscane come ad esempio le varietà di agrumi della collezione medicea e le varietà di rose antiche presenti nei giardini medicei e la traduzione in inglese di tutti i prodotti per una migliore fruizione sui mercati esteri

La tramvia che scappò via e altre storie


Questo libro edito da Accademia dell’Iris il libro di fiaba “a sei mani” delle giornaliste fiorentine Susanna Bonfanti, Chiara Brilli e Lisa Ciardi
La tramvia che si ribella ai suoi binari perché stufa del solito tragitto fino a Scandicci, una bambina che si perde alla stazione di Santa Maria Novella scoprendo un incredibile segreto. E ancora, un sorprendente dialogo notturno fra la statua di Giovanni dalle Bande Nere e il manichino di un negozio di San Lorenzo e Anna che torna piccola nella sua San Niccolò. Firenze (e non solo) in fiaba, filastrocca e racconto attraverso l’immaginazione di tre giornaliste professioniste fiorentine, amiche e neo mamme, che si cimentano nella scrittura per bambini. Ma anche storie curiose e incredibili che arrivano dal fondo del mare, dai misteri di una pineta, dalla polvere sopra un mobile e dalla pasta di pane. Viaggi della fantasia che Susanna Bonfanti (Canale 10), Chiara Brilli (Controradio) e Lisa Ciardi (La Nazione) narrano ai loro bambini, Alessandro, Emma e Giulio e a tutti quelli che vorranno leggerli, ascoltarli o vederli attraverso le inconfondibili illustrazioni del noto disegnatore e cartoonist Giovanni Beduschi, ispirato dal suo piccolo Riccardo.
È nato così, dalla voglia di sfruttare la passione per la scrittura in un ambito diverso da quello lavorativo, piegandola ai gusti dei propri figli, il libro “La tramvia che scappò via e altre storie”. Tre giovani croniste, di età compresa fra i 31 e i 33 anni, abituate a piegare quotidianamente la creatività alle esigenze di tre media diversi (radio, tv e carta stampata), hanno scelto di fare insieme un tuffo nella fantasia. Ne sono nate filastrocche e fiabe che mantengono però sempre qualche legame con la realtà e con la cronaca.
Il libro “La tramvia che scappò via e altre storie” raccoglie in tutto otto fiabe, una filastrocca e tantissime illustrazioni. Edito da Accademia dell’Iris è in vendita nelle migliori librerie d’Italia.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 21 dicembre 2010

Successo dei 50 giorni di Cinema Internazionale a Firenze


“50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”
La rassegna si è chiusa all’Odeon di Firenze con un bilancio più che positivo

Fortissimo il gradimento del pubblico: lo prova l’incremento del 6%
Proiettati 204 lungometraggi, 116 cortometraggi. Presenti 498 ospiti internazionali.

Si è chiusa lo scorso 10 Dicembre la rassegna cinematografica che dal 2007 rappresenta uno dei momenti più attesi della vita culturale fiorentina: la “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”, organizzata da FST Mediateca, in collaborazione con Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze.

A decretare il successo dell'iniziativa, anche quest'anno, l'offerta di una programmazione di cinema di qualità.
Una delle principali novità è stata la presenza degli Italians Doc Screenings di Doc/it che, insieme al Festival dei Popoli, ha portato a Firenze, per la prima volta, il mercato del documentario in Italia. Un meeting di tutti i principali operatori del settore, italiani e internazionali, che si sono incontrati e confrontati sulle prospettive culturali, produttive e distributive del documentario.
Ciò caratterizza sempre di più la nostra regione come terra d'elezione del documentario.

E sono ancora una volta le cifre della rassegna a descriverne il successo: si registrano infatti quest'anno 54.500 presenze in 51 giorni, con un incremento di circa il 6%, rispetto all'edizione 2009 che ne aveva fatte registrare 51.500 in 52 giornate di programmazione.

E ancora: 204 i lungometraggi e 116 i cortometraggi proiettati, 498 gli ospiti internazionali presenti a Firenze – registi, produttori, sceneggiatori e attori - che hanno incontrato il pubblico in sala portando alla nostra città l'eco delle principali tendenze culturali contemporanee. Da evidenziare inoltre che la rassegna ha consentito al pubblico di vedere film inediti in Italia e che non saranno distribuiti dai circuiti commerciali.

I festival che compongono il cartellone della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”, France Odeon, Festival dei Popoli, Lo Schermo dell'Arte Film Festival, Florence Queer Festival, River to River. Florence Indian Film Festival, Immagini e Suoni del Mondo, Festival del Film Etnomusicale e il Premio NICE Città di Firenze, hanno tutti registrato una crescita di presenze per l’ottima qualità dei film, per gli eventi e gli incontri con gli ospiti e per il sistema organizzativo generale che ha consentito di diffondere la programmazione delle iniziative..

Nicoletta Curradi

Tutto regolare per la logistica dei trapianti, nonostante la neve


Adesso che la situazione riprende una parvenza di normalità parliamo di una delle poche cose che nonostante la grande emergenza hanno funzionato regolarmente in Toscana.
Il servizio Logistica dei Trapianti del Nucleo Operativo di Protezione Civile ha assicurato la quasi regolarità dei trasporti connessi ad attività di trapianto.

Il giorno 17 dicembre, in piena emergenza sono stati trasportati due reni da Siena a Pisa, trasporto avvenuto regolarmente con “solo” due ore di ritardo rispetto alla consuetudine.
In serata poi un'altro donatore a Livorno dove è stata trasferita l'equipe chirurgica dell'ospedale di Pisa Cisanello, anche in questo caso tutto si è svolto regolarmente fatto salvo il maggior tempo di percorrenza dettato dalle regole basilari di maggior prudenza.
Sabato mattina nuova donazione a Firenze, prelievo multiorgano su un giovane deceduto per incidente stradale, anche in questo caso abbiamo assicurato il trasferimento di equipe chirurgiche ed organi.
Nella quasi normalità di domenica un'altro donatore. In totale sono stati trasferiti otto organi nelle tratte Siena-Firenze- Pisa e quattro equipes chirurgiche nelle tratte Pisa, Firenze, Livorno.

Tutti gli spostamenti, ovviamente concordati in stretto contatto con le autorità sanitarie quali il coordinamento regionale trapianti ed i centri trapianti interessati, sono riusultati pressoché normali fatti salvi tempi di percorrenza più lunghi tra il 50 ed il 100% in più, ma tutto si è svolto con regolarità e sopratutto sicurezza.

In queste giornate di grande emergenza ci siamo, come sempre, impegnati al massimo per rendere semplici le cose, possiamo dire di esserci in buona parte riusciti assicurando la quasi normalità ad un srevizio così importante.

Unica defaillance l'impossibilità di far giungere a Pisa un paziente candidato al trapianto.
Purtroppo a causa della forte nevicata erano chiusi gli aeroporti di Pisa e Firenze, quindi l'unica possibilità era quella di far giungere il paziente all'aeroporto di Bologna, il più vicino aperto, ma stante le difficoltà di percorrenza nella tratta Pisa Bologna, abbiamo consigliato di non far partire da Palermo il candidato al trapianto al fine di non esporlo a rischi connessi a spostamenti difficili, infatti due ore dopo la richiesta è stata chiusa per alcuni tratti l'autostrada Bologna-Firenze, quindi la nostra, seppur sofferta decisone, è stata quantomai opportuna.



Nicoletta Curradi

Teatro Verdi di Firenze stagione 2010-2011


Per tutti gli spettacoli sono in vendita presso:
La biglietteria del Teatro Verdi è in via Ghibellina 91r, tel 055-21.23.20; fax 055-28.84.17
Orario: da lunedi a sabato 10-13 e 16-19
Box Office, NUOVA SEDE: Via delle Vecchie Carceri 1- Le Murate Tel 055-21.08.04
Fax 055-21.31.12. orario lun-ven 9.30.00-19.00/sab 9.30-14.00; www.boxofficetoscana.it
È possibile acquistare i biglietti in tutta la Toscana presso gli oltre 50 punti vendita del Circuito Regionale Box Office. La vendita on-line si effettua all’indirizzo www.teatroverdionline.it
Box Office vende telefonicamente i biglietti con carta di credito (commissione sul servizio) chiamando il numero 055-21.08.04 in orario 10.30 – 18.00.
RIDUZIONI
Hanno diritto alla riduzione sull'acquisto degli abbonamenti: abbonati alla Stagione concertistica dell'O.R.T., soci Coop Unicoop Firenze, Carta SuperFlash CRF, giovani fino a 21 anni, studenti, anziani oltre 65 anni, gruppi superiori alle 15 persone. Per ottenere la riduzione dovrà essere presentato un documento di appartenenza ad una delle suddette categorie al momento dell'acquisto e dell'ingresso a Teatro. Hanno diritto alla riduzione sul biglietto per il singolo spettacolo le stesse categorie sopracitate tranne che nei giorni di venerdì sabato e domenica
Sconti speciali “ La sera della prima ” pagando con carta Aura presso la biglietteria del teatro e il box office
(Esclusi gli spettacoli a data unica)
Primo giorno di ogni spettacolo iniziativa per i soci Coop-Unicoop e Carta SuperFlash CRF : “La sera della prima” (Esclusi gli spettacoli a data unica)
Per tutte le altre informazioni consultare il sito :
www.teatroverdionline.it e scrivere
Del Bimbo Fabrizio

lunedì 20 dicembre 2010

"Il presepe del futuro alla Fabbrica Pampaloni


Il presepe del futuro
Presso Fabbrica Pampaloni dal 20 dicembre a febbraio 20

L’artigianato diventerà un presepe, la fabbrica un luogo visitabile (a pagamento?),
dove gli operai, intenti alle sapienti lavorazioni, daranno l’impressione di
compiere i soliti gesti ripetuti meccanicamente. Un teatrino dell’assurdo,
costruito in contropiede per i turisti, e nella mensa aziendale i visitatori
potranno ricevere, se lo vorranno, una ciotola fumante di zuppa.
Ma è solo una messa in scena. In realtà gli operai spremono con la loro fatica,
la naturale attitudine di mettersi in discussione ed entusiasmarsi di fronte
a un progetto nuovo, per sentirsi parte di un processo di cambiamento,
avvertito come irrinunciabile nei confronti del mondo.
Lo show-room non esisterà in quanto tale, ma sarà mischiato con la
fabbrica stessa. Gli spazi saranno delimitati da imponenti vetrine ottocentesche
illuminate, e si potrà vedere attraverso, scorgendo gli argentei bagliori degli oggetti
insieme con la calda staticità delle forme in legno o in rame.
E al di là una serie di ombre in movimento, gli operai, che, con gesti rituali
e virtuali plasmeranno le invenzioni, destinate ad arricchire le nostre case e le
nostre tavole. La fabbrica come luogo dell’anima, in cui entrare con rispetto
e riverenza, per farsi coinvolgere in un viaggio da macchina del tempo.
La dimensione è quella, tante volte invocata, della ricerca, materiale e spirituale,
una ricerca pura, lontano dalle pur necessarie esigenze commerciali
della globalizzazione, per proporre la propria ‘firma’, a dimostrazione
di quel che c’è dietro, un back-stage che tutti vorrebbero frequentare.
Un mondo di abilità e perizia mille volte più complesso e sorprendente,
da quello delle aspettative di massa, a patto che ciascuno di noi fosse
disposto a rischiare intellettualmente e con il cuore, qualcosina in più.
Passato, presente e futuro si fondono senza rinnegare nulla, a parte
la selezione naturale e darwiniana, per cui certi argenti diventano
mitici e altri meno. Ma la distanza, lo scarto sono minimi. Tutto è
possibile. Siamo noi tutti alla fine a decretare in quale cazzo di mondo,
e non sempre è il migliore a nostra disposizione, vogliamo vivere.
La fabbrica diventa così un luogo senza tempo, dove il nonno, il padre
e il figlio, si rincorrono senza sosta, ciascuno testimoniando la propria
epoca con disegni, forme, idee. Non si butta via niente nella metafora
della buona cucina e tutto serve, è servito, servirà a qualcosa.
Dìn dòn, dìn dòn, sembrano battere con le ore le fucine metalliche,
al disperato inseguimento della propria e dell’altrui immortalità,
simboleggiate dalla bellezza immune dal calcolo sempre presente
della convenienza. Alla faccia del lusso democratico ipocrita e
rassicurante, qui il lusso diventa lussuria baudelairiana, riflesso
incondizionato delle esperidi, delle atlantidi mitologiche, che si
esprimono ammiccanti con le facce degli operai, neo-realistiche
e sottilmente ironiche.


Fabrizio Del Bimbo

Pietro Annigoni in Provincia a Firenze


ARTE: ANNIGONI, GRANDE MOSTRA IN PROVINCIA
La Provincia di Firenze festeggia il centenario della nascita di Pietro Annigoni con un importante evento, alle celebrazioni del grande maestro. Con l'Associazione Culturale LiberArte Palazzo Medici allestirà questa mostra che dal 22 febbraio al 12 aprile 2011 una grande mostra che metta in luce gli aspetti più salienti dell'attività di questo artista così legato alla città di Firenze.
In anteprima stampa saranno presentati domani, 21 dicembre, il catalogo dell'esposizione, nonché la preview digitale dell'allestimento. Percorrendo le sale del museo il visitatore avrà la possibilità di scoprire, attraverso una coinvolgente sintesi espositiva, le diverse fasi che hanno caratterizzato la produzione artistica di Annigoni: non solo autoritratti e ritratti quindi, ma anche dipinti che si collocano concettualmente tra il Verismo e la Metafisica, paesaggi e vedute, gouaches e sanguigne, fino ad arrivare ai grandi cartoni e studi per affresco.
La mostra nasce grazie alla disponibilità della signora Rossella Segreto Annigoni, moglie del Maestro, che ha messo a disposizione la gran parte delle opere che saranno visibili, assieme ad altri importanti collezionisti, e alla consulenza scientifica della professoressa Anita Valentini, curatrice del catalogo.
Con i ricavi della vendita del catalogo la Provincia intende contribuire a finanziare gli interventi di solidarietà e cooperazione dell'Associazione Amici di Pietro Annigoni per la solidarietà fra i popoli - ONLUS, la cui presidente è proprio Rossella Segreto Annigoni.
Del Bimbo Fabrizio

La neve protagonista a Firenze, anche nel restauro sostenuto da Enel



Mai restauro fu più azzeccato: in una giornata davvero "innevata" Enel ha presentato il 20 dicembre nella sua sede di Lungarno Colombo il restauro del dipinto "Il miracolo della neve" di Matteo Rosselli, proveniente dalla chiesa di S.Pietro a Massa dei Sabbioni.

La Soprintendente per il Polo Museale di Firenze, Cristina Acidini, ha presentato il restauro del dipinto “Il Miracolo della Neve”, esposto per il periodo natalizio presso la Sede Enel di Firenze. L’opera è stata recuperata grazie al sostegno di Enel. I lavori, curati da Manola Bernini, sono stati seguiti dalla Diocesi di Fiesole.


Enel, Diocesi di Fiesole, Diocesi di Firenze e Comune di Cavriglia hanno presentato il restauro del “Miracolo della Neve”, dipinto proveniente dalla Chiesa di San Pietro a Massa dei Sabbioni, a Cavriglia (Ar).

Il quadro rimarrà esposto nel periodo natalizio per una mostra inedita, prima di tornare alla Chiesa di San Pietro a Massa dei Sabbioni a partire dal 2 gennaio. Alla conferenza stampa sono intervenuti Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico e per il Polo Museale della città di Firenze; Alessandro Bicchi del Duomo di Firenze; Don Alessandro Righi, Responsabile Beni Culturali Diocesi di Fiesole; Gianluigi Fioriti, Responsabile Centro Italia Enel Infrastrutture e Reti, e Luciano Martelli, Responsabile Relazioni Esterne Enel Area Centro Nord.

Si tratta di una tela rappresentante il Miracolo della neve in cui si illustra l'episodio della fondazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Nel dipinto è raffigurato Papa Liberio che, secondo la leggenda, avvertito in sogno dalla Vergine durante la notte, in pieno agosto, mentre la neve fiocca dal cielo, traccia con una zappa il perimetro della futura basilica di Santa Maria Maggiore, una delle più importanti chiese della cristianità. L’opera è riconducibile alla mano del pittore mediceo Matteo Rosselli (Firenze, 1578-1650): si tratta di un recupero significativo per Cavriglia e per tutto il Valdarno aretino.

Il restauro di quest’opera, interamente sostenuto da Enel ed eseguito da Manola Bernini di Figline Valdarno, è stato seguito dall’Ufficio Inventariazione dei Beni Ecclesiastici della Diocesi di Fiesole.

Cristina Acidini, nel ripercorrere la storia del dipinto dove traspare la manualità di Matteo Rosselli, pittore mediceo del 1600, ha sottolineato che “si tratta di un’opera inedita, in cui viene valorizzata la tradizione popolare che riconosce nel miracolo della neve il motivo di ispirazione per la costruzione della Basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei simboli della cristianità. Una tela che dopo 400 anni rischiava di andare perduta e che, grazie ad Enel, è stata recuperata: da oggi sarà un’icona spirituale nella Chiesa di San Pietro a Massa dei Sabbioni nonché un’opera di assoluto valore artistico”.

Fabrizio Del BImbo

Rinascimenti nella luce


IL PRIMO AD ACCENDERSI È PALAZZO MEDICI
Questa è l’anteprima di un progetto che coniuga tecnologia e festa popolare
Luce nuova per i capolavori architettonici della città per tutte le festività natalizie
Da oggi sarà accesa l’illuminazione in Via Cavour su Palazzo Medici Riccardi
“Rinascimenti nella luce” propone alla città di Firenze l’anteprima di un ambizioso progetto che coniuga ricerca e tecnologia, arte e festa popolare. Un Natale d’autore all’insegna della luce e l’occasione per percepire in maniera nuova la città, grazie all’utilizzo delle moderne tecniche d’illuminazione e della proiezione video.
Per tutto il periodo delle festività natalizie, dal 21 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011, specifiche scenografie luminose saranno accese in alcuni luoghi simbolo dell’architettura fiorentina: il primo ad essere acceso sarà domani Palazzo Medici Riccardi, al quale seguiranno la Stazione di Santa Maria Novella, il Palazzo di Giustizia, la Loggia de’Lanzi, Palazzo Giovane dove ha sede la casa della Creatività.
Le realizzazioni seguono un segno luminoso che congiunge passato, presente e futuro della città. Dall’architettura della tradizione rinascimentale rappresentata dall’antica dimora dei Medici, sede della Provincia di Firenze, al capolavoro del razionalismo italiano dell’architetto Michelucci a Santa Maria Novella, fino alle forme geometriche della moderna architettura a Novoli, uniti da una serie di interventi che riqualificano e innovano l’arredo urbano, un modo nuovo e diverso di vivere la festa del Natale.
Il progetto “Rinascimenti nella Luce” vedrà la sua prima vera edizione nel dicembre 2011 ma quest’anno, con il significativo contributo della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze e di alcune importanti aziende private, è stato ritenuto essenziale dare alla città un segno di questa gestazione.
Il progetto di Sicrea è stato ideato e diretto dal regista scenografo Giancarlo Cauteruccio con i partner tecnici Enel e Silfi. Grazie alla collaborazione di Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Cassa di Risparmio di Firenze, Grandi Stazioni, Telecom, Sime, Inso, Immobiliare Novoli.
I “Rinascimenti nella luce” fiorentini sono visibili in questi luoghi:
- Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour
- Stazione di Santa Maria Novella
- Area ex Pensilina Stazione SMN
- Nuovo Palazzo di Giustizia, Novoli
- Palazzo Giovane, sede della Casa della Creatività, vicolo di Santa Maria Maggiore
- Loggia de’Lanzi
Del Bimbo Fabrizio

domenica 19 dicembre 2010

"Storie sexy di ragazze per bene", un volume di Matilde Calamai






Le storie sexy di Matilde Calamai, presentate nei giorni scorsi a Firenze, sono state apprezzate anche da Federico Moccia, regista cinematografico e scrittore di romanzi tra i più famosi dei nostri tempi, che ha curato la prefazione del libro.

Matilde Calamai conduce programmi televisivi dedicati alla salute, alla bellezza e al benessere, nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo " La bellezza parte da dentro", riscuotendo un un buon successo di pubblico e di critica a livello nazionale, aggiudicandosi il titolo di finalista al concorso internazionale " Ida Baruzzi Bertozzi"; quattordicesima edizione del "Marengo d’oro".

Dopo quasi un anno la Calamai si ripresenta in libreria con un’altra opera dal titolo " Storie sexy di ragazze per bene" pubblicato da GDS editore, alla quale auguriamo un grande successo.

Tratto dalla prefazione di Federico Moccia : "…Molte le sfumature che colorano ogni pagina, molti i colori scelti, ampia la tavolozza delle possibilità. L’autrice cerca di mostrare ogni aspetto possibile del rapporto uomo-donna in maniera divertita e appassionata, romantica ma anche disincantata, in favole moderne che si leggono piacevolmente e si lasciano divorare velocemente. Un libro che ti accompagna in autobus, in treno o in qualche attesa. Un libro leggero nel senso che non pretende di pesarti, ma vuole distrarti e strapparti una riflessione e un sorriso. Cartoline d’amore, di vita, di quotidianità scritte con la voglia di mostrare uno spaccato di vita che riguarda tutti noi…"
Info: www.matildecalamai.net

Fabrizio Del Bimbo

Il Premio Touring 2010 all'IGM



È stato assegnato il 18 dicembre all’Istituto Geografico Militare il Premio Touring, ideato nel 2000 dal “Corpo Consolare” della Toscana, giunto alla sua undicesima edizione.

Alla presenza delle massime autorità militari e civili di Firenze e del Direttore Generale del Touring Club Italiano, Dott. Fabrizio GALEOTTI, il Comandante dell’Istituto Geografico Militare, Gen. D. Antonio DE VITA, ha ricevuto dal Console Regionale del Touring, Dott. Gianni MECOCCI, il prestigioso riconoscimento, assegnato annualmente a realtà artistiche, culturali o ambientali che valorizzano e rappresentano nel mondo l’immagine di pregio della Regione.

Il premio è stato conferito all’IGM in virtù degli alti meriti storico-scientifici acquisiti nei 138 anni di attività di studio, ricerca e realizzazione della cartografia ed assume, alla vigilia delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, un particolare significato in quanto riconosce al personale dell’Istituto Geografico Militare il determinante contributo posto in atto per la diffusione e la conoscenza delle realtà geografiche del nostro Paese.

Questo riconoscimento è un chiaro segno di stima tra due istituzioni che collaborano da sempre. Il Touring Club, infatti, da 116 anni apprezza la ricchezza dell’operato dell’IGM e, anche per questo motivo, ha scelto la sua struttura, di particolare rilevanza architettonica, come sede della prima tappa (domenica 27 febbraio), della Penisola del Tesoroâ 2011, la serie di appuntamenti che, dal 1999, accompagnano i soci TCI su piste meno battute delle grandi città, ma non per questo inferiori in quanto a ricchezza di tesori artistici e reperti archeologici.

Relatore d’eccezione nella giornata di assegnazione del premio è il Direttore dei Musei Vaticani, Prof. Antonio PAOLUCCI già Ministro per i Beni Culturali, che ha tenuto un’avvincente allocuzione sulla “Galleria delle Carte Geografiche dei Musei Vaticani”.

Fabrizio Del Bimbo

Ambienti e riflessi sentimentali


Mario Marcucci e Viareggio
Con 'Ambienti e riflessi sentimentali'
a cura di Alessandra Belluomini Pucci
Viareggio, Villa Paolina
Con la Provincia di Lucca e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Viareggio inaugurano salvo condizioni climatiche il sabato 18 dicembre 2010 a Villa Paolina, sede dei Musei Civici, una grande retrospettiva del pittore Mario Marcucci. L’esposizione, a cura di Alessandra Belluomini Pucci, Ë organizzata da Caleidoscopio Arte.
dal 18 dicembre 2010 al 13 febbraio 2011
Il linguaggio di Marcucci, fortemente caratterizzato da una personalissima visione e interpretazione della realta', rimane difficilmente classificabile nei movimenti d’avanguardia del Novecento. Questa singolare peculiarit‡ propone infatti, ancora oggi, delle attente riflessioni per un’accurata indagine e riconsiderazione storico artistica della sua produzione.
Artista tormentato e complesso, connesso alla generazione artistica degli anni dieci del Novecento, che include personalità di rilievo del mondo letterario e artistico, Marcucci Ë un autodidatta - le prime prove artistiche risalgono alla fine degli anni Venti - che trova in Viareggio gli elementi principali della sua formazione, grazie anche all’intenso scambio culturale con gli amici scrittori Luca Ghiselli (1910-1939) e Mario Tobino (1910 – 1991) prima, e con l’ambiente artistico degli Ermetici Fiorentini poi.
Nel corso della sua carriera consegue numerosi riconoscimenti (nel 1941 vince il Premio Bergamo; poi il Premio Marzotto nell’ambito della Rassegna di pittura italiana di Venezia; il Premio 8x10 di Roma nel 1951, il Premio Michetti nel 1953 e il Fiorino nel 1954) e partecipa a prestigiose esposizioni tra cui la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma, mentre a Firenze allestisce importanti mostre personali.
Il definitivo ritorno a Viareggio, nel 1966, individua il periodo piu' importante nella creazione dell’artista segnato da una considerevole produzione di altissima qualità.
L’esposizione Ë costituita da circa cento opere, provenienti da prestigiose collezioni private. Ai dipinti dedicati agli ambienti e al paesaggio di Viareggio, sar‡ affiancata una sezione dedicata agli autoritratti e ai ritratti di amici e familiari dell’artista, tra i quali Mario Tobino, Luca Ghiselli e Cesare Garboli.
Nel bel catalogo, edito da Caleidoscopio Edizioni, contributi di Alessandra Belluomini Pucci, Manlio Cancogni, Enzo Faraoni, Massimo Marsili, Claudia Menichini, Piero Pananti, Giovanni Pieraccini, Vanda Puccetti, Susanna Ragionieri.
1910-1992
A Viareggio nella Villa Paolina
dal 18 dicembre 2010 al 13 febbraio 2011
Con orari di visita: dal martedÏ alla domenica dalle 15.30 alle 19.30, lunedÏ chiuso. Ingresso Libero
Per Informazioni: Musei Civici di Villa Paolina
Comune di Viareggio, Via Machiavelli, 2 - 55049 Viareggio
Tel/Fax 0584- 961076 e-mail: civicimusei@comune.viaregio.lu.it
www.comune.viareggio.lu.it e www.viareggiomusei.it
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 17 dicembre 2010

Autoritratti declinati al femminile alle Poste Reali


L’arte dell’autoritratto tutta declinata al femminile, dal Rinascimento ad oggi: dalle tardocinquentesche pennellate allo specchio della veneziana Tintoretta ai più che contemporanei autoscatti della poetessa del rock Patti Smith. È «Autoritratte. Artiste di capriccioso e destrissimo ingegno» (espressione di Giorgio Vasari), la mostra in programma fino al 30 gennaio nella sala delle Poste Reali della Galleria degli Uffizi di Firenze. Sono presentate oltre 80 opere, tra classici dipinti, fotografie e persino un video ed un arazzo, che ripercorrono stilemi e mode pittoriche di cinque secoli di storia attraverso la particolare prospettiva di una folta schiera di artiste che le hanno vissute sulla loro pelle (e con il loro pennello). Oltre 60 i dipinti selezionati dalla collezione degli Uffizi, ai quali si sono aggiunti altre 20 lavori donati, su richiesta stessa della Galleria, da artiste contemporanee, appositamente per arricchire, attualizzandola, l’esposizione.

I ritratti tradizionali delle «nonne» Tintoretta, di Lavinia Fontana, Rosalba Carriera, Elisabeth Vigee Le Brun ed Elizabeth Chaplin, solo per citare le artiste più note, si affiancano così alle creazioni delle ’nipotì Patti Smith, Vanessa Beecroft, Niki de Saint Phalle, Francesca Woodman, Lynne Curran. Ed è proprio a partire dallo scorso secolo, come ha spiegato la curatrice della mostra Giovanna Giusti, che «esplode la creatività nell’espressione artistica, con le correnti, i rifiuti, le provocazioni, un’esplosione alla quale ovviamente le donne d’arte partecipano: curiosamente, la collezione degli Uffizi ha un numero sparuto di autoritratti di questo periodo. Di qui la decisione - ha aggiunto - di invitare artiste contemporanee a donare loro opere, per documentare la grande ricchezza dell’arte femminile del Novecento e di questi ultimi anni».

Alla presentazione della rassegna, ha partecipato, oltre alla sovrintendente al polo museale fiorentino Cristina Acidini e al direttore della Galleria degli Uffizi Antonio Natali, anche il critico e conduttore televisivo Philippe Daverio. «Nonostante io sia un sostenitore dell’idea di pittura come percorso maschile e mediterraneo - ha commentato - penso che questa mostra sia veramente bella e importante, perchè permette di aprire un dibattito intelligente sull’argomento, e perchè il mondo che vogliamo non è il mondo dell’unificazione linguistica totale, ma delle differenze: in questa chiave questa mostra offre un percorso fantastico». «Autoritratte» è stata promossa dall’associazione Amici degli Uffizi, organizzata da Mondo Mostre, e realizzata con il determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Fino al 30 gennaio 2011

Fabrizio Del BImbo

giovedì 16 dicembre 2010

"Novecento sedotto" a Villa Bardini


La pittura del Seicento non è esclusiva di Firenze, ma certo è che Firenze ha contribuito non poco, tre secoli più tardi, nel restituire a quella tradizione artistica il tributo che meritava in quanto ‘radice della modernità’, a partire dall’imponente esposizione allestita nel 1922 a Palazzo Pitti, che, con oltre mille opere, dette l’avvio alla riscoperta del Caravaggio e della pittura a lui coeva. Di questo ruolo speciale di Firenze come cardine tra antico e moderno danno ora sorprendente testimonianza le circa 50 opere di Novecento sedotto. Il fascino del Seicento tra le due guerre. Da Velázquez a Annigoni, la mostra che Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron promuovono e presentano insieme a Regione Toscana, Comune e Provincia di Firenze, Associazione Amici di Pietro Annigoni, con il patrocinio del MiBAC, inserita inoltre nel Progetto “Toscanaincontemporanea 2010” promosso dalla Regione Toscana.
La mostra si svolge presso il Museo “Pietro Annigoni” di Villa Bardini, il cui giardino sarà accessibile gratuitamente per i residenti a Firenze. L’occasione è quella delle Celebrazioni del Primo Centenario dalla nascita di Pietro Annigoni, con la quale, attraverso una nuova rilettura dell’arte tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, si vuole rilanciare il museo intitolato al noto artista come centro di studi e promozione della cultura artistica novecentesca e come centro espositivo di eventi temporanei legati ad Annigoni e al suo tempo.
Con il coordinamento scientifico di Carlo Sisi, le tre curatrici Anna Mazzanti, Lucia Mannini, Valentina Gensini hanno tracciato un significativo percorso artistico che da Velázquez conduce ai tanti artisti italiani vissuti a cavallo tra le due guerre che si appassionarono al Seicento, prima considerato ‘secolo buio’.
Dalla mostra di Palazzo Pitti scoccò la scintilla che alimentò la nascente ‘mania del Seicento’ e infuocò gli animi di artisti, critici e collezionisti: Longhi, Marangoni, Ojetti, De Chirico e molti altri dettero vita a vivaci querelle sull’attrattiva e sull’attualità della pittura di quel secolo divenuto di moda.
La mostra al Museo Annigoni ha ora il pregio, per molti versi inedito, di riportarci a quel clima e a quelle suggestioni, proponendo una serie di stimolanti accostamenti tra moderno e antico: ecco i nudi di Primo Conti e Felice Carena “dialogare” con quelli di Artemisia Gentileschi, la Venere di Carlo Socrate accostata a quella di Giovanni Baglione, entrambe “nascoste” da decenni in collezioni private. Le nature morte di De Chirico, Marussig, Trombadori rimandano invece a una grandiosa opera di Giuseppe Recco, uno degli artisti più amati dai pittori del Novecento, e i lampeggianti paesaggi di Annigoni alle buie tempeste di Antonio Francesco Peruzzini. Quanto ad Antonio Bueno e Gregorio Sciltian tendono la mano al restaurato Acquaiolo di Velázquez, e il Cinciarda di Annigoni si rivela parente prossimo del San Bartolomeo di Ribera. Infine l’apertura ai decenni successivi è sintetizzata nel confronto tra il Compianto sul Cristo morto (1615) di Orazio Borgianni e il fotogramma finale del film Mamma Roma (1962), con il quale Pier Paolo Pasolini dichiarò simbolicamente il suo rapporto con la cultura figurativa caravaggesca. Nell’ambito della mostra sono esposte opere inedite, come le nature morte di Recco e Trombadori, insieme ad altre sottoposte ad importanti restauri, prima fra tutte il già citato Acquaiolo, risultato autografo di Velázquez, con una datazione addirittura precedente a quella della celebre variante della National Gallery di Londra.
Michele Gremigni, presidente dell’Ente Cassa, afferma che Novecento sedotto “è un’eccezionale occasione per confermare il ruolo di Villa Bardini quale centro di eventi espositivi di qualità, dove la presenza del Museo Annigoni fornisce l’occasione per approfondire temi della storia dell’arte moderna e contemporanea”.
Per il sindaco Matteo Renzi “Siamo in presenza di spunti e suggestioni molteplici che invitano a visitare un museo aperto da pochi anni e tutto da scoprire anche per i fiorentini”.
“Mentre si protrae con successo la mostra gemina dedicata a Caravaggio e ai caravaggeschi agli Uffizi, alla Palatina e nella stessa Villa Bardini - dichiara Cristina Acidini soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze - “quest’omaggio ai grandi critici e artisti del ‘900 corona idealmente una storia lunga tre secoli e oltre, che non può dirsi conclusa”.

http://www.museoannigoni.it/

Novecento sedotto Il fascino del Seicento tra le due guerre Da Velázquez a Annigoni
16 dicembre 2010 – 1 maggio 2011
Museo Annigoni, Villa Bardini, Costa San Giorgio 2, Firenze
Orario: dal martedì alla domenica, 10-18, ultimo ingresso ore 17
Info: Fondazione Monumentale Bardini Peyron tel. 055 20066206 mg.geri@bardinipeyron.it

Nicoletta Curradi

Si preannuncia un grande evento espositivo a Cortona: le collezioni etrusche del Louvre













Dal 5 marzo 2011 al MAEC


A distanza di due anni dalla mostra realizzata con il Museo Ermitage di San Pietroburgo, Cortona ospita un altro grande evento culturale, strettamente legato alla sua storia. Dal prossimo marzo 2011 oltre quaranta opere, provenienti dalla collezione d'arte etrusca del Museo del Louvre di Parigi, saranno esposte al MAEC-Museo dell'Accademia Etrusca nell'ambito della mostra “Le collezioni del Louvre a Cortona. Gli Etruschi dall'Arno al Tevere”.

La mostra segna il ritorno in Italia di opere d’arte appartenenti alla collezione delle antichità del Louvre: capolavori come la statua in terracotta di Arianna da Falerii, immagine-simbolo della mostra, gli idoli del Falterona, le strepitose oreficerie della Collezione Campana, sarcofagi, cippi funerari e rilievi chiusini narrano in maniera approfondita il sistema dei rapporti culturali e socio-economici delle città etrusche situate nel ter ritorio tra i fiumi Arno e Tevere, anche alla luce delle scoperte successive alla dispersione di questi materiali.

«Si tratta di un evento di grandissimo rilievo, reso possibile grazie all'ottimo clima di collaborazione tra Cortona e il Museo del Louvre – ha dichiarato l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti nel suo intervento alla presentazione della mostra, svoltasi oggi a palazzo Strozzi Sacrati -. Le due esposizioni e i protocolli d’intesa per realizzare una banca dati tesa a censire il patrimonio etrusco nei grandi musei europei confermano la rilevanza a livello internazionale della città di Cortona, antica lucumonia, per lo studio e la conoscenza della civiltà etrusca. Di questa rilevanza la Regione Toscana non può che essere orgogliosa: dalla metà degli anni Ottanta ha condiviso con altri protagonisti l’avventura dell’archeologia urbana cortonese, dall’allestimento della nuova sezione topografic a del museo alla recente realizzazione del parco, che collega le emergenze monumentali antiche del circuito urbano e del territorio».

«Cortona, il MAEC e la mostra sono l’occasione per rinnovare l’attenzione del visitatore di fronte alla qualità diffusa che caratterizza i mille volti della nostra regione – ha concluso Scaletti -. In particolare in questa mostra valenza turistica e culturale si intrecciano. Attrae la suggestione del tema del “ritorno” di capolavori dispersi dal territorio che si estende da Fiesole all’agro chiusino, da Perugia a Civita Castellana (l’antica Falerii). Nell’esporre per la prima volta in Italia questi manufatti, testimonianze della produzione artistica locale, il MAEC promuove un’operazione di recupero della memoria e diventa l’emblema del senso di appartenenza a un territorio e ad una comunità più vasti».

Alla conferenza stampa erano presenti, insieme all'assessore Scaletti, Francoise Gaultier e Laurent Haumesser, conservatori del Dipartimento delle antichità greche, etrusche e romane del Louvre, il sindaco di Cortona Andrea Vignini, il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, Giovannangelo Camporeale, Lucumone dell'Accademia etrusca, e Paolo Giulierini e Paolo Bruschetti, conservatori del Maec.

Fabrizio Del Bimbo

La Skoda ricorda con un libro il pilota Fabio Danti





A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta in un tragico incidente a bordo di un Prototipo durante le prove della gara in salita Caprino-Spiazzi, la storia del giovane pilota toscano Fabio Danti è finalmente raccontata in un libro a lui dedicato, che è stato presentato mercoledì 15 dicembre all’Abetone.

Realizzata grazie al contributo di Skoda Italia e promossa dal Comitato Promotore “Fabio Danti”, la biografia ufficiale “Fabio Danti – Sopra di lui solo la pioggia” unisce decine di testimonianze dirette, interviste inedite e immagini dedicate al pilota di Cutigliano.

Scritto da Mario Donnini per la Duck Edizioni, il volume dipinge in 160 pagine un emozionante ritratto di Fabio Danti, percorrendone la carriera sportiva del pilota, dalle prime corse al volante di una A112 fino ai trionfi continentali a bordo dei Prototipi.

Per quattro estati, dal 1996 al 1999, Fabio Danti si unisce a Skoda nelle gare italiane di salita, creando un connubio artistico di altissimo livello. Le prodezze con la piccola Felicia Kit Car, la crescita con la Octavia Kit Car berlina e l’attacco con la versione turbo appassionano il pubblico. Ma è la lotta al volante della spettacolare Octavia Wagon ad esaltare gli spettatori grazie alla classe del pilota, al fascino della vettura e allo sforzo tecnico e agonistico del marchio Skoda.

Alla presentazione dell’Abetone, oltre all’autore e all’editore, ai genitori e ai parenti di Fabio Danti, a tutti gli “amici della montagna” e ai colleghi di team, erano presenti anche il pilota Audi Dindo Capello, il suo team-manager di allora Emilio Radaelli e i rappresentanti di Skoda Italia e Skoda Firenze.

Il libro può essere acquistato presso le più fornite librerie italiane oppure ordinandolo via e-mail a libro@fabiodanti.com. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto in beneficenza alla “Fondazione Zeno Colò”.

Fabrizio Del Bimbo

Aquathermal complex alle Terme di Montecatini



Novità per il rilancio delle Terme di Montecatini che si sta attuando con grandi investimenti, promozione e tante iniziative che hanno movimentato questo 2010, definito l’anno inizio del futuro e che ci riserva ancora un gran bel risultato.
“Sì, è davvero un gran bel risultato per l’azienda” spiega soddisfatto Giovanni Fiori, che ha portato avanti il progetto Cosmesi “da oggi abbiamo la linea cosmetica firmata Terme di Montecatini che ha quale punto di forza il complesso esclusivo brevettato, Montecatini AquaThermal Complex®, nato dall’associazione delle quattro acque termali: Tettuccio, Regina, Leopoldina e Rinfresco con i loro 20 elementi chimici.

Ci abbiamo lavorato con determinazione perché per un’azienda come questa, leader nel contesto italiano, è fondamentale proporre una propria offerta cosmetica, sia per l’immagine che per mettere a disposizione della nostra clientela la straordinaria efficacia delle acque termali nella cura del viso e del corpo”.
Si tratta di 6 prodotti professionali, da oggi utilizzati al Centro Benessere delle Terme Excelsior: lozione tonica, latte detergente, struccante delicato occhilabbra, crema esfoliante, maschera dermorestitutiva multivitaminica, crema viso riequilibrante.
A cui si aggiungono 8 prodotti della linea retail, studiati per ricreare a casa l’atmosfera termale e godere dei suoi benefici: tre creme viso, l’idratante 24 ore, l’anti-età e la riequilibrante, il balsamo supernutriente corpo, il bagno doccia termale, i due fanghi di cui un viso-corpo ed un anticellulite più l’acqua termale tonificante spray, da vaporizzare su viso e corpo.
E, per i più prudenti negli acquisti, da gennaio sono a disposizione i campioncini gratuiti da 5 e 10 ml. perfetti per testare i prodotti.

Una linea di tutto rispetto, frutto della più avanzata ricerca cosmetica che
abbina i benefici delle acque termali a ingredienti naturali, provenienti dalla
campagna toscana, ricchi di sostanze preziose per la bellezza della pelle.
Qualità assoluta e prezzo sorprendente (dai 15 ai 43 € la confezione), nonché packaging raffinato, accattivante anche come idea per le strenne natalizie.
Da oggi è in vendita presso le Terme, che hanno provveduto a regolarizzarne la commercializzazione con il Ministero della Salute e con l’Assessorato regionale alla Sanità ed entro pochi mesi la si troverà anche presso gli hotel di Montecatini Terme e della Valdinievole.
“Una linea di qualità eccellente, realizzata dal Dipartimento Scientifico di Terme di Montecatini in collaborazione con prestigiosi laboratori di ricerca,
dermatologi e specialisti in cosmetologia, che utilizza il complesso Montecatini AquaThermal Complex® calibrandolo per ciascun tipo di prodotto, in modo da apportare alla pelle preziose sostanze idratanti, purificanti e riequilibranti.” Sottolinea l’amministratore unico Paola Paganelli “E ci tengo a pubblicizzarne le 6 garanzie che Terme di Montecatini assicurano al consumatore per dargli il massimo dell’efficacia e della sicurezza”.
Si tratta di garanzie di qualità della linea e di tutela del consumatore, nel
dettaglio:
1. Prodotti a base di pura Acqua Termale di Montecatini
2. Prodotti a base di estratti ed ingredienti naturali della tradizione toscana
3. Formule sviluppate con rigore e scientificità in collaborazione con prestigiosi laboratori di ricerca cosmetica
4. Prodotti senza parabeni, oli minerali, coloranti, SLS.
5. Formule ipoallergeniche e quindi adatte anche alle pelli sensibili
6. Prodotti formulati e realizzati in Italia
Interessante sapere che sui prezzi di vendita è applicato lo sconto del 10% ai
possessori della Terme di Montecatini Special Card 2011, la tessera riservata al club dei residenti in provincia di Pistoia.
Work in progress, invece, per l’importanza di una partnership con gli hotel:
oltre a formule di vendita personalizzate è allo studio per realizzarsi entro
Pasqua la confezione per la camera d’hotel o da viaggio contenente shampoo, bagno schiuma, crema mani e balsamo corpo.


Nicoletta Curradi

mercoledì 15 dicembre 2010

Enrico Zoi e il suo libro "Bentornati in casa Gori"




Bentornati in casa Gori, di Enrico Zoi
18 dicembre 2010, ore 18 – Teatro Dante (Campi)

Sabato 18 dicembre 2010 alle 18, al Teatro Dante di Campi Bisenzio, Alessandro Benvenuti, Roberto Incerti (che ha scritto la prefazione), Jacopo Nesti (casa editrice Nte) e l'Assessore alla Cultura del Comune di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, presentano il libro di Enrico Zoi “Bentornati in casa Gori-Storie, personaggi e attori del film di Alessandro Benvenuti”, in distribuzione dal 21 dicembre 2010.
“Bentornati in casa Gori”, ovvero Benvenuti in casa Gori, il film, vent'anni dopo. Il libro è un viaggio dentro una pellicola che, uscita nelle sale nell'ottobre del 1990, ancora oggi lascia negli occhi e nel cuore il segno distintivo del cinema vero. Zoi l'ha raccontata narrandone a modo suo la trama, ma soprattutto andando a cercare e trovando le testimonianze dirette del regista Alessandro Benvenuti, di Ugo Chiti e di attori, tecnici e musicisti. Le immagini a colori tratte direttamente dal film e le foto di scena scandiscono i vari momenti della storia, rimandando all'umanità che la caratterizza. La lunga intervista finale a Benvenuti è a sua volta un viaggio all'interno della grande ricchezza dell'artista.
Nota biografica di Enrico Zoi. Famiglia, cinema, teatro, musica e calcio, questi i mondi di Enrico Zoi, addetto stampa del Comune di Bagno a Ripoli (Firenze), giornalista, scrittore di poesie e racconti, autore di canzoni. Fiorentino del Pignone, classe 1959, laureato in Letteratura Italiana sull''Italia liberata dai Goti' di Giangiorgio Trissino con il prof. Mario Martelli, Zoi ha al suo attivo oltre 7000 comunicati stampa e oltre 3000 articoli, molti dei quali recensioni cinematografiche, teatrali o di dischi e libri o interviste per testate quali Metropoli Chianti, Il Brivido Sportivo, Cinemasessanta, Anci Rivista, Firenze la Sera, Nickelodeon, Iltrillodeldiavolo.it. Zoi ha visto oltre 4000 film e ha pubblicato, prima di questo, altri tre libri: la raccolta di poesie e prose poetiche “Perle perline giù per la scarpata” (1984, ed. Tracce, Pescara), “Sotto il campanile. Storie e personaggi di Bagno a Ripoli, Grassina e Antella” (2010, ed. Settemari, Firenze) e, a quattro mani con Philippe Chellini, “Che grande questo tempo. Dieci anni di Facciamo Canzone” (2010, ed. Aida, Firenze), dedicato a Fabrizio De André.

Nicoletta Curradi

martedì 14 dicembre 2010

Presentato "Archetipi d' impresa"


E' stato presentato il 14 dicembre presso la Sala Onice di Palazzo dei Congressi il libro "Archetipi d'impresa" di Daniele Calamandrei per i Quaderni di ARTEX.
Ecco una breve sintesi del contenuto:
La piccola impresa, al cospetto di un mercato sempre più complesso e difficile, si trova a giocare, col fardello della sua fragilità, una sfida "eroica" non solo perché è in ballo la sua stessa sopravvivenza, ma perché porta avanti una missione d'interesse collettivo basata sia sulla sua rilevanza economica complessiva, siasoprattutto su valori culturali e personali importantissimi per la qualificazione della vita civile.
In questa sfida è sempre più difficile capire quale possa essere la strada più opportuna per garantirsi un futuro migliore, anche perché le strade tendono ad essere diverse da impresa a impresa, essendo ognuna differente da altre per caratteristiche di fondo, forme di pensiero e risultati aziendali.
Inoltre, se da una parte è estremamente difficile scegliere oggi il proprio percorso futuro, da un'altra individuarlo e decidere di seguirlo vuol dire mettersi profondamente in discussione, accettando l'ipotesi appassionante ma anche dolorosa di agire per modificare aspetti propri assai radicati. Anche per questo il percorso di sviluppo assume connotazioni "eroiche".
Il libro vuole essere dalla parte della piccola impresa nell'aiutarla a cogliere le configurazioni imprenditoriali più ricorrenti come veri e propri "archetipi", ipotizzando al tempo stesso i più appropriati percorsi evolutivi a seconda della condizione archetipica di partenza.
Cosa caratterizzi l'Archetipo del Maestro, dell'Artista, del Conquistatore, del Seduttore ecc., cosa significhi intraprendere un percorso di Ritorno, Introspettivo, Qualificativo, Espansivo ecc., quali opportunità e criticità derivino dall'intraprenderlo da soli o con altre imprese, sono gli argomenti ai quali il volume cerca di dare risposta.

Daniele Calamandrei, referente per le attività di ricerca di Artex, Centro per l'Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, si occupa da molti anni di artigianato e piccola impresa. Con FrancoAngeli ha già pubblicato Organizzarsi per la globalità, Figure sistemiche (con M.C. Meini, M. Grassi, R. Pagni), Learning Network (con M. Migliari), La ceramica artistica e tradizionale in Italia, L'attività di restauro in Italia e in Toscana.

Fabrizio Del Bimbo

Eunomia Sanità, al via la seconda edizione del Master


Appuntamento a Firenze dal 16 al 18 dicembre 2010
EUNOMIA SANITA’, la seconda edizione del Master per il buon governo
della sanità mette al centro la questione federalismo
Associazione e Fondazione EUNOMIA promuovono
il Corso di Alta Formazione sulle politiche per la salute


Tre giorni per approfondire le tematiche più rilevanti della cultura sanitaria ed elaborare proposte innovative che facciano capo ad un modello di sanità integrato e rispondente alle esigenze dei cittadini. È Eunomia Sanità, il Corso di Alta Formazione sulle politiche per la salute in programma questa settimana dal 16 al 18 dicembre 2010 a Firenze.

Il master, alla seconda edizione, è unico nella sua dimensione tecnico – politica e nasce come momento di riflessione e di approfondimento sul tema della sanità, sulla scia delle precedenti esperienze di Eunomia Master - Corso di Alta Formazione Politica. Rappresenta, come da tradizione delle iniziative promosse dall’Associazione Eunomia, un momento di confronto volto a promuovere la crescita della consapevolezza politica e collettiva della classe dirigente del settore sanitario e un importante investimento nella formazione qualificata delle più giovani figure professionali coinvolte nel governo delle politiche sanitarie e sociali.

Al centro dell’edizione 2010 ci sarà l’analisi dei rapporti fra assetto federale e sanità, con una particolare attenzione al ruolo istituzionale dei Comuni. In particolare le diverse sessioni della seconda edizione di Eunomia Sanità si focalizzeranno sulle tematiche relative al caso italiano, sull’organizzazione delle competenze gestionali nella cornice federalista e sull’assistenza, la formazione e la ricerca nel quadro federalista.



La struttura del corso prevede due incontri pubblici dedicati alla discussione sui possibili percorsi verso una sanità federale e sull’importanza che devono comunque rivestire i valori di universalismo ed equità, oltre agli workshop riservati agli allievi.

Al Corso partecipano giovani (under 40) dirigenti di strutture sanitarie pubbliche e private, politici, esperti nel settore organizzativo della Sanità e in tema di etica in medicina, quadri dirigenti dell’ambito sanitario e rappresentanti di associazioni di pazienti, che usufruiscono delle borse di studio rese disponibili grazie ai contributi degli sponsor.

I protagonisti di Eunomia Sanità 2010 sono: Aldo Ancona, Dirigente Settore Federalismo Fiscale della Regione Toscana, Lucio Barani, Capogruppo PDL in Commissione Affari Sociali, Luciano Bartolini, Sindaco del Comune di Bagno a Ripoli, Monica Bettoni, Direttore dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, Massimo Casciello, Direttore generale della ricerca scientifica e tecnologica del Ministero della Salute, Cesare Cislaghi, Responsabile della Sezione LEA e Monitoraggio Spesa sanitaria presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s), Alessandro Cosimi, Presidente Anci Toscana e Sindaco del Comune di Livorno, Giorgio Del Ghingaro, Presidente di Federsanità Toscana, Vicepresidente di Federsanità Nazionale, Responsabile Settore Assistenza sociale e sanitaria di Anci Toscana e Sindaco di Capannori, Mario Del Vecchio, Docente senior SDA Bocconi del Dipartimento di Analisi Istituzionale e Management Pubblico, Nerina Dirindin, docente del Dipartimento di Scienze Economiche e Finanziarie “G. Prato” all’Università di Torino, Gianpaolo Donzelli, Presidente del Comitato Scientifico di Eunomia Sanità, Gian Franco Gensini, Preside della Facoltà Medicina e Chirurgia di Università di Firenze, Sabrina Sergio Gori, Vicepresidente vicario Anci Toscana e Sindaco del Comune di Quarrata, Tommaso Langiano, Direttore Generale AOU Meyer di Firenze, Tullio Lazzaro, Presidente emerito della Corte dei Conti, Andrea Lenzi, Presidente del Consiglio Universitario Nazionale, Marco Masi , Responsabile dell’Area di coordinamento Ricerca della Regione Toscana, Fulvio Moirano, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, Dario Nardella, Vicesindaco di Firenze e Direttore Eunomia, Antonio Panti, Presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, Federico Pica, Consigliere Svimez, Mario Romeri, Responsabile del Coordinamento Tecnico della Commissione Salute della Regione Toscana, Milena Vainieri del Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Daniela Scaramuccia, Assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana.

Il Comitato Scientifico di Eunomia Sanità è presieduto da Gianpaolo Donzelli e comprende Leonardo Morlino, Francesco Lotito, Andrea Simoncini, Maurizio Tarquini e Alberto Zanobini.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.eunomiaonline.it, sezione Sanità.



Fabrizio Del Bimbo

"Aria di festa" all'Hotel Savoy di Firenze

















L’Hotel Savoy "incontra" la moda e si veste a festa grazie all’elegante ed esclusiva mostra di cappelli ‘Borsalino’, icona del Made in Italy nota in tutto il mondo.
Disposti sugli originali carrelli in legno usati sin dalla nascita dell’azienda per portare i cappelli nelle varie fasi di lavorazione e dislocati in vari ambienti dell’albergo, questi elegantissimi cappelli possono diventare fonte di ispirazione per il vostro shopping natalizio!

Il motivo dei ‘cappelli’ è stato utilizzato nel restyling dell’albergo per omaggiare Firenze, città dell’arte ma anche dell’artigianato e della moda. Diverse stanze dell’Hotel sono infatti decorate con antiche forme di cappelli in legno, utilizzate dagli storici cappellai fiorentini e montati su dei supporti in ferro battuto.

La mostra è aperta al pubblico dall’8 dicembre 2010 all’8 Gennaio 2011.

Qualche cenno sull'Hotel Savoy:

L’Hotel Savoy appartiene alla occo Forte Collection, la Compagnia di alberghi di lusso creata da Sir Rocco Forte nel 1996.
Sotto l’attento restyling di Olga Polizzi, Design Director della Rocco Forte Collection, l’Hotel Savoy con le sue 102 camere è l’albergo più prestigioso del centro storico.
Le top suite dell’albergo si affacciano sulla scenografica Piazza della Repubblica e sul Duomo.
Il Ristorante ‘L’Incontro’ è rinomato per la sua cucina e vanta la consulenza del celeberrimo Chef Fulvio Pierangelini e dell’Executive Chef Remo vannini. Durante i mesi primaverili ed estivi apparecchia i suoi tavoli all’aperto sulla suggestiva Piazza.
Il Bar ‘L’Incontro’ è famoso per i suoi cocktails ed è senza alcun dubbio il luogo d’incontro esclusivo nel cuore di Firenze.
L’Hotel offre inoltre una palestra super equipaggiata, con vista unica sulla città di Firenze.



Qualche cenno su Borsalino:

La Borsalino Giuseppe & Fratello S.p.A. è stata fondata nel 1857 ad Alessandria da Giuseppe Borsalino, ed ha acquistato nel corso degli anni la leadership mondiale per la produzione dei cappelli, diventando anche un’icona del Made in Italy. I suoi capppelli sono universalmente conosciuti per l’eccellente qualità, l’inconfondibile stile e l’intramontabile eleganza e Borsalino è uno dei rari casi in cui un marchio è divenuto sinonimo di un nome comune. Oggi Borsalino vuol dire cappello: il cosiddetto “borsalino”.
La produzione dei cappelli in feltro ha tuttoggi nella componente artigianale un fattore preponderante. Tradizione ed innovazione si armonizzano perfettamente fornendo un prezioso know-how di tecniche lavorative che si tramandano dall’inizio del secolo e garantendo all’azienda il successo dei suoi prodotti.
La Borsalino ha una sede negli USA “Borsalino America Inc.” per rispondere al meglio alle esigenze del mercato americano e caraibico e una società di distribuzione in Giappone, la Borsalino Japan, per soddisfare il mercato asiatico.
L’azienda piemontese oggi può contare su di una forza lavoro di 450 unità suddivise nelle varie filiali italiane ed estere, possiede 15 stores monomarca in Italia e 1 all’estero (Parigi), ed è comunque presente nelle più importanti boutique al mondo.
Per maggiori informazioni: www.borsalino.com



Fabrizio Del Bimbo

Passeggiate con ciaspole in Valle di Zeri e Lunigiana


l'Associazione Valli di Zeri (www.vallidizeri.it)organizza gratuitamente passeggiate con le ciaspole nel territorio di Zeri in Lunigiana, durante il periodo tra Natale e l'inizio dell'anno nuovo. Possibilità di pernottamento in loco.

Ecco il PROGRAMMA:
27.12.2010 -Lunedì- Ciaspolata dal Passo Due Santi vecchia strada per Albareto, Pradeschelli, Casermetta, Passo Due Santi.
Tempo previsto ore 2,30; Partenza ore 9.30 dal Piazzale Due Santi

31.01.2010 -Venerdì- Ciaspolata dal Passo Due Santi, Monte Spiaggi, Pian degli Altari, Lago Peloso, Villaggio Aracci, Tana del Lupo, Passo Due Santi.
Tempo previsto ore 3; Partenza dal Piazzale dei Due Santi alle ore 9.30

02.01.2011 -Domenica-Ciaspolata dal Passo Due Santi lungo l'Alta Via dei Monti Liguri, con trasferimento in seggiovia alla partenza, fino alla sommità del Monte Fabei, al rientro, si utilizzerà la pista “Panoramica” per raggiungere il Passo Due Santi.
Partenza ore 9.30 dal Piazzale dei Due Santi. Tempo previsto ore 3 e 30.

09.01.2011 -Domenica-Ciaspolata dal Passo Due Santi, Tana del Lupo, Lago Peloso, Formentara, Noce, con pranzo a prezzo convenuto da Marco Giumelli a Noce.

Per informazioni ed adesioni:
www.vallidizeri.it
Presidente Associazione Valli di Zeri, Oscar Bandini cell. 347- 0928290


A meno di un’ora dalle Cinque Terre e da La Spezia, al confine con l’Emilia Romagna e la Liguria, il territorio delle Valli di Zeri nella Lunigiana, ha tutte le caratteristiche di una terra montana appenninica.
Un ambiente naturale eccezionalmente conservato, con erbe, fiori e piante da frutto rari, ampi pascoli, boschi ricoperti di cerri, castagni e faggi, caratterizza questo territorio, luogo ideale per chi ama vivere a contatto con la natura, lontano dallo stress della vita cittadina.
Queste valli e monti nascondono, invisibili a chi non sa dove si trovano, dei veri e propri tesori: mulini, essiccatoi per le castagne e villaggi abbandonati con le case di sasso e i tetti di lastre d’arenaria, dette le “piagne”. Lungo i fiumi Gordana, Teglia e Adelano è possibile scoprire numerosi e bellissimi ponti romani.
Negli ultimi anni questo territorio, dopo il boom turistico degli anni Sessanta e Settanta legato agli impianti sciistici, sta cercando una nuova strada, una sua identità.
Nascono nuove iniziative, tra queste l’Associazione Culturale Valli di Zeri, fondata nella primavera di quest’anno, che organizza gratuitamente attività di trekking e mountain bike alla riscoperta degli antichi sentieri e vie di comunicazione, ai luoghi più segreti e belli di questa terra. Un modo per valorizzare e far conoscere questo territorio.
Accanto alla natura e alle testimonianze architettoniche del passato, le valli di Zeri valgono una visita per assaggiare la cucina tradizionale e i prodotti tipici. Dall’agnello di Zeri, una razza ovina autoctona, la Zerasca, caratteristico per una carne dolce, tenera e senza sentore di selvatico, alle frittelle di farina di castagne, i padelletti, accompagnate con una straordinaria ricotta del territorio. Nei ristoranti e in famiglia viene ancora servito l’alvada, un pane dalla pasta alta e morbida, di color giallo, dall’aspetto di una torta. Qui è ancora possibile mangiare una cucina genuina, a prezzi imbattibili.
Testo tratto dall'articolo a firma di Ambra Nepi uscito su Toscana & Chianti news di settembre 2010

TuttaToscana

Dove, come, quando e perchè?
Mostre, eventi, folklore, avvenimenti, cultura, teatro...