sabato 29 dicembre 2007

Peter Pan il Musical a Firenze


Con 135.141 spettatori, è stato lo spettacolo più visto in assoluto della stagione teatrale 2006/07.

E' a Firenze, al Teatro Verdi fino al 2 gennaio ed è da non perdere!

Peter Pan il Musical, entusiasmante show un protagonista straordinario.

Ad interpretare il “ragazzo che non voleva crescere” è infatti, è non poteva essere altrimenti, Manuel Frattini che dopo essere stato protagonista del musical Pinocchio, racconta così la sua nuova avventura: “da Pinocchio, che vuole crescere, a Peter Pan, che vuole restare bambino... il mio destino è quello di rimanere nelle favole”.

Alice Mistroni, nel ruolo di Wendy, segue Peter Pan nelle sue avventure sull’Isolachenoncè, mentre, Claudio Castrogiovanni, a capo della ciurma dei pirati, veste i panni di Capitan Uncino, con al fianco il fedele Spugna interpretato da Riccardo Peroni.

Peter Pan Il Musical è una produzione tutta italiana con un cast di 25 artisti. Le musiche dell’opera sono affidate a Edoardo Bennato, che già si ispirò a Peter Pan per il suo celebre concept-album “Sono solo canzonette”. Lo stesso album, arrangiato per il musical, è stato integrato con un brano inedito, "Che paura che fa Capitan Uncino".

Dietro le quinte è Arturo Brachetti, il genio trasformista italico, espone così il suo apporto allo spettacolo: “Quando alcuni mesi fa Gianmario Longoni mi ha parlato di Peter Pan il Musical, sono stato entusiasta di intraprendere questa avventura, che mi ha permesso di fantasticare sul mondo magico, sul sogno di volare sul bisogno dell’eterna innocenza.”

Peter Pan è uno spettacolo anche di grande impatto visivo e sonoro, immerso in una atmosfera incantata, dove i duelli tra Peter Pan e i pirati di Capitan Uncino continuano a far sognare grandi e piccini.

Da non perdere, gli effetti speciali del volo di Peter Pan!

Un sogno ad occhia aperti per grandi e piccini per attraversare il fine d'anno.

www.peterpanilmusical.com

San Silvestro sui passi di Fred Astaire e Ginger Rogers

Il 31 dicembre 2007 ore 21,00 nella Sala Maggiore del Teatro Politeama di Poggibonsi in Piazza Rosselli sarà in scena Omaggio a Fred Astaire e Ginger Rogers con Raffaele Paganini e musiche di George Gershwin e Glen Miller. Coreografie Alfonso Paganini e Luigi Martelletta

Capodanno a passo di danza dunque al Politeama dove un superbo Raffaele Paganini firmerà questo spettacolo tributo ad un'affiatatissima coppia di eleganti e sofisticati ballerini che negli anni Trenta apparivano sugli schermi in decine di commedie anche nei panni di raffinati e spassosi attori brillanti.

Fred Astaire e Ginger Rogers sono stati simboli di fascino, classe, eleganza e di sottile umorismo. Era stupefacente vederli ballare insieme: il loro garbo, la loro raffinatezza e il loro virtuosismo nei passi e nelle movenze hanno incantato gli spettatori di tutto il mondo, dando vita a brani d'antologia che sono passati alla storia. Il mondo di Fred e Ginger, un sogno regalato a quegli splendidi anni del passato, rivive oggi grazie all'abilità e versatilità di Raffaele Paganini che, grazie al suo talento, li fa sentire ancora vivi.

Le musiche sono di George Gershwin e Glen Miller. Le coreografie di Alfonso Paganini e Luigi Martelletta.

A Mezzanotte brindisi al nuovo anno offerto dalla Direzione del Teatro.

Informazioni: tel. 0577983067, fax 0577992789
e-mail: info@politeama.info - www.politeama.info

Prezzo biglietti: I settore Euro 40, II settore Euro 35.

Grandi concerti per San Silvestro e Capodanno

Arrivano all’apice gli appuntamenti dei “Concerti di Natale” organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze in collaborazione con l’Orchestra da Camera Fiorentina ed artisticamente diretti dal Maestro Giuseppe Lanzetta insieme a Stefano Maurizio.

A cavallo tra l’ultimo giorno del 2007, nella magica notte di San Silvestro e la mattina del Capodanno, andranno in scena i due più importanti concerti dell’intero programma.

Si inizia con la VII Edizione del Concerto di fine anno, questa volta organizzato nella splendida Piazza Santa Croce dove, dalle 23:00 in poi, con ingresso libero, sarà possibile brindare al nuovo anno in una delle piazze più belle della città accompagnati dalle note dell’Orchestra Filarmonica del Teatro Lirico Europeo. Il concerto sarà diretto dal Maestro Giuseppe Lanzetta, che con l’orchestra vanta lunga collaborazione e affiatamento.

L’Orchestra, fondata nel 1937 da Natan Rahlin è composta da oltre 80 musicisti (45 nella tournèe italiana) e viene considerata, per la qualità delle sue esecuzioni, per il consistente numero di produzioni, nonché per la partecipazione a prestigiosi festival, una delle più importanti nel panorama europeo.

Il repertorio dell’orchestra, comprende tutta la tradizione classico, romantica e moderna con una particolare predilezione per gli autori ucraini, in particolare per Sergey Prokof’ev.
Il programma proposto per il concerto di Firenze è quello classico, già presentato con successo in molte parti del mondo, una scaletta che spazia dalle musiche di Rossini a quelle di Tchaikovsky, da Brahms a Bizet, per finire con Strass.

La scaletta in programma si interromperà solo allo scoccare della mezzanotte quando la città si fermerà per lasciare spazio al suono delle note del “Nessun dorma” di Puccini in omaggio al grande Meastro Luciano Pavarotti.

L’iniziativa, nata per volontà dall’Assessorato al turismo del Comune di Viareggio in occasione dei 150 anni dalla nascita del maestro Giacomo Puccini, coinvolgerà in contemporanea altre città italiane, fra le quali Modena, Vicenza, Udine, Lucca, Camaiore, Pietrasanta e naturalmente Viareggio, oltre alla cittadina ceca di Karlovy Vary, unendole simbolicamente nel nome dei loro più grandi talenti.

Il direttore Lanzetta è musicista di fama internazionale, con al suo attivo numerose tournée in tutto il mondo. Dal 1981 è direttore musicale stabile dell’Orchestra da Camera Fiorentina, con cui, sotto l’egida di istituzioni concertistiche di alto prestigio, ha tenuto quasi 1.000 concerti di vario repertorio.
Per la sua intensa attività alla guida di autorevoli complessi da camera e sinfonici, la critica internazionale lo ha definito uno dei direttori più brillanti della sua generazione. A lui si deve l’ideazione e la realizzazione del concerto di fine Anno sin dalla prima edizione.


La mattina del 1° Gennaio, alle ore 11:30, la Scuola di musica di Fiesole, presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, si esibirà, per il ventiseiesimo anno consecutivo, nel tradizionale “Concerto di Capodanno”. Protagoniste dello spettacolo sono tre delle orchestre della Scuola dirette da Renato Rivolta: l'Orchestra dei Ragazzi, la Galilei e l'Orchestra Giovanile Italiana. Il programma, ispirato al mondo dell'est, include un grande pezzo solistico, il Concerto per violino e orchestra n. 2 in re minore op. 22 di Henrryk Wieniawski interpretato da una grande promessa del violinismo, la sedicenne Maria Kouznetsova allieva della Scuola di Musica di Fiesole.
Lo spettacolo è poi completato dalla Russischer Marsch e dalla Overture dal Die Fledermaus di J. Strauss Jr., dalle Danze Polovesiane di Borodin e da una scelta dalle Danze Slave di Dvo_ák.

A dirigere sarà Luc Baghdassarian, allievo del corso di direzione d'orchestra del Maestro Carlo Maria Giulini, già vincitore di prestigiosi concorsi e impegnato con alcune delle più importanti orchestre d'Europa

Fondamentale per la realizzazione dell’intera manifestazione è stato il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, oltre alla collaborazione del Polo Museale Fiorentino e la curia Arcivescovile fiorentina.
Il Concerto dell’Ultimo dell’anno è realizzato inoltre grazie all’importante contributo di Inverno a Firenze.

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria dell’Orchestra da Camera Fiorentina al numero di telefono 055-783374 o sul sito www.orcafi.it.

venerdì 28 dicembre 2007

La bellezza di Francesco Furini in mostra al Museo degli Argenti


Mina Gregori, curatrice dell’esposizione degli anni 1986-87 a Palazzo Strozzi dedicata alla civiltà figurativa del ‘600 fiorentino, insieme a Rodolfo Maffeis, storico dell’arte, hanno voluto realizzare a Palazzo Pitti la prima mostra monografica su Francesco Furini, artista del ‘600 fiorentino, vissuto tra il 1603 ed il 1646.

Tra i promotori dell’evento espositivo figurano l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, il Museo degli Argenti, Firenze Musei, l’Università degli Studi di Firenze e la Fondazione “Roberto Longhi”.

Solo nella seconda metà del Novecento si è riscoperta la pittura fiorentina del Seicento e i curatori della mostra hanno voluto mettere in evidenza i vertici qualitativi raggiunti attraverso l’opera di Francesco Furini, analizzando gli aspetti scenici e drammaturgici, ben visibili nelle sue opere, il suo rapporto con Leonardo di cui possedeva un codice manoscritto del “Trattato della Pittura”, la fortuna del pittore anche fuori dai confini del Granducato di Toscana.

Le opere sono esposte al pianterreno di Palazzo Pitti, nelle sale di rappresentanza della residenza estiva dei Medici, oggi sede del Museo degli Argenti: la scelta non è casuale, data la presenza, nel salone principale, di una parete affrescata dal Furini tra il 1639 ed il 1642 su commissione di Ferdinando II de’ Medici, divisa in due lunettoni raffiguranti “L’Accademia platonica di Careggi” e “L’allegoria della morte di Lorenzo il Magnifico”.

Le opere sono state prestate da numerosi musei stranieri, quali il Museo del Prado di Madrid, l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, l’Hermitage State Museum di San Pietroburgo e molti altri..

Ma vediamo un po’ chi era Francesco Furini; era figlio di un pittore e attore di teatro che morì al confino a Pisa dopo aver ucciso un uomo in una rissa. Francesco, così chiamato per un voto del padre al poverello d’Assisi per aver la grazia di un figlio maschio dopo tre femmine, fu mandato a Roma per tre anni, dal 1619 al 1622, insieme a Giovanni da San Giovanni.

Furini elaborò una singolare forma di “bellezza” classicista che si esprimeva nella raffigurazione del nudo femminile, biancheggiante nelle tenebre, con un approccio personalistico ed antiaccademico.

La sua posizione di base classicista si mescola ad una dichiarata predilezione per lo sfumato leonardesco. Inoltre Furini arrivava a spendere cifre folli per avere modelle nude, fatto che indignò i suoi biografi, dato che l’artista dal 1633 era diventato priore della pieve di Sant’Ansano nel Mugello.

Una personalità versatile, il Furini, che si dedicò anche alla letteratura, alla poesia, alla grafica.

Sette le sezioni cronologiche della mostra: La giovinezza: anni ’20; i grandi quadri da stanza: 1630-33, gli affreschi, disegni e bozzetti, prete pittore, mezzibusti e allegorie femminili,, mentre l’ultima parte è consacrata alle opere della maturità, rimaste incompiute per la sua repentina e prematura scomparsa.

Museo degli Argenti Palazzo Pitti Firenze
Fino al 27 aprile 2008
Orario: 8.15- 16.30 dicembre, gennaio e febbraio - 8.15- 17.30 marzo - 8.15- 18.30 aprile
Chiuso primo ed ultimo lunedì del mese
Ingresso: Intero Euro 10, 00 compreso Museo Argenti, Giardini Boboli e Bardini, Galleria Costume- Ridotto Euro 5, 00
Info: tel. 055/2654321

Il pane degli angeli, I Mai visti 2007-2008


Ormai da sette anni la Galleria degli Uffizi “regala” ai suoi estimatori fiorentini e forestieri un’esposizione, presso la Sala delle Reali Poste, di opere conservate nei depositi del museo e quindi sconosciute al pubblico.

Quest’anno la scelta del tema, affidata al Direttore Antonio Natali, è caduta su un soggetto religioso: il sacrificio eucaristico, particolare rispetto ai “soliti” Natale ed Epifania.

E’ stato ripercorso il cammino della redenzione, cominciando dall’Antico Testamento, dalla creazione di Adamo e dal peccato originale, ma anche dal sacrificio di Isacco, il figlio immolato come Cristo. Il percorso continua nel Nuovo Testamento con le Annunciazione, la Passione e la morte di Cristo, preludio alla Resurrezione e redenzione. L’eucarestia è la possibilità di rinnovare ogni giorno il sacrificio del figlio di Dio, il cui corpo diventa “pane del cielo”, “pane dell’altare” e "pane degli angeli”.

La mostra, che annovera opere di artisti quali Livio Mehus, Sandro Botticelli, Alessandro Allori, Jacopo da Empoli, G.B.Naldini, Luca Giordano ed altri, è stata sostenuta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e rimarrà aperta con ingresso libero e orario 10-17 (chiuso lunedì) fino al 3 febbraio 2008.

Giuliano Lorenzetti e la Firenze degli anni'70

La Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, dopo l’enorme successo della mostra di Cabianca della scorsa estate, ha organizzato fino al 22 febbraio, negli spazi della restaurata Villa Bardini, un’antologica di opere del pittore Giuliano Lorenzetti che evocano l’immagine anni Settanta di luoghi amati dai fiorentini.

Il pittore, nato nel 1920, ritiratosi da alcuni anni a vita privata, ha rivolto il suo interesse artistico alle vedute più assimilate dalla memoria collettiva, con angoli e scorci “fotogenici” di Firenze, aggiungendo elementi che tradiscono la contemporaneità e allontanano il pericolo di un verismo da cartolina.

Per esempio ecco apparire un’insegna del telefono scolorita ed arrugginita, stridente accanto alla sagoma di un monumento, oppure un cartello stradale a fianco della fontana del Nettuno.

Fino al 22 febbraio 2008
Ingresso gratuito da Costa San Giorgio 2
Orario: tutti i giorni 8.15-16.30 Chiuso primo ed ultimo lunedì del mese
Info: tel. 055/20066206 www.bardinipeyron.it

A Bon Droyt, spade in mostra ad Orsanmichele

Il motto che appare sui cartigli che legano tra loro in fasci i semi di spade e bastoni nei mazzi di tarocchi del ‘400 realizzati per la corte dei Visconti, recita “a bon droyt” ed è il titolo della mostra di spade aperta fino al 27 aprile 2008 presso la chiesa di Orsanmichele in Via Arte della Lana.

Il visitatore può ammirare alcune tra le più belle e meglio conservate spade d’Europa, provenienti da musei di Francia, Germania, Belgio ed alcune regioni italiane: tra le altre vi sono quella appartenuta a Re Renato d’Angiò, compagno d’arme di Giovanna d’Arco, ma pure quelle di Ludovico il Moro, Giovanni de’Medici, Gonfaloniere della Repubblica Fiorentina, e a Bonarroto Bonarroti.

La spada era strumento di giustizia perché metteva in luce il potere del suo possessore. Il concetto di “buon diritto” era forse un concetto più etico che legale e gli scontri erano ristretti ai cavalieri che dovevano riaffermare i principi della morale cavalleresca. Lo stile del combattimento cambierà radicalmente quando, nella seconda metà del Trecento, sarà elaborata l’armatura.

Fino al 27 aprile 2008
Orario: Lun- sab 10-15 Chiuso domenica e festivi
Ingresso: gratuito alla mostra ed al Museo, ma con prenotazione obbligatoria presso la biglietteria di Orsanmichele su via Calzaiuoli. Orari viste: 10, 11, 12, 13 e 14 fino ad un massimo di 25 persone per fascia oraria.
Info: Firenze Musei tel. 055/290382 Per le scuole tel. 055/290112

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